Si racconta a ruota libera in una lunghissima intervista per il Corriere della Sera alla vigilia del Settecolli, il meeting di nuoto di Roma (nella piscina più bella del mondo secondo Fede) che sarà una tappa fondamentale nellavvicinamento ai Mondiali che si disputeranno a Budapest a fine luglio. Di conseguenza questo è un periodo di duro lavoro per Federica: Settimane pesantissime. Ma io storicamente lavoro duro fino alla fine: scaricherò solo una settimana prima di partire per Budapest. La novità tecnica è lallenamento in altura a ridosso del grande evento. Perché cambiare dopo tanti anni di una gloriosa carriera? Di solito quando scendo dallaltura vado molto bene: così lunedì parto per una settimana a Livigno, poi per due settimane e mezzo in Sierra Nevada. Spero non sia la volta che scendo e non vado. Questo servirà anche a cambiare la routine ed avere nuovi stimoli, fondamentali per una veterana che giunge ai suoi ottavi Mondiali, negli ultimi sei sempre sul podio negli amati 200 stile libero.



Li ricorda così: Largento di Montreal 2005 nel tempo lho metabolizzato, ma lo vissi come una tremenda delusione perché arrivai là con il miglior tempo. Il bronzo a Melbourne 2007 fu la conferma della bontà della scelta di lavorare con Alberto Castagnetti. Loro a Roma 2009 è semplice: i giorni più belli della mia vita. Loro a Shanghai 2011 fu la riconferma dopo un anno tostissimo con Lucas. Largento a Barcellona 2013 fu una delle gare più importanti della mia vita dopo la delusione dei Giochi di Londra: mi ero allenata a dorso una volta al giorno, avevo deciso di gareggiare solo il giorno prima. Medaglia tanto bella quanto inattesa. Infine largento a Kazan 2015, figlio del sudore e della fatica. Non pensavo di farcela. Di certo Katie Ledecky sarà la grande favorita: per il resto, dietro siamo in tante con pari chance. Il ranking attuale conta relativamente. Conterà invece come si esce dalla bagarre. Di certo sarà anche uno scontro con rivali ormai molto più giovani di lei: vero, le generazioni passano e io resto. Se penso a quando da bimba sfidavo la Van Almsick, e poi a tutte le sfide con Manaudou, Muffat, Franklin e adesso Ledecky… Ne ho viste parecchie e sinceramente è una bella soddisfazione essere ancora qui.



Federica ringrazia per laffetto ricevuto dopo le Olimpiadi di Rio, chiuse al quarto posto: Di sicuro questo affetto mi ha rincuorato molto. Lo considero un premio al mio cambiamento come persona e come donna. Diciamo che oggi divido un po meno. Non manca però una polemica sulla staffetta 4×200 sl: Le staffette devono ogni tanto allenarsi insieme, noi questanno non labbiamo mai fatto. Mi pare una stupidaggine. Non vorrei che fosse perché non si vuole che Matteo Giunta faccia il capo del progetto, visto che di solito a farlo è il tecnico dellatleta più forte. Se fosse così, con la politica che prevale sulla tecnica, mi spiacerebbe molto. Non si spinge invece fino a Tokyo 2020: Vi prego non parlatemi di Tokyo, mi sembra di avere finito Rio ieri! Per ora stiamo su Budapest, poi vedremo.

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