Torna allo scoperto lattaccante brasiliano Alexandre Pato, e lo fa parlando nuovamente di Milan. Il club rossonero acquistò dieci anni fa lallora appena 18enne calciatore, e dopo un impatto davvero positivo, il ragazzo si perse fra mille infortuni e una scarsa convinzione delle proprie qualità. Oggi, intervistato da La Gazzetta dello Sport, il Papero ricorda così quel periodo a Milanello: «Continuavo ad avere problemi fisici. Per Berlusconi ero sempre incedibile, ma andai da lui e lo convinsi. Gli dissi che era per il mio bene. Dovevo ritrovare fiducia nel mio corpo. Qualcuno, anche nel Milan, mi disse che non sarei più riuscito a giocare, ma io sapevo che non era così. Per questo sono andato via. Dovevo cambiare modo di allenarmi e i tempi di recupero. Al Corinthians in 20 giorni mi hanno modificato la preparazione e ho ricominciato a stare bene.



Pato che molte volte sfiorò laddio al Milan, come ad esempio nel gennaio del 2002, quando il Diavolo lo stava vendendo al Paris Saint Germain per poi acquistare Carlitos Tevez, allepoca al Manchester City. Una mancata cessione che in casa rossonera si rivelò fallimentare, ma a stopparla fu lex presidente in persona, Silvio Berlusconi: «Berlusconi per due volte ha cercato di trattenermi. La prima nel gennaio 2012: non andare al Psg non fu una mia scelta. Barbara (Berlusconi, ndr) mi disse che suo padre voleva parlarmi, il presidente mi chiamò mentre facevo colazione e mi disse: ‘Tu non andrai via, sei il nostro simbolo’. Ho rispettato la sua volontà. Pato gioca attualmente in Cina, nel Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro, dove è sbarcato quattro mesi fa. Lultima squadra europea in cui ha militato è invece il Villarreal, prima di unesperienza infelice al Chelsea.

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