INTERVISTA A MARGHERITA GRANBASSI (ESCLUSIVA)
E’ l’Italia del Dream Tram ai Mondiali di scherma di Lipsia, prima nel medagliere, 4 ori, 1 bronzo, 4 argenti, tre vittorie a squadre, quella individuale di Paolo Pizzo nella spada, le due nel fioretto, quella della sciabola donne. Un successo incredibile che dimostra che le nuove leve dell’anno post olimpico promettono e confermano tutto il loro valore. Per commentare i Mondiali di Lipsia di scherma abbiamo sentito l’ex schermidrice Margherita Granbassi tante vittorie, l’oro individuale ai Mondiali di Torino 2006. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net.
Italia un successo ai Mondiali di Budapest, primi nel medagliere, te l’aspettavi?
In effetti questi Mondiali sono stati una conferma del grande livello della scherma italiana, una scherma che pur rinnovandosi è arrivata ancora a risultati straordinari.
Quanto conta la presenza di tecnici di grande livello come Giovanna Trillini?
Conosco ovviamente Giovanna Trillini con cui gareggiavo nella mia vita di atleta. Già allora si capiva che avrebbe potuto diventare un maestro ideale per le varie schermidrici. Leggere la gara, dare i consigli ideali per poter arrivare in alto.
Tante conferme sono arrivate dalle due squadre di fioretto…
La squadra di fioretto femminile ha confermato il suo grande livello. Sono contenta per Alice Volpi una ragazza molto dolce, ha disputato una buona gara, peccato per Martina Batini che poteva ambire a qualcosa di più. Anche a livello maschile abbiamo fatto bene col bronzo di Daniele Garozzo per una squadra altrettanto competitiva.
E due ori nella prova a squadre…
Sappiamo che se la scherma è lo sport dove l’Italia prende sempre grandi soddisfazioni il fioretto è stato da sempre la specialità principe per i nostri colori.
E la tua carriera proprio nel fioretto sempre piena di vittorie, di medaglie…
Ho vinto due medaglie di bronzo alle Olimpiadi, tre ori, tre argenti ai Mondiali. Un oro individuale a Torino nel 2006, un argento nel 2007, un bronzo olimpico individuale a Pechino 2008. Un bronzo a squadre alle Olimpiadi, quattro medaglie a squadre ai Mondiali. La mia è stata una carriera importante. Ho dovuto a che fare con tanti malanni, tanti problemi fisici. Ho tentato di rientrare. Devo dire che la scherma mi ha dato in ogni caso tanta felicità…
Una combattente, il successo di Torino 2006 ai Mondiali il più bello, qualche rimpianto per il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2008?
Certamente il Mondiale di Torino è la cosa più bella, ho sconfitto atlete importanti come Valentina Vezzali. Non posso non essere soddisfatta però del bronzo a Tokyo, una medaglia alle Olimpiadi è sempre una cosa fantastica.. E’ vero sono stata sempre una combattente…
Una medaglia d’oro quella di Torino che custodisci gelosamente…
Sicuramente una medaglia importante a cui sono molto affezionata come tutte quelle che ho vinto.
Hai una bambina (Leonor ndr), saresti una contenta che facesse scherma?
Sceglierà lei, sarei solo contenta che facesse sport. Spero solo di trasmetterle quella grinta che avevo quando ero un atleta.
Passiamo a altro, Irene Vecchi bronzo nella sciabola, poteva fare di più?
Diciamo che non possiamo lamentarci della sua prova ai Mondiali, peccato solo che l’avversaria che l’ha sconfitta in semifinale era alla sua portata.
Pizzo oro nella spada e la medaglia di bronzo nella sciabola a squadre medaglie annunciate?
Pizzo è stato eccezionale, dopo tanti anni dai Mondiali di Catania del 2011 e incontrando tanti problemi è ritornato a essere il migliore nella spada. Nella sciabola a squadre abbiamo vinto una medaglia che era sicuramente alla nostra portata con la defezione di Aldo Montano.
E un altro Dream Team oro nella sciabola femminile. Un grande risultato…
Diciamo che era anche un successo previsto, visto che le nostre ragazze avevano vinto il titolo Europeo. Ci siamo riscattati poi rispetto a Rio dove avevamo preso il quarto posto purtroppo. Ed era quattordici anni che non prendevamo l’oro ai Mondiali (L’Avana 2003 ndr)
Come mai la debacle nella spada femminile e di Rossella Fiamingo?
La schermidrice siciliana ha detto che è la legge dello sport, certe volte si vince, altre si perde… E Rossella ha detto una cosa veramente giusta, del resto da una schermidrice che ha vinto due Mondiali e ha conquistato un argento alle Olimpiadi ci si aspetta sempre tutto. Piuttosto penso che le spadiste dovrebbero avere più fiducia in sé stesse, sono forti, possono arrivare in alto, conquistare successi importanti. A Rio la squadra non era qualificata, spero che lo sarà per Tokyo.
Tanti giovani esordienti nel movimento italiano in fase di ricambio, quali le nostre prospettive?
Questa è una cosa molto buona e succede sempre nell’anno post olimpico, vuol dire che stiamo lavorando bene, che i talenti ci sono, ci sono le premesse per arrivare molto in alto anche in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Perchè andiamo così bene a livello di squadra?
Perchè individualmente siamo forti e questo succedeva anche quando io ero un atleta. E’ la condizione essenziale per andare bene.
Quali nazionali potranno metterci in difficoltà? Russia e Stati Uniti stanno crescendo moltissimo, quali sono i motivi di tutto questo?
La Russia è sempre stata una nazionale forte, anche lei come nel fioretto si è rinnovata dopo Rio. Gli Stati Uniti stanno facendo un buon lavoro ma sono ancora lontano da una squadra come l’Italia.
E la Cina un tempo potenza di questo sport?
La Cina aveva fatto bene a Pechino 2008, ora sta facendo molto fatica come dicono anche i risultati.Piuttosto il Giappone sta venendo fuori, ci saranno a Tokyo nel 2020 le Olimpiadi. Attenti a questa nazionale per allora!
Una scherma che ora parla anche arabo…
Grazie anche al bronzo dell’atleta tunisina Ines Boubakri ai Giochi di Rio nel fioretto individuale. Una grande cosa per questo paese e il mondo arabo. Poi Azza Besbes sempre tunisina ha conquistato l’argento nella sciabola individuale a Lipsia.
Chi è secondo te il miglior schermidore di Lipsia?
Dico sicuramente Paolo Pizzo che ha saputo vincere il Mondiale dopo tanto tempo, che ha avuto il coraggio, la grinta di non mollare mai e tornare ai livelli di sempre.
Paolo Pizzo come Federica Pellegrini ha saputo risorgere alla grande…
Sono due simboli di questa Italia che soffre con grinta, che sa risorgere sempre. Paolo Pizzo e Federica Pellegrini sono tornati al successo, col sacrificio, lottando sempre. Due straordinari campioni…
(Franco Vittadini – Michela Colombo)