Potrebbe non giocare gli Us Open 2017. La notizia non arriva come un fulmine a ciel sereno: anzi, è la diretta conseguenza delle parole – quelle sì scioccanti – con le quali il tennista serbo aveva commentato il ritiro da Wimbledon (era sotto di un set e un break contro Tomas Berdych), annunciando come il ritiro fosse unipotesi contemplata. A gettare benzina sul fuoco è stato Zdeslav Milinkovic, medico della Serbia di Coppa Davis: Nole ha bisogno di riposare dalle 6 alle 12 settimane. Milinkovic ha spiegato che il problema al gomito si trascina da circa un anno e mezzo; Djokovic ci ha giocato sopra in virtù di trattamenti e condizione atletica – non è lunico tennista a farlo, questo va detto – ma a un certo punto la cosa è diventata troppo grande da sopportare. Il gomito è una parte del corpo molto delicata: cè il rischio che il problema possa raggiungere la spalla e tutto il braccio. Da qui lipotesi di una pausa, che potrebbe anche essere lunga a seconda di come il fisico del serbo risponderà. Di sicuro per Djokovic il momento della carriera è delicato: raggiunti i 30 anni il serbo ha smesso di vincere con regolarità, ha iniziato il 2017 senza raggiungere le finali dei grandi tornei ed è fermo a 12 Slam dal Roland Garros del 2016. Nel frattempo ce ne sono stati 5: non tantissimi, ma solo a Flushing Meadows il serbo ha raggiunto la finale e questa per lui non è certo una consuetudine.
Djokovic si trova in quel punto che altri big prima di lui hanno vissuto: il momento in cui ti rendi conto che letà avanza inesorabile e gli avversari aumentano. Non solo: come ha spiegato lui stesso, laver giocato senza mai fermarsi per anni e anni gli ha sì permesso di arrivare in vetta al ranking Atp e di mettere titoli in bacheca, ma adesso il fisico gli presenta il conto. Per Roger Federer era stata la schiena; per Rafa Nadal il polso e il ginocchio e altri problemi annessi, ma anche loro due hanno subito un calo sensibile e strutturale. Per entrambi la ricetta è stata quella della pausa: lo scorso anno lo spagnolo non si è presentato a Wimbledon (e tre anni prima aveva saltato gli Us Open) mentre Federer ha saltato Roland Garros e Us Open, fermandosi anche per la stagione 2017 sulla terra. I risultati sono da vedere: non è detto che funzioni in automatico, ma anche per uno come Djokovic lo stop e il recupero del 100% della condizione potrebbero essere la strada giusta per tornare grande. Tuttavia, per il serbo il discorso è più ampio: non è un segreto che da quando si è sposato e ha avuto un figlio il tennis non è più stato una priorità. I propositi di appendere la racchetta al chiodo, come dicevamo, non sarebbero una novità.