La nuova maglia gialla è Fabio Aru dopo il tappone pirenaico del Tour de France 2017. Il corridore sardo l’avrà sicuramente dedicata a Michele Scarponi, il suo compagno di squadra, un campione che Aru come tutti non ha dimenticato. Intanto Fabio sembra stupire sempre di più e dopo aver già colto un successo a questo Tour oggi ha tentato lo scatto negli ultimi durissimi metri di questa dodicesima tappa, la Pau-Peyragudes. Alla fine ha vinto il corridore francese Romain Bardet, secondo il colombiano Rigoberto Uran, terzo lo stesso Aru che però ha staccato Chris Froome apparso in difficoltà su questa dura salita finale dopo una giornata controllata dal Team Sky, al quale è mancato l’ultimo tassello. Ora la classifica generale vede in testa Fabio Aru con 6 secondi su Froome e 25 su Bardet, i tre favoriti del Tour senza dimenticare Rigoberto Uran a 35”. Domani un’altra tappa molto interessante, la Saint Girons-Foix che potrebbe provocare altri cambiamenti in classifica. Per commentare la dodicesima tappa della corsa francese abbiamo sentito Gianni Bugno. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Aru maglia gialla, se lo aspettava? Sì, era una cosa che si poteva prevedere: non sono sorpreso dal fatto che Aru abbia preso la maglia gialla in questa tappa. E’ stato bravo a fare la progressione che gli ha consentito di staccare Froome e indossare così la maglia gialla.

Non è un po’ presto però per gestire al meglio il Tour? Intanto ha la maglia gialla e questo è quello che conta, poi vedremo cosa succederà nei prossimi giorni!



Ora cosa dovrà fare Aru con un’Astana non fortissima? Difendere la maglia gialla, in modo da poter arrivare a Parigi col simbolo del primato. Quindi dovrà cercare di essere sempre competitivo nelle prossime tappe.

Froome in crisi nel finale, solo una battuta d’arresto o c’è di più? No, è solo una battuta d’arresto, aspettiamo a dire che Froome sia in crisi. Non diamolo per finito, è troppo presto!

Questa volta l’aiuto della sua squadra non ha funzionato… La Sky ha tenuto il ritmo alto tutta la corsa, ha lavorato benissimo, è mancato solo Froome che doveva venire fuori nel finale…



Per Bardet una vittoria meritata? Sì, ha meritato questo successo, è scattato al momento giusto. Una vittoria conquistata nel migliore dei modi.

Il francese si candida con Aru e Froome al successo finale? Per quello che si è visto sono loro i favoriti principali, quelli accreditati per poter vincere il Tour.

Ci potrebbero essere altri possibili avversari? Vedremo, saranno le prossime tappe a dirci se ci potrebbero essere altri possibili vincitori.

Quintana è fuori dai giochi? Sì, non vedo più Quintana in grado di arrivare primo a Parigi.

Cosa si aspetta dalla tappa di domani? Tanta battaglia, una tappa combattuta, dove potrebbero succedere cose importanti in pochi chilometri. (Franco Vittadini)