Zdenek Zeman contro la Juventus, ci risiamo. L’allenatore del Pescara non digerisce il fatto che il club bianconero esponga nel suo stadio gli scudetti che le sono stati revocati e auspica un intervento della Figc: «Sarebbe normale intervenire, non giocare lì. Io sono uno che cerca di rispettare le regole e le decisioni degli altri, anche io sono stato squalificato per tre mesi, ho accettato, ha dichiarato nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. E ovviamente è tornato a parlare anche delle sue denunce sul doping, spiegando di non essersi pentito, nonostante lo abbiano penalizzato: «Il sistema era sbagliato e l’ho detto. Anche chi la pensava come me si è schierato (giustamente per loro) con il sistema. Ha ricordato di aver ricevuto offerte da Real Madrid e Barcellona, decidendo però di fare altro: «France Football mi ha messo tra i 30 allenatori più importanti nella storia del calcio: mi basta. A proposito di Juventus, parla anche dell’addio di Leonardo Bonucci, passato al Milan: per il tecnico boemo la cessione è legata a qualche episodio avvenuto nello spogliatoio. 



ZEMAN TORNA ALL’ATTACCO DELLA JUVENTUS

MOGGI, TOTTI, ROMA, INTER E MILAN: PARLA IL BOEMO

Zdenek Zeman non si è lasciato scappare l’occasione per parlare di Luciano Moggi, che ora lavora in Albania: «Anche in Italia nonostante la squalifica ha a disposizione radio, giornali e televisioni. Non capisco chi lo cerca. Pensano risolva i problemi. Ma per me ha fatto fallire tanti club. Nell’intervista al Corriere della Sera ha parlato anche del sistema che ha cambiato il calcio, trasformatosi da sport a industria che si preoccupa solo di produrre più soldi. Non ha mai avuto peli sulla lingua il tecnico boemo, che ha detto la sua anche sul ritiro di Francesco Totti: «Non ha scelto lui, lo hanno fatto smettere, è diverso. Altri hanno deciso che non doveva giocare più, purtroppo. Non mancano dunque le stoccate alla Roma: «L’ambiente è stupendo. Manca la società, il presidente non c’è. Un problema simile lo ha l’Inter: «Non si capisce chi decide, il magazziniere o chi? L’Inter è mancata in costruzione e gestione. Il Milan invece non deve commettere gli stessi errori dei “cugini”: per Zdenek Zeman hanno fatto lo stesso mercato dell’Inter dell’anno scorso, la differenza la farà la capacità di diventare squadra. Infine, una battuta sulla Var, che non piace al tecnico boemo: «Il calcio deve rimanere uguale. Ci sono gli errori dei giocatori, ci possono stare quelli degli arbitri, se non sono comandati dall’alto.

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