Una medaglia d’oro forse sorprendente per chi non ci credeva, ma Federica Pellegrini non è un personaggio comune. Lei è capace di tutto e dopo la delusione del quarto posto di Rio stavolta è arrivato l’oro nei 200 stile libero ai Mondiali di nuoto di Budapest. Federica ancora una volta è risorta come un’atleta senza tempo: dodici medaglie tra Olimpiadi e Mondiali, sempre sul podio da Montréal 2005 per un record di sette medaglie iridate consecutive. A corredo del trionfo di Federica, si sono aggiunte in seguito le medaglie azzurre negli 800: strepitoso l’oro di Gabriele Detti, forse sotto le aspettative ma non meno scintillante il bronzo di Gregorio Paltrinieri. Il nuoto italiano è in crescita? Lo dimostrerebbe anche il bronzo conquistato dalla diciottenne Simona Quadarella nei 1500. Per commentare l’oro di Federica Pellegrini IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Giorgio Lamberti, campione del mondo sui 200 stile a Perth 1991.
Federica Pellegrini oro nei 200 stile libero: se l’aspettava? Diciamo che vedendo quello che aveva fatto nelle batterie e in semifinale si poteva pensare ad una grande finale, che Federica potesse andare a podio. L’oro ha esaltato tutti…
Quali sono stati i segreti della vittoria di questa gara? Conosco bene questa gara, avendola vinta ai Mondiali: Federica ha saputo lavorare nel modo migliore sulle frequenze e sui passaggi, distribuendosi bene e mantenendo il giusto equilibrio nella gara. Ha lasciato sfogare le sue avversarie e poi nel finale è venuta fuori alla grande.
Era stato anche il segreto del suo successo? Sì, in fondo non ci sono tante differenze tra uomini e donne: bisogna interpretare questa gara proprio così, con l’equilibrio ideale tra le quattro vasche.
E’ stato un successo di testa dopo la delusione di Rio? E’ stata la dimostrazione che Federica ha saputo reagire nel modo migliore al quarto posto olimpico. Federica ha saputo mantenere la giusta concentrazione, si è allenata seriamente, sacrificandosi e non mollando mai. E da stasera è entrata nella leggenda dello sport…
Quanto è stato importante Matteo Giunta in questa rinascita di Federica? Ha trovato sicuramente in Matteo Giunta un buon allenatore, dopo Alberto Castagnetti che era stato anche il mio tecnico; gli ha dato i giusti consigli, ha saputo inserirsi in questo momento della carriera di Federica nel modo migliore.
Pensa che Federica potrà ripetersi nei 100? Lei è una duecentista e quando era più giovane ha fatto grandi cose anche nei 400. Non è una nuotatrice per i cento metri. Magari potrebbe disputare una gara buona ma non pensiamo a risultati straordinari; penso che in fondo se raggiungesse la finale sarebbe un grandissimo risultato!
Crede che Federica possa continuare fino a Tokyo a grandi livelli? Ha detto che non nuoterà più i 200, cosa ne pensa? Queste sono cose che deciderà; ntanto dobbiamo ricordarci che Federica dall’argento del 2004 nei 200 stile libero alle Olimpiadi di Atene è da tredici anni che sta disputando una grande carriera. Ci sono state le delusioni delle ultime due Olimpiadi ma ci sono stati tanti successi, tante medaglie. E a quasi 29 anni Federica mantiene un livello di competitività incredibile, battendo atlete molto più giovani.
E’ la più grande atleta dello sport italiano? A livello mondiale dove la mette? Non faccio classifiche ma sicuramente Federica si può mettere tra le più grandi atlete dello sport italiano. Un’atleta che ha fatto la storia del nuoto, che al di là di fuoriclasse assoluti come Phelps ha mantenuto negli anni una longevità incredibile. E vince ancora la medaglia d’oro…
Con questa medaglia entra nel record delle medaglie consecutive sette ai Mondiali nei 200 stile libero… Sì, anche questa cosa è la conferma del valore assoluto di Federica nella storia del nuoto mondiale.
Cosa pensa del livello della nostra nazionale ai Mondiali? Abbiamo fatto grandi cose a Budapest. C’è stata Federica Pellegrini ma anche l’oro di Gabriele Detti che ha anche vinto un bronzo, poi Paltrinieri e Simona Quadarella, la presenza di tecnici validi, come Stefano Morini ad esempio. Credo che la Federazione stia lavorando molto bene.
Lei era stato il primo italiano campione del mondo… E’ stata una grande soddisfazione; tante generazioni si sono susseguite. Prima di me c’era stata Novella Calligaris, poi Battistelli, Rosolino, Fioravanti, Alessia Filippi, solo alcuni dei tanti nuotatori italiani che hanno fatto grandi cose. Ora stiamo continuando, stiamo migliorando. C’è un lavoro che prosegue sempre.
Qual è la strada per crescere nel mondo del nuoto? In Italia purtroppo, a parte il Foro Italico a Roma, mancano le strutture. Vedi Milano, che potrebbe avere un grande stadio come a Budapest e invece non è così. Dispiace dirlo ma gli impianti del nuoto mancano nel nostro paese!
Cosa vorrebbe dire a Federica quando la sentirà? Le farò le mie congratulazioni, le dirò che è entrata nella leggenda, che è un vero fenomeno, un esempio per tutti quelli che vogliono fare sport, per tutti.
(Franco Vittadini)