Il Draft Nba 2017 si è caratterizzato per il basso numero di giocatori non statunitensi scelti al primo giro, solamente quattro. Il primo straniero a essere selezionato, con il numero 7, è stato il finlandese Lauri Markkanen: un’ala con grandi capacità di tiro selezionato da Minnesota. Subito dopo, numero 8, è il turno del francese Frank Ntilikina, che giocherà per i New York Knicks. Viene accolto dalla solita miscela di fischi e applausi, un classico per le scelte dei Knicks, soprattutto quando si tratta di stranieri. Il play di Strasburgo ha parlato a lungo con Phil Jackson: daltronde per essere presente al Draft si è sottoposto a un tour de force notevole, dato che domani sera Ntilikina sarà sul parquet per la finale scudetto con lo Strasburgo. Dopo di loro, nel primo giro solo altre due international stars: con il numero 23 va ai Toronto Raptors l’inglese di origine nigeriana OG Anunoby; mentre con il 25 Orlando chiama il lettone Anzejs Pasecnicks. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Nel Draft Nba 2017 riflettori puntati anche sulla seconda scelta Lonzo Ball, che è stato scelto dai Los Angeles Lakers: sicuro talento, che però deve fare i conti con un padre ingombrante, che negli ultimi tempi ha attirato su di sé l’attenzione dei media con frasi come “Mio figlio è già più forte di Stephen Curry” oppure: “Se le grandi compagnie di abbigliamento vogliono sponsorizzare i miei figli (include Liangelo e Lamelo ancora al liceo, ndR) devono sborsare un miliardo”. Al Draft invece ha proclamato: “Mio figlio riporterà subito Los Angeles ai playoff”. Il ragazzo, decisamente più riservato del padre, racconta invece con umiltà e anche tenerezza, pensando alla madre colpita da un ictus qualche mese fa: “Troverò lì Magic Johnson, la miglior point guard che abbia mai giocato a basket. Sono pronto a imparare da lui fin dal primo giorno. Mia mamma non riesce ancora a parlare e quando tornerò a casa correrò ad abbracciarla”. Sperando che un padre così ingombrante non sia di intralcio alla sua carriera, come purtroppo tante volte è successo nel mondo dello sport (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Al Draft Nba 2017 che si è svolto nella notte italiana la prima scelta è stato Markelle Fultz, playmaker che può giocare anche guardia che è stato scelto dai Philadelphia 76ers. Nato ad Upper Marlboro (Maryland) il 29 maggio 1998, è reduce da un anno con la squadra della Università di Washington, gli Huskies: il rendimento è stato ottimo, con una media a partita di 23,2 punti, 5,9 assist e 5,7 rimbalzi, tanto che dopo questa unica stagione nel basket universitario si è dichiarato immediatamente eleggibile per il Draft ed è stato premiato con la prima scelta assoluta. I Sixers hanno ottenuto lonore di avere la prima scelta in uno degli scambi che caratterizzano il mercato Nba e ne hanno approfittato per puntare forte proprio su Fultz. Da ricordare anche un importante successo con la Nazionale Usa Under 18: la medaglia doro ai campionati americani di categoria giocati in Cile lanno scorso, al termine dei quali Markelle Fultz è stato anche eletto MVP del torneo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Stanotte al Barclays Center di Brooklyn è andato in scena il Draft Nba 2017, evento in cui le franchigie di basket hanno potuto prelevare dai college i talenti più cristallini. Chi avrà messo le mani su nuovi, potenziali, fuoriclasse? Andiamo a scoprirlo insieme. I Sixers hanno scelto senza esitazioni Markelle Fultz mentre i Los Angeles Lakers si sono fiondati su Lonzo Ball. Poco dopo i Celtics hanno chiuso per Jayson Tatum e sono stati vicinissimi a Paul George, alla fine rimasto a Indianapolis. Minnesota è stato uno dei club più reattivi, dopo aver prelevato Jimmy Butler, Justin Patton e Lauri Markkanen. Di seguito ecco l’intero ordine di tutte le scelte:
1 Philadelphia 76ers- Markelle Fultz; 2 L.A. Lakers – Lonzo Ball; 3 Boston Celtic – Jayson Tatum; 4 Phoenix Suns – Josh Jackson; 5 Sacramento Kings – DeAaron Fox; 6 Orlando Magic – Jonathan Isaac; 7 Chicago Bulls – Lauri Markkanen; 8 New York Knicks – Frank Ntilinkina; 9 Dallas Mavericks – Dennis Smith; 10 Portland Trail Blazers – Zach Collins; 11 Charlotte Hornets – Malik Monk; 12 Detroit Pistons – Luke Kennard; 13 Utah Jazz Donovan Mitchell; 14 Miami Heat – Edrice Adebayo; 15 Sacramento Kings – Justin Jackson; 16 Minnesota Timberwolves – Justin Patton; 17 Milwaukee Bucks – D.J. Wilson; 18 Indiana Pacers – Tj Leaf; 19 Atlanta Hawks – John Collins; 20 Sacramento Kings – Harry Giles; 21 Oklahoma City Thunder – Terrance Ferguson; 22 Brooklyn Nets – Jarrett Allen; 23 Toronto Raptors – Oj Anunobi; 24 Denver Nuggets – Tyler Lydon; 25 Philadelphia 76ers – Anzejs Pasecniks; 26 Portland Trail Blazers – Caleb Swanigan; 27 Los Angeles Lakers – Kyle Kuzma; 28 Utah Jazz – Tony Bradley; 29 San Antonio Spurs – Derrick White; 30 Los Angeles Lakers – Josh Hart; 31 Charlotte Hornets – Frank Jackson; 32 Phoenix Suns – Davon Reed; 33 Orlando Magic – Wesley Iwundu; 34 Sacramento Kings – Frank Mason; 35 Memphis Grizzlies – Ivan Rabb; 36 New York Knicks – Jonah Bolden;; 37 Boston Celtics – Semi Olejeye; 38 Golden State Warriors – Jordan Bell; 39 Los Angeles Clippers – Jawun Evans; 40 Charlotte Hornets – Dwayne Bacon; 41 Atlanta Hawks – Tyler Dorsey; 42 Los Angeles Lakers – Thomas Bryant; 43 Houston Rockets – Isaiah Hartenstein; 44 New York Knicks – Damiean Dotson; 45 Memphis Grizzlies – Dillon Brooks; 46 Milwaukee Bucks – Sterling Brown; 47 Indiana Pacers – Ike Anigbogu; 48 Milwaukee Bucks – Syndarius Thornwell; 49 Denver Nuggets – Vlatko Cancar; 50 Philadelphia 76ers – Mathias Lessort; 51 Denver Nuggets – Monte Morris; 52 Indiana Pacers – Edmond Sumner; 53 Boston Celtics – Kadeem Allen; 54 Phoenix Suns – Alec Peters; 55 Utah Jazz – Nigel Williams-Gross; 56 Boston Celtics – Jabari Bird; 57 Brooklyn Nets – Aleksandar Vezenkov; 58 New York Knicks – Ognejen Jaramaz; 59 San Antonio Spurs – Jaron Blossomgame; 60 Atlanta Hawks – Alpha Kaba. (agg. Giuliani Federico)
Un Draft porta sempre con se una notte di speranze, in cui tutto è possibile e le squadre NBA possono sognare il giovane fenomeno che cambi radicalmente i loro destini nella prossima stagione. Come detto da più parti, i nomi che tengono banco in questo Draft NBA 2017 sono sostanzialmente tre. Si tratta di Markelle Fultz, che sembra però, per la rotazione della scelta, già nelle mani dei Philadephia 76ers. Quindi di Lonzo Ball, che dovrebbe riportare un po di entusiasmo tra le fila dei disastrati Los Angeles Lakers, che dopo lepopea di Kobe Bryant stanno vivendo una delle fasi più buie della loro storia. E infine, Josh Jackson, lala di Kansas che ha fatto faville nel mondo del basket universitario e che potrebbe essere conteso dai Boston Celtics e dai Phoenix Suns, che possono giocarsi la terza e la quarta scelta nel Draft. Jackson sarebbe però nel mirino di diverse franchigie, e la strategia del Draft potrebbe portare ad un esito a sorpresa, soprattutto se Boston dovesse puntare su unaltra ala, Jayson Tatum che dopo la stagione nei College con Duke potrebbe diventare la terza scelta del Draft. (agg. di Fabio Belli)
Si dice spesso che il draft NBA possa cambiare i destini di unintera franchigia: è successo ai Chicago Bulls che, a distanza di tre anni, misero a segno due colpi che portarono ai famosi sei titoli (due distinte triplette) rendendoli la squadra più dominante degli anni Novanta. Due diversi momenti: nel 1984 gli Houston Rockets scelsero Hakeem Olajuwon, scelta logica ai tempi e che avrebbe portato due titoli consecutivi in Texas (anche se dieci anni più tardi). La numero 2 era dei Portland Trailblazers, che decisero di chiamare un certo Sam Bowie: allepoca grande prospetto, ma la rottura della gamba (due volte) lavrebbe trasformato nel più grande bluff nella storia dei draft. Il motivo è conosciuto: Chicago scelse come terza e si prese Michael Jeffrey Jordan da North Carolina (dove un suo tiro aveva portato il titolo NCAA nella bacheca), ancora oggi ritenuto il giocatore più forte di tutti i tempi. Anche lui però non poteva vincere da solo: grandissimo realizzatore, fino al 1991 era comunque accusato di non saper trascinare i Bulls al titolo. Intanto però Chicago aveva centrato unaltra mossa: nel 1987 la scelta era lottava, ma subito dopo il draft avvenne lo scambio con i Seattle Supersonics: in Illinois finì Scottie Pippen (da Central Arkansas), sotto lo Space Needle andò invece Olden Polynice. Il resto è storia: Chicago dominò la Lega, Scottie Pippen diventò forse il più grande secondo violino nella storia della NBA, Jordan è ancora oggi Jordan e sempre lo sarà. Per quanto riguarda Polynice, lhaitiano ebbe unonesta carriera nella Lega ma il suo impatto non fu mai lo stesso del giocatore per il quale venne scambiato. (agg. di Claudio Franceschini)
Il draft NBA 2017 è arrivato: nella notte italiana tra giovedì 22 e venerdì 23 giugno, presso il Barclays Center di Brooklyn, andrà in scena il lungo evento che stabilirà le chiamate, da parte delle squadre che compongono la Lega di basket americana, dei giocatori che – in uscita da college e high school o in arrivo da fuori Stati Uniti – hanno dichiarato la loro eleggibilità. Il meccanismo è semplice e complesso allo stesso tempo: volendolo riassumere in poche righe, le franchigie NBA hanno una chiamata a scelta con ordine inverso rispetto al risultato della stagione precedente.
Questo significa che la squadra peggiore dellanno avrà la probabilità più alta di pescare la prima scelta assoluta – cè stato un sorteggio in precedenza, chiamato lottery – e così via; il draft si complica perchè le scelte sono da considerarsi come dei giocatori veri e propri, e quindi possono essere scambiate: ad esempio la lotteria aveva consegnato a Boston la prima scelta assoluta, i Celtics lavevano precedentemente ricevuta da uno scambio con Brooklyn e ora lhanno ceduta a Philadelphia in cambio della terza, questo perchè i Sixers hanno puntato tutto su Markelle Fultz mentre Boston potrebbe inserire la sua numero 3 in un pacchetto da spedire ai Los Angeles Clippers (per Blake Griffin) o a Salt Lake City (per Gordon Hayward).
Questo per dire che quando si parla del draft NBA bisogna considerare ogni singolo aspetto in movimento costante: i Los Angeles Lakers hanno, per il terzo anno consecutivo, la seconda scelta assoluta ma quella del 2015, DAngelo Russell, è appena stata mandata a Brooklyn insieme a Timofey Mozgov, in cambio di Brook Lopez. Il motivo? Liberare spazio salariale per lestate 2018, quando sarà free agent (cioè senza contratto) un certo LeBron James e i gialloviola potranno puntare tutto su di lui. Nel frattempo Magic Johnson proverà ad andare subito su un altro big, quel Paul George che ha espressamente chiesto il trasferimento a Hollywood; gli Indiana Pacers hanno chiesto la numero 2 e hanno ricevuto risposta negativa, i Lakers hanno ribussato provando a scambiare la loro scelta con la 5 e la 10 per poi offrirle a Indiana, dove hanno già girato due chiamate al primo giro.
Insomma: la notte del draft è utile per guardare anche più in là, la programmazione delle franchigie della NBA può anche essere a lungo termine ma questo non può essere considerato un discorso assoluto, visto e considerato che dipende sempre dalla situazione in cui ci si trova. Ad ogni modo, unindicazione: da qui alla notte del draft altre cose potrebbero essere cambiate, a evento in corso arriveranno quasi certamente degli scambi e non è detto che il certo giocatore vada a giocare da chi lha selezionato. Quello che possiamo dire qui è che le prime tre chiamate dovrebbero essere Markelle Fultz – pochi dubbi sul fatto che sarà il numero 1 – Lonzo Ball (destinato ai Lakers, ne parleremo) e Josh Jackson; se poi possano subito cambiare i destini di chi li andrà a scegliere, questo resta un discorso legato al campo.
Lappuntamento con la notte del draft NBA 2017 è su Sky Sport 2, che trasmetterà la diretta tv da Brooklyn con Flavio Tranquillo e Alessandro Mamoli a fare gli onori di casa; tutti gli abbonati alla pay tv del satellite potranno poi seguire levento del Barclays Center anche su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone grazie alla diretta streaming video garantita da Sky Go, applicazione attivabile senza costi aggiuntivi.