I brianzoli hanno vinto la finale scudetto di Serie D ribaltando il risultato nel corso del secondo tempo e così si cuciono idealmente il tricolore dei dilettanti sul petto, modo migliore per festeggiare la promozione in Lega Pro già conquistata – come anche dal Ravenna – al termine della stagione regolare. I romagnoli erano passati in vantaggio nel primo tempo con il gol segnato al 29 minuto su calcio di rigore da Selleri, ma al 3 del secondo tempo il Monza aveva trovato il pareggio con il gol di DErrico. Il resto della ripresa è continuato nel segno di una supremazia dei brianzoli, che hanno così ampiamente legittimato il successo. Il gol decisivo è arrivato al 62, quando Guidetti con una splendida giocata serve Gasparri, il quale trafigge Venturi dopo avere tagliato alle spalle la difesa del Ravenna. I romagnoli di fatto non sono più riusciti a reagire, tanto che il Monza ha sfiorato in ben due occasioni il terzo gol, colpendo la traversa con lo stesso Gasparri al 77 e di nuovo con Palazzo al 91. Dunque ben tre traverse per il Monza, che aveva colpito il legno già nel primo tempo con DErrico: nessun rimpianto comunque, perché il Monza si laurea lo stesso campione dItalia di Serie D! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



I brianzoli ristabiliscono il risultato di parità nei primi minuti del secondo tempo della finale scudetto di Serie D. Il Ravenna era passato in vantaggio nel primo tempo con il gol segnato al 29 minuto su calcio di rigore da Selleri, anche se proprio al 45 il Monza aveva sfiorato il pareggio con la traversa colpita da DErrico. Col senno di poi, erano forse le prove generali per il gol che lo stesso DErrico ha trovato dopo soli tre minuti nel corso del secondo tempo con una splendida giocata individuale: il biancorosso infatti si è bevuto un paio di avversari per poi battere sul proprio palo Venturi, lestremo difensore dei romagnoli. Dopo un solo minuto Ferrario ha rischiato di completare il ribaltone e ha poi conquistato un calcio dangolo: linizio del secondo tempo vede dunque il Monza decisamente più in forma. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



Monza Ravenna 0-1: il risultato si è sbloccato poco prima della mezzora della finale scudetto di Serie D, titolo di fatto simbolico ma sempre piacevole da ricevere al termine di una stagione che naturalmente ha già portato sia ai brianzoli sia ai romagnoli lobiettivo più ambito – cioè la promozione in Lega Pro vincendo i rispettivi gironi. Discreta partenza per il Monza, che si rende pericoloso due volte nei primi cinque minuti con altrettanti tiri dalla distanza di Guidetti, che però non riesce a centrare la porta. La partita tuttavia stenta a prendere ritmo: con il passare dei minuti cresce il Ravenna, ma è ancora il Monza a rendersi pericoloso in contropiede al 18 minuto con DErrico, il cui tiro viene respinto dalla difesa romagnola. Al 28 ecco però il momento che dà una prima svolta a questa partita: fallo di Origlio su Ambrogetti, larbitro Miele della sezione di Nola concede il rigore in favore del Ravenna. Si presenta sul dischetto Selleri, il cui tiro viene intuito dal portiere brianzolo Battaiola, che però non riesce ad intercettarlo, per cui è il gol del vantaggio per il Ravenna al 29 minuto di gioco. Sulle ali dellentusiasmo, al 33 ecco ancora un’azione pericolosa del Ravenna con Graziani. I romagnoli stanno prendendo campo, il Monza deve invece superare questo momento difficile. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



Si avvicina il momento di Monza-Ravenna: andiamo allora a studiare i profili dei bomber che si affronteranno nella finale di Serie D. Nel Monza la grande stagione è stata quella di Loris Palazzo, un esterno offensivo che ha segnato come una prima punta: partendo da sinistra il ventiseienne di Bari ha garantito 14 gol (13 nel girone, uno nella poule scudetto), segnando una rete ogni 150 minuti. Palazzo ha saputo dividere i suoi gol in maniera quasi esatta tra andata e ritorno; nel girone di ritorno ne ha segnato uno in meno, e ha messo a segno una sola rete nelle ultime 9 partite (contro il Ciserano). Alle sue spalle con 13 gol stagionali troviamo Andrea DErrico, doppia cifra anche per Carlo Ferrario (11) e Matteo Barzotti (10). Nel Ravenna, a sorpresa, il re dei bomber è Daniele Forte: il ventiseienne di Foggia arriva dalla Lavagnese – sempre Serie D – e in passato ha giocato nelle giovanili del Foggia. Questanno ha messo a segno addirittura 10 gol, risultando il calciatore più prolifico della sua squadra anche davanti alla punta centrale Antonio Broso. Il quale però aveva iniziato la sua stagione nel Chieri, poi si è trasferito in Romagna dove ha messo a segno 6 gol nelle 17 partite giocate; un centro anche nella semifinale della poule scudetto contro il Bisceglie. Dietro di lui laltro attaccante Ivan Graziani, un veterano (35 anni) che ha garantito 7 gol; nel Ravenna sono addirittura 17 i calciatori ad aver segnato almeno una rete in questa stagione. (agg. di Claudio Franceschini)

Sono pronte a scendere in campo a Fermo; la formazione romagnola si è aggiudicata la promozione in Lega Pro vincendo il girone D di campionato, quello che per intenderci lo scorso anno era stato dominato dal Parma. Un Ravenna che ha ottenuto 65 punti: 17 le vittorie con ben 14 pareggi e soltanto 3 sconfitte. Bilancio decisamente migliore in casa (37 punti), ma numeri offensivi e difensivi simili; il Ravenna ha chiuso il suo campionato segnando 52 gol e subendone esattamente la metà. Il campionato non era iniziato affatto bene: nel girone di andata i romagnoli, pur perdendo solo due partite, hanno ottenuto appena 27 punti, e chiudendo in quinta posizione. La svolta è arrivata al ritorno: 38 punti con una sola sconfitta (in casa contro lo Scandicci) e una serie di cinque vittorie consecutive che ha definitivamente girato la stagione. Ancora il 6 aprile il Ravenna era terzo in classifica; battendo la Colligiana si è preso il primo posto che ha confermato fino al termine, nonostante i due pareggi conclusivi contro Ribelle e Sangiovannese. Sicuramente il Monza ha avuto un rendimento migliore, ma oggi si gioca sui 90 minuti e in una partita secca le cose potrebbero essere ben diverse. (agg. di Claudio Franceschini)

In attesa di Monza-Ravenna, andiamo a rivivere i numeri della squadra brianzola nel campionato. Come abbiamo detto il dominio del Monza nel girone B è stato evidente: i biancorossi hanno chiuso il loro torneo con 80 punti, frutto di 24 partite vinte e appena 2 sconfitte (8 i pareggi). A impressionare però è stato lapporto della difesa: Aaron Confortini, titolare in campionato, è rimasto imbattuto tra l8 gennaio e il 12 febbraio, sette partite complete e un totale di 686 minuti. Il Monza ha incassato soltanto 17 gol in tutto il torneo; ha perso la prima partita il 20 novembre (in casa contro la Virtus Bergamo) e da allora ha ottenuto una striscia pazzesca di 15 vittorie e 7 pareggi, perdendo contro il Dro (ancora in casa) a promozione ampiamente raggiunta. Monza imbattuto in trasferta con 45 punti sui 51 disponibili; la leadership nel girone è arrivata il 27 novembre dopo il 3-0 sul campo del Ciliverghe Mazzano, una volta superata la Pergolettese i brianzoli non si sono più guardati indietro e, prescindere dalla diretta avversaria, hanno sempre mantenuto il primo posto fino a ottenere la tanto sospirata promozione in Lega Pro, dove dunque giocherà lanno prossimo. (agg. di Claudio Franceschini)

Si sfidano nella finale di Serie D e non è certo la prima volta in cui si trovano una contro laltra. I testa a testa tra queste due squadre affondano le loro radici nella fine del secolo scorso, quando entrambe erano in Serie B; il bilancio parla di quattro vittorie del Ravenna, due del Monza e cinque pareggi. Lultimo incrocio risale alla stagione 2010-2011, campionato di Lega Pro: nel girone il Ravenna aveva avuto la meglio sul Monza nella partita del Bruno Benelli, autore del gol Tiziano Maggiolini a quattro minuti dal 90 (in panchina per il Monza cera Corrado Verdelli, in passato traghettatore allInter tra Hector Cuper e Alberto Zaccheroni in una partita di Champions League) mentre al ritorno, nellultima giornata di campionato, era finita 1-1 con Damjan Djokovic a segno per il Monza e pareggio del Ravenna con Luca Gerbino Polo. Per trovare lultima vittoria del Monza dobbiamo tornare alla stagione 2008-2009, sempre nel girone A di Lega Pro: al Brianteo i biancorossi si erano imposti per 2-0 con le reti di Marco Taccucci e Amadou Samb. Due allenatori di grido in panchina: il Monza era guidato da Dario Marcolin, il Ravenna da Gianluca Atzori e in campo per i romagnoli cera Giampietro Zecchin, che avrebbe vissuto anni da protagonista in Serie B con la maglia del Varese. (agg. di Claudio Franceschini)

la finale della poule scudetto di Serie D 2016-2017: si gioca alle ore 17 di venerdì 2 giugno sul campo neutro di Fermo, stadio Bruno Recchioni, che è stata la sede delle Final Four iniziate mercoledì. Il titolo in palio, diciamolo subito, è platonico: non vale un riconoscimento per la stagione seguente, ma esiste un albo doro nel quale sono racchiusi i nomi delle squadre vincenti di questa fase finale, che mette di fronte le 9 vincitrici dei vari gironi.

Monza e Ravenna giocano lultimo atto: la formula prevede che al termine dei 90 minuti non ci siano tempi supplementari, ma si vada direttamente ai calci di rigore per determinare la squadra campione della Serie D. Il Monza si è qualificato alla Final Four vincendo il suo triangolare a punteggio pieno, risultante delle vittorie contro Cuneo e Mestre; in semifinale ha battuto la Sicula Leonzio con un 1-0. Il Ravenna, primo nel suo triangolare grazie alla vittoria contro la Fermana e il pareggio contro il Gavorrano, ha poi raggiunto la finale al termine di una partita pazzesca contro il Bisceglie: sotto per due volte, ha saputo rimontare trovando il 2-2 nellultima azione della partita, ai calci di rigore il tiro decisivo è stato quello del portiere Giacomo Venturi.

Le due squadre hanno avuto un cammino differente nei gironi della stagione regolare: il Monza ha dominato il girone B, perdendo una sola volta nel ritorno (allultima giornata) e difendendo una leadership conquistata a fine novembre, arrivata alla fine a 7 punti di vantaggio sul Ciliverghe Mazzano e addirittura 15 sulla Pergolettese. Molto più complicata è stata la promozione del Ravenna: i romagnoli hanno inseguito per tutta la stagione e a febbraio erano ancora quinti, poi hanno infilato sei vittorie e tre pareggi nelle ultime nove giornate andando a scavalcare Delta Rovigo e Imolese, con la partita decisiva che è stata quella contro il Delta Rovigo, vinta 1-0 alla terzultima giornata.

I due pareggi finali contro Ribelle e Sangiovannese non hanno cambiato lo scenario: Monza e Ravenna dunque giocheranno il prossimo anno nel campionato di Lega Pro e, chissà, potrebbero anche ritrovarsi nello stesso girone. Intanto uno sguardo alle probabili formazioni: il Monza di Marco Zaffaroni confermerà il 4-4-2 visto contro la Sicula Leonzio, dunque con Battaiola tra i pali e una linea difensiva con Costa e Guanziroli sugli esterni, Caverzasi e Riva coppia centrale. A centrocampo la qualità di DErrico, giocatore di categoria superiore, sarà messa a disposizione da destra, con Palazzo dallaltra parte; cerniera mediana composta da Guidetti e Perini (matchwinner della semifinale), davanti la coppia Ramponi-Barzotti.

Nel Ravenna di Mauro Antonioli 4-3-3 con Larese e Rrabaj terzini, davanti al portiere Venturi ci saranno Davide Mandorlini e Venturini. A centrocampo Lelj sarà il vertice basso adibito allimpostazione della manovra, mentre ai suoi lati ci saranno Pregnolato e Selleri; Broso la prima punta, ad accompagnarlo sugli esterni saranno Boschetti e Graziani.

Monza-Ravenna, finale della poule scudetto di Serie D, non sarà trasmessa in diretta tv; tuttavia sarà possibile assistere alla partita in diretta streaming video, grazie al portale Sportube.tv che ha acquisito lesclusiva per levento. Da questanno il sito richiede il pagamento di una quota per sottoscrivere un abbonamento.