Uno tsunami di insulti si è abbattuto su Leonardo Bonucci per il trasferimento al Milan. I tifosi della Juventus non hanno preso affatto bene l’addio del difensore: alcuni di loro hanno sfogato la loro frustrazione sui social network con messaggi di cattivo gusto. Gli haters hanno mirato anche contro la moglie del giocatore, Martina Maccari. L’ultimo post su Instagram della compagna di Leonardo Bonucci risale a due giorni fa, quando ha pubblicato una foto di un cinema all’aperto. «Buon divertimento a fare shopping per Milano» è uno dei messaggi più “sobri” che si leggono sull’account di Lady Bonucci. I concetti però sono duri: «Fate schifo..siete una famiglia che pensa solo ai soldi! E te c’hai messo del tuo». C’è chi riesce a calibrare la sua rabbia: «Gli insulti sono sbagliati. Ognuno nella vita è libero di scegliere. Il rispetto invece non dovrebbe mai mancare e Voi nei confronti di tutti i tifosi della Juventus avete dimostrato di non averne». (agg. di Silvana Palazzo)

Il passaggio di Leonardo Bonucci dalla Juventus al Milan è sicuramente uno dei più clamorosi negli ultimi anni nel calciomercato e ha acceso la fantasia dei tifosi, fra ironia e sfottò. Purtroppo però talvolta si passa il limite e purtroppo dobbiamo osservare che sui social network si trovano commenti pesantissimi da parte di tifosi della Juventus che si sentono traditi da Bonucci, uno dei leader della squadra bianconera negli ultimi anni. Questa però non può essere una scusa quando si tira in ballo il figlio Matteo, che purtroppo nella sua brevissima malattia ha già dovuto affrontare una dura lotta contro una terribile malattia. Nemmeno il pensiero di un bambino malato ferma però i ‘leoni da tastiera’, per cui si possono leggere in giro frasi come “Che muoia tuo figlio”, che non hanno bisogno di ulteriori commenti per evidenziare la pochìezza morale di chi li scrive. Altri commenti se non altro hanno il minimo di buon gusto di prendersela solamente con il diretto interessato, anche se i toni restano durissimi: ad esempio “Ti si deve spezzare il crociato, maiale” , “Buffone infame” oppure “Vattene perdente”. Tutti però presumibilmente pronti a fare festa quando è la propria squadra a strappare un campione agli avversari… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

L’operazione di calciomercato fra Milan e Juventus per Leonardo Bonucci è di certo una delle più clamorose delle ultime sessioni di trattative. Il club rossonero, colta la palla al balzo, ha deciso di assicurarsi il centrale di difesa della Vecchia Signora, pilastro della nazionale italiana, con una trattativa blitz. 42 i milioni di euro che il Diavolo verserà nelle casse dei campioni d’Italia in carica, mentre al giocatore andrà un ingaggio da 10 milioni annui con bonus. Una trattativa che ovviamente ha fatto scatenare i tifosi sul web, ed in particolare sui social network Facebook e Twitter. Se da una parte ci sono i supporters del Milan, esaltatissimi dopo una campagna acquisti scoppiettante, e per via appunto dell’arrivo a Milanello di Leo, dall’altra vi sono quelli juventini, letteralmente indignati e indiavolati. Molti i tifosi bianconeri che mettono infatti in dubbio la fedeltà dell’ormai ex calciatore della Vecchia Signora.

C’è chi ad esempio ricorda la famosa frase del presidente Gianni Agnelli «Chi vuole restare alla Juventus lo fa anche per un tozzo di pane», o chi riporta alla luce le dichiarazioni dello stesso Bonucci risalenti a meno di un anno fa, al 26 novembre del 2016, quando diceva: «Io via dalla Juventus? Piuttosto legatemi ai cancelli dello Juventus Stadium perché non me ne andrò mai». C’è anche chi punta a bruciare la casacca dell’ex 19 della Juventus, fotografando un accendino con la divisa bianconera sullo sfondo. Insomma, i tifosi della squadra campione d’Italia non hanno affatto preso bene questa trattativa, e forse non si aspettavano che lo stesso Bonucci potesse lasciare la Juventus per andare in una rivale diretta come appunto il Milan. Ma è anche vero che nel calcio di oggi non bisogna più sorprendersi di nulla. Le bandiere alla Maldini, Zanetti, Totti, Del Piero, non esistono più, e il caso di poche settimane di Donnarumma, quando fece infuriare i tifosi rossoneri non volendo rinnovare, ne è solo un altro dei molteplici esempi.