Hanno vinto di recente gli Europei: per la precisione si sono succedute nellalbo doro degli ultimi anni, con titolo tedesco nel 2009 e doppietta iberica nel 2011 e 2013. A tale proposito, a conferma di quanto quelle squadre fossero competitive, possiamo andare a ricordare chi cera in campo negli ultimi trionfi delle due nazionali che stanno per giocare la finale di Cracovia. La Germania che nel 2009 schiantò lInghilterra iniziò la partita con Manuel Neuer, Benedikt Howedes, Mats Hummels, Jerome Boateng, Sami Khedira e Mesut Ozil; tutti portati in blocco nella nazionale maggiore che nel 2012 con questi giocatori avrebbe centrato la semifinale europea per vincere due anni più tardi i Mondiali. Horst Hrubesch aveva a disposizione anche il grande talento di Marko Marin (che si è perso per strada anche a causa degli infortuni) e ancora Sandro Wagner (ha preso parte alla Confederations Cup) e Dennis Aogo, che ha raggiunto la nazionale maggiore; la Spagna del 2013? Sconfisse lItalia per 4-2, erano titolari David De Gea, Koke, Thiago Alcantara, Alvaro Morata, Alberto Moreno e Isco che oggi sono parte integrante della nazionale maggiore. In più Asier Illarramendi arrivato al Real Madrid, Cristian Tello che ha avuto spazio nel Barcellona, Dani Carvajal titolare inamovibile nel Real e oggi anche con la Spagna, Pablo Sarabia e Iker Muniain che hanno già mostrato il loro talento. Veri e propri squadroni insomma: guardando le due rose che si sfidano oggi, la Spagna ha forse qualcosa in più nellimmediato, ma sarà interessante andare a valutare tra qualche anno che strada avranno fatto questi protagonisti. (agg. di Claudio Franceschini)



Scopriamo i due portieri che si affronteranno in Germania-Spagna Under 21: conosciamo molto bene Kepa Arrizabalaga, un classe 94 che è cresciuto nellAthletic Bilbao e, dopo un importante prestito nel Valladolid, è rientrato alla base dovein questa stagione è riuscito a soffiare il posto a Gorka Iraizoz. Avrebbe anche giocato di più se non fosse che uno strappo muscolare lo ha messo ko tra gennaio e marzo; la sua rimane una stagione da grande protagonista e sembra essere pronto per grandi palcoscenici (chissà che Ernesto Valverde, che lo ha lanciato, non decida di portarlo con sè a Barcelllona, anche se Ter Stegen ha appena rinnovato). Forse è meno noto Julian Pollersbeck, che però è stato leroe della semifinale contro lInghilterra parando due rigori. Ha 22 anni (ne compirà 23 ad agosto) e gioca nel Kaiserslautern (Zweite Bundesliga); nellultima stagione è riuscito a prendersi una maglia da titolare e ha fatto decisamente bene, tanto da riuscire a chiudere con meno di un gol subito a partita e soprattutto a mantenere inviolata la sua porta in ben 14 occasioni, con un periodo di imbattibilità di 402 minuti tra fine novembre e inizio dicembre, quando in sette partite ha incassato un solo gol. Vista la difficoltà di Joachim Loew nel trovare un affidabile portiere per il dopo Neuer, anche Pollersbeck potrebbe rientrare nel quadro; staremo a vedere se questa finale degli Europei Under 21 riuscirà a consacrarlo e se il prossimo anno arriverà la chiamata in Bundesliga. (agg. di Claudio Franceschini)



In casa Germania, per questa finale degli Europei Under 21 contro la Spagna sembra essere pronta la staffetta dattacco: come già detto, Davie Selke non è al top e il suo posto potrebbe essere preso, almeno inizialmente, da Felix Platte. Due giocatori che hanno fatto molto bene in questa manifestazione: Selke si è guadagnato la maglia da titolare in virtù di unottima stagione con il sorprendente Leipzig (secondo in Bundesliga), in Polonia ha aperto sbagliando un rigore contro la Repubblica Ceca ma si è ampiamente rifatto, timbrando uno dei tre gol con cui i tedeschi hanno demolito la Danimarca (decisivo ai fini della qualificazione in semifinale) e poi ha aperto la contesa contro lInghilterra. Platte è invece luomo che ha portato la Germania ai rigori nella semifinale: per lui era lesordio con lUnder 21 (era rimasto in panchina nelle tre partite del girone), entrato in campo al 56 ha impiegato 14 minuti per impattare sul 2-2 con un colpo di testa, e in realtà pochi minuti dopo era anche riuscito a fare il bis, annullato dallarbitro per una chiamata – più che sospetta – di fuorigioco. Platte è di proprietà dello Schalke 04, ma lultimo anno e mezzo lha passato nel Darmstadt (comunque in Bundesliga); il suo futuro resta ancora da stabilire, potrebbe essere previsto un altro prestito. Ad ogni modo, per questa finale degli Europei 2017 la Germania Under 21 sembra essere in buone mani con due attaccanti che sanno fare il loro mestiere. (agg. di Claudio Franceschini)



Se volessimo individuare una stella nelle formazioni di Germania-Spagna Under 21, diremmo che si tratta di Max Meyer. E un classe 95, ma sembra già un veterano: merito dello Schalke 04, merito soprattutto di Jens Keller che, arrivato a dicembre 2012 in sostituzione di Huub Stevens, è stato il primo allenatore a dare fiducia al giocatore facendogli giocare alcune partite per poi lanciarlo definitivamente nella stagione successiva. Meyer ha già giocato 164 partite con la formazione di Gelsenkirchen: numeri quasi da veterano, non certo da ventunenne. Dal 2014 fa parte anche della nazionale maggiore (7 presenze e un gol) a conferma della sua esperienza internazionale (16 presenze in Champions League, 18 in Europa League). Sostanzialmente si tratta di un trequartista, ma sa giocare in tutti i ruoli offensivi: leggero per essere una prima punta, nei prossimi anni potrebbe pagare forse lampia concorrenza che si troverà a vivere in quel ruolo, perchè di esterni dattacco la Germania in questo momento è ben fornita (da Draxler a Schurrle passando per Gotze, Bellarabi e Gnabry, anche lui impegnato nella finale degli Europei Under 21). Ovviamente non ci sarà spazio per tutti, e allora Meyer dovrà essere bravo a fare il salto di qualità: una stagione da grande protagonista potrebbe anche proiettarlo ai Mondiali che si giocheranno in Russia tra un anno, questa finale di Cracovia potrebbe consacrarlo. (agg. di Claudio Franceschini)

La certezza di Germania-Spagna Under 21 non può che essere Saul Niguez: il centrocampista della Roja arriva alla finale degli Europei da capocannoniere della competizione, avendo segnato 5 gol. Di fatto Saul ha timbrato il cartellino in ogni partita giocata: contro la Serbia non era in campo – al pari di tutti i titolari – e dunque ha realizzato 5 gol in tre partite, con la splendida tripletta che purtroppo ha affondato lItalia. Del resto Saul Niguez è un giocatore che è titolare da tre anni nellAtletico Madrid: ha giocato una finale di Champions League, ha vinto una Coppa del Re e una Supercoppa Europea (pur da seconda o terza linea) e una Supercoppa di Spagna, ha già messo insieme 148 partite con i Colchoneros corredate da 22 gol. Diego Simeone lo utilizza prevalentemente da esterno a destra, ma Saul sa giocare anche come interno di centrocampo in una linea a quattro o, come succede nella Spagna Under 21, da mezzala di assalto essendo lui linterno che si lancia negli spazi. Eccellente colpitore di testa, sente la porta e in campo sa fare un po di tutto; ha solo 23 anni e, curiosità, ha seguito il percorso inverso di un certo Raul Gonzalez Blanco visto che la sua storia da calciatore è iniziata nel Real Madrid per poi proseguire dallaltra parte della capitale spagnola. (agg. di Claudio Franceschini)

Alzi la mano chi, a poche ore dalla finale degli Europei Under 21 2017 Germania-Spagna, avrebbe pensato a un Dani Ceballos titolare inamovibile nella Roja. E invece così: il centrocampista del 96 è riuscito a soffiare il posto ad un certo Denis Suarez, che rispetto a lui ha decisamente più esperienza avendo già giocato Europa League (con il Villarreal) e Champions League (con il Barcellona), arrivando rispettivamente in semifinale e ai quarti. Invece, Albert Celades ha scelto Ceballos e nella semifinale contro lItalia abbiamo capito il perchè: giocatore di ordine e qualità, importantissimo per dare ritmo allazione e fare da metronomo della squadra. Gioca con il numero 6, e ricorda molto da vicino un altro grande 6 spagnolo come Xavi (lo indossava nel Barcellona, nella Spagna giocava con il numero 8); in questo Europeo non ha sostanzialmente sbagliato niente. Eppure Ceballos gioca ancora nel Betis Siviglia: una stagione in Segunda Division, poi la promozione e 64 partite messe insieme nella Liga. Segna poco (7 reti in 105 gare ufficiale) ma il suo mestiere non è questo; anche questa sera sarà sicuramente grande protagonista della finale. (agg. di Claudio Franceschini)

Venerdì 30 giugno 2017 si gioca la finale degli Europei Under 21, che vedrà in campo le formazioni di Germania e Spagna. Teatro del match sarà lo Stadion Cracovii, calcio dinizio alle ore 20:45. La Germania allenata da Stefan Kuntz ha superato la fase a gironi come miglior seconda, registrando una miglior differenza reti rispetto a Slovacchia e Portogallo, poi in semifinale ha piegato lInghilterra ai calci di rigore. La Spagna di Albert Celades invece ha sempre vinto: nel girone A contro Macedonia, Portogallo e Serbia e poi martedì a discapito degli azzurrini. Arbitro della finale sarà il francese Bastien: in caso di pareggio previsti supplementari e rigori. Prima di passare alle probabili formazioni di Germania-Spagna Under 21, diamo unocchiata alle quote per la finale degli Europei.

Le agenzie di scommesse indirizzano i favori del pronostico verso la nazionale spagnola. snai.it ad esempio abbassa il segno 2 per la vittoria della Spagna a quota 1,90, mentre il segno 1 per il successo della Germania moltiplica per 4,00 la posta in gioco. Segno X per il pareggio invece fissato a quota 3,60. Dalla lavagna SNAI riportiamo anche le quote per le opzioni Under (1,87), Over (1,83), Gol (1,73) e NoGol (2,00). Le quote fanno riferimento ai tempi regolamentari. 

Per il ct tedesco Stefan Kuntz due giocatori da valutare con attenzione: il difensore Niklas Stark e lattaccante Davie Selke. Stark si è fatto male nel riscaldamento prima della semifinale, ma dovrebbe recuperare per il match contro la Spagna. Selke invece è uscito nel secondo tempo di martedì: per lui problema ad un piede, non dovesse farcela pronto Felix Platte. Per il resto si può immaginare il solito 4-2-3-1 con Pollersbeck in porta, Stark (o Jung) e Kempf difensori centrali, Toljan e Gerhardt terzini. A centrocampo Arnold e Dahoud, sulla trequarti Phillip, Meyer e Gnabry e in attacco Selke (se recuperato) oppure Platte.

Situazione diversa in casa Spagna: linfermeria è vuota e il ct Albert Celiasse potrà quindi scegliere lundici titolare senza alcuna restrizione. Dovrebbe optare per il 4-3-3 visto allopera anche contro lItalia, con Kepa Arrizabalaga tra i pali e in difesa Bellerin (destra), Vallejo, Meré e Johnny Castro (sinistra). Chiavi del centrocampo affidate a Marcos Llorente, ai cui fianchi spazieranno le mezzali Saul Niguez e Dani Ceballos, letali nella semifinale con gli azzurrini. Confermato anche il tridente dattacco con Sandro Ramirez in mezzo e gli esterni Deulofeu ed Asensio.

Germania Under 21: 12 Pollersbeck; 2 Toljan, 5 Stark, 15 Kempf, 3 Gerhardt; 10 Arnold, 8 Dahoud; 22 Philipp, 7 Meyer, 11 Gnabry; 9 Selke

In panchina: 1 Schwabe (p), 23 Vlachodimos (p), 4 Anton, 16 Lehrer, 14 Klunter, 17 Weiser, 21 Kohr, 19 Haberer, 18 Amiri, 20 Oztunali, 13 Platte

Allenatore: Stefan Kuntz

Squalificati: nessuno

Indisponibili: nessuno

Spagna Under 21 (4-3-3): 1 Arrizabalaga; 2 Bellerin, 5 Vallejo, 4 Meré, 19 J.Castro; 8 S.Niguez, 22 M.Llorente, 6 D.Ceballos; 7 Deulofeu, 12 S.Ramirez, 11 Asensio

In panchina: 13 R.Blanco (p), 16 Pau Lopez (p), 23 D.Gonzalez, 17 Odriozola, 3 Gayà, 14 Merino, 21 R.Hernandez, 20 Soler, 10 D.Suarez, 18 Oyarzabal, 15 I.Williams, 9 Mayoral

Allenatore: Albert Celdades

Squalificati: nessuno

Indisponibili: nessuno

Arbitro: Benoit Bastien (Francia, guardalinee Haquette-Zakrani, addizionali di porta Millot-Miguelgotty, quarto uomo Ivan Kruzliak)