La nazionale dellArabia Safudita è stata messa sotto accusa dopo non aver rispettato il minuto di silenzio prima del match che la vedere avversaria dellAustralia nel torneo di qualificazioni ai Mondiali 2018. Prima della parità infatti era stato previsto un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dellattacco terroristico avvenuto a Londra lo scorso 3 giugno, e mettere la nazionale australiana si era posta a centro del campo come da tradizione per osservare la cerimonia, gli avversari hanno continuato a prepararsi. Chiaramente quanto avvenuto ieri ad Adelaide ha suscitato non poco scandalo ma il tecnico della Arabia saudita lolandese Bert Van Marwijk ha così difeso i suoi ragazzi tramite le colonne del quotano Algemeen Dablad: ll minuto di silenzio è stato mal comunicato. Un giorno prima della partita cè stato un ampio briefing sulla scaletta e non vè stata alcuna menzione circa il minuto di silenzio. Fino a poco prima della gara non ci è stato detto nulla al riguardo. I Sauditi poi commemorano le vittime in maniera diversa, naturalmente hanno molto rispetto, ma usano ricordare con la preghiera e opere di carità più che con il minuto di silenzio, non è un concetto chiaro per loro ed è insolito per loro. (agg Michela colombo)



Nelle immagini del video che mostrano la nazionale dellArabia Saudita non rispettare il minuto di silenzio come  invece fatto dallAustralia, deciso in ricordo delle vittime dellAttentato di Londra dello scorso 3 giugno si nota un particolare di grande importanza. Mentre infatti i giocatori australiani si disponevano come è uso in queste occasioni in fila a centrocampo tutti abbracciati, gli avversari di quella sera in campo ad Adelaide continuavano indisturbati il riscaldamento pre match, tutti tranne uno. Un solo giocatore dellArabia Saudita si è posto come da tradizione di fronte agli avversai al centro del campo e in piedi ha osservato il minuto di silenzio, chiesto dalla federazione australiana anche per ricordare le due vittime nazionali (Sara Zelenak e Kirsty Boden) rimaste coinvolte in quei terribili fatto londinesi. Il giocatore della nazionale dellArabia saudita è Salman Al-Faraj, centrocampista di 28 anni e uomo di punta del club saudita dellAl-Hilal, club con molto seguito a Ryad. (agg Michela Colombo)



Ha suscitato notevoli e pesanti polemiche la mancata osservazione del minuto di silenzio deciso in ricordo delle vittime dellAttenta di Londra (occorso solo pochi giorni fa ) da parte della nazionale dellArabia Saudita prima del match contro lAustraliana.  La federazione araba, che era stata dovutamente informata della cerimonia prevista prima della partita per il torneo di qualificazione,  come è noto aveva motivato il mancato rispetto di questo segno, adducendo come motivazione che i lrito del minuto di silenzio non rientrerebbe nelle proprie tradizioni nazionali, e che sarebbe stato perciò per loro, privo di significato. Scusa che è stata interpretata come insufficiente e capziosa specialmente dalla stampa britannica, in prima fila per criticare quanto successo ieri sera in campo ad Adelaide, ben memore di un importante precedente. Più volte infatti squadre saudite avevano partecipato attivamente alla cerimonia del minuto di silenzio, mostrando molto più rispetto di quanto fatto ieri sera. Loccasione più recente fu lamichevole tra Al-ahli Saudi Fc e il Barcellona, giocata a Doha nellinverno scorso: allora la cerimonia venne prevista in ricordo delle vittime dellincidente aereo occorso ai team e allo staff della squadra brasiliana della Capecoense, nel quale persero la vita 69 persone compreso i civili presenti sul volo. (agg Michela Colombo)



Il mancato minuto di silenzio prima di Australia-Arabia Saudita ha fatto ovviamente il giro del mondo in poche ore, con quelle immagini incresciose dei giocatori arabi che snobbano il ricordo per le vittime dellAttentato di Londra, continuando il riscaldamento come se niente fosse. Il giorno dopo arrivano le scuse dirette da Riad, dove ha sede la Federcalcio saudita: «siamo profondamente rammaricati e ci scusiamo senza riserve per i giocatori che non hanno formalmente osservato il minuto di raccoglimento. Gli attacchi Isis contro le innocenti vittime di Londra non hanno scatenato le reazioni di raccoglimento, anche se i giocatori si sono scusati dicendo che non fa parte della tradizione araba e della loro cultura.

«I giocatori non avevano alcuna intenzione mancare di rispetto alle vittime, né alle loro famiglie, agli amici o a qualsiasi individuo colpito dalla tragedia, spiega ancora la Federcalcio di Riad, che poi conclude tentando di limitare i danni. «La Federcalcio dell’Arabia Saudita condanna tutti gli atti di terrorismo e di estremismo ed estende le sue più sincere condoglianze alle famiglie di tutte le vittime, al governo e al popolo del Regno Unito. (agg. di Niccolò Magnani)

La Nazionale di calcio dellArabia Saudita fa discutere, prima dellinizio della partita valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Nel match contro lAustralia, i calciatori sauditi hanno evitato di raccogliersi attorno al cerchio di centrocampo, abbracciandosi come è consuetudine fare, per rispettare il minuto di silenzio in onore delle vittime dellattentato a Londra di sabato scorso. Una mossa che ha lasciato sconcertati, con lundici dellArabia Saudita rimasto semplicemente fermo, distribuito alla spicciolata in campo con i giocatori tutti lontani luno dallaltro, in semplice attesa del fischio dinizio. Una scelta che ha scatenato numerose polemiche, soprattutto sui social, con i calciatori dellArabia Saudita che sono stati platealmente accusati di aver mancato di rispetto alle vittime dellattacco a London Bridge e Borough Market.

Al contrario, i calciatori dellAustralia si trovavano regolarmente raccolti, abbracciati assieme, allinterno del cerchio di centrocampo. Una consuetudine nel mondo del calcio, in cui in questi casi le due fila di calciatori, una di fronte allaltra, attendono che larbitro fischi la fine del minuto di raccoglimento. La Nazionale dellArabia Saudita invece si è dispersa in campo come se avesse dovuto iniziare a giocare, attendendo sostanzialmente la fine del minuto di silenzio. Alle accuse che sono montate contro il loro comportamento, i sauditi hanno risposto di aver rispettato il minuto di silenzio, ma di non aver partecipato come consuetudine delle altre squadre semplicemente perché il minuto di raccoglimento per i defunti non fa parte delle tradizioni arabe, e non si sarebbe trattato quindi di un gesto di rispetto, ma solo di un qualcosa senza un significato particolare nella loro cultura. La spiegazione non è sembrata convincente, col pubblico dello stadio e lo speaker che sono rimasti interdetti, anche perché la partita si è giocata ad Adelaide, con lAustralia in questi giorni colpita a sua volta da un attacco terroristico.