Filippo Tortu è fatto della stessa pasta dei fuoriclasse. Il velocista più promettente d’Italia, da ieri è anche il campione d’Europa under 20 nei 100 metri piani. Un titolo conquistato in quel di Grosseto in 10″73, con un tempo anche più alto rispetto al suo personale a causa del vento e della condizione di forma precaria, ma che vale doppio per come è arrivato. Circa un mese fa, dopo aver conquistato un fantastico quarto posto al Golden Gala di Roma era arrivata una doccia fredda, gelata: un piede messo male la sera stessa della prova all’Olimpico, la caviglia che fa un movimento innaturale e il rischio di saltare Europei di Categoria e Mondiali di Londra che si fa concreto. Filippo Tortu però non molla, decide che il suo appuntamento con la storia non può rinviarlo neanche il destino. E sulla stessa pista che oltre 10 anni fa incoronò Andrew Howe a nuovo fenomeno dell’atletica mondiale – senza aver considerato la componente infortuni – Tortu va a prendersi il titolo che gli spetta. Si mette in testa fin da subito e respinge l’assalto del finlandese Purola, secondo in 10″79, e del britannico Bromby, terzo in 10″88, con l’autorità del campione navigato. Filippo Tortu: segnatevi questo nome, ne sentirete parlare molto presto.
FILIPPO TORTU CAMPIONE D’EUROPA UNDER 20 NEI 100 M PIANI: UN ORO CHE VALE DOPPIO
LE PAROLE DI TORTU ALL’ARRIVO
Dopo aver conquistato l’oro europeo nei 100 metri, Tortu non ha trattenuto la propria soddisfazione per il risultato ottenuto. Un successo che va ben oltre la valutazione del cronometro – inficiato peraltro da un vento contrario che gli ha fatto addebitare alcuni deciimi – e che restituisce all’atletica leggera italiana un velocista finalmente in grado di esaltare. Queste le parole del giovane campione a caldo riportate da La Gazzetta dello Sport:”L’importante era portare a due le medaglie della squadra. Questo era l’obiettivo dell’anno, ora sotto con una staffetta che si può togliere delle soddisfazioni”. E rispetto all’infortunio che dopo il Golden Gala rischiava di tagliarlo fuori dalla rassegna di Grosseto, Tortu ammette di essere rimasto sorpreso da se stesso:”Ho scoperto un lato del mio carattere che non conoscevo. Sapevo di essere determinato, ma non così tanto”. Ora che lo sa, se la sfortuna non si metterà d’intralcio, la sua carriera è pronta al decollo.