FEDERICA PELLEGRINI NELLA STORIA

IL POST DI RINGRAZIAMENTO SU INSTAGRAM

Federica Pellegrini ha vinto la medaglia doro ai Mondiali nuoto 2017, e la settima consecutiva è anche la più bella. Primo perchè è doro, sei anni dopo quella di Shanghai; secondo perchè nessuno ci credeva più. Nemmeno la stessa Federica, che più volte ha ripetuto, minuti dopo la vittoria e prima di salire sul podio, di non rendersi conto di quanto fosse riuscita a fare nella piscina di Budapest. Concetto che la nuotatrice veneziana ha ripreso sul profilo Instagram, dove ha pubblicato un primissimo piano del bacio alla medaglia doro: E tutto indescrivibile inizia il lungo commento della Pellegrini, che rivela di aver pregato tanto per avere unaltra occasione (le mie Preghiere sono state ascoltate) e si toglie qualche sassolino dalle scarpe, spiegando come non sia per niente facile scendere in acqua sentendo che non hai tutte le carte in regola per giocartela. Poi ci sono anche i ringraziamenti: a chi (poche persone) lha consolata dopo il quarto posto alle Olimpiadi, che sono anche le stesse persone che piangono ancora oggi, ma questa volta di gioia. Cè anche il maiuscolo a sottolineare il concetto chiudo CASA MIA: lo fa nel modo che non mi sarei mai neanche sognata, e siamo sicuri che Federica sia sincera quando dice che alla medaglia doro a quasi 29 anni, contro il fenomeno Katie Ledecky e tante giovani affamate, questa volta non pensava nemmeno lei. (agg. di Claudio Franceschini)



Federica Pellegrini è entrata nella storia. Ai Mondiali di Budapest, in quella che è sempre stata la sua gara, la campionessa veneta ha stupito tutti portandosi di nuovo davanti a tutte le avversarie, compresa la strepitosa statunitense Ledecky che finora non aveva mai perso in una finale internazionale. La prima ad essere stupita in realtà per la sua incredibile performance dei 200 stile libero (peraltro unica atleta della finale Mondiale a scendere sotto il minuto e 55 secondi) è sembrata proprio Federica, incredibile nelle bracciate e nella capacità di nuotare gli ultimi 50 metri a una velocità praticamente doppia rispetto alle avversarie, come si è visto in una fase assolutamente esaltante della gara. In molti avevano accreditato la Pellegrini per una medaglia, ma nessuno pensava alloro e soprattutto nessun pensava potesse battere la Ledecky, considerata da tutti imbattibile. Si è rivista la Pellegrini di Pechino 2008 e di Roma 2009, col particolare che sono passati nove e otto anni da quelle imprese.



FEDERICA PELLEGRINI NELLA STORIA

Lanalisi della finale Mondiale dei 200 stile libero femminili di Budapest è sicuramente un qualcosa capace di fare la gioia di tutti gli appassionati della disciplina. Federica Pellegrini è partita in corsia 6, riuscendo a tenersi sulla scia delle prime, in una corsa alle medaglie che pareva però un affare privato tra linarrivabile Ledecky, laustraliana McKeon e la russa Popova, che in molti indicavano come lavversaria alla quale Federica doveva puntare per concorrere per il bronzo. Alla virata dei 100 la situazione non era cambiata e ai 150 Federica Pellegrini restava a ridosso del podio, ma sembrava capace di attaccare al massimo il terzo posto. E a questo punto che si è concretizzato lennesimo capolavoro della straordinaria campionessa veronese, capace di sbranare letteralmente gli avversari: si sapeva che gli ultimi 50 sono il cavallo di battaglia di Federica, ma il risultato finale è andato oltre ogni possibile previsione.