Tra le fila del Real Madrid entra anche il giovane spagnolo Dani Ceballos, tra i migliori dell’Europeo Under 21. Il neo-acquisto delle merengues si mette subito in mostra. Da posizione centrale prova un tiro a giro di prima. La palla rientra all’ultimo e graffia la parte esterna del palo. Talento e coraggio. Il Real Madrid prova a gestire palla ma commette troppi errori in zona offensiva. Il Barcellona ne prova ad approfittare mantenendo a lungo il pallone. Le tradizionali ed eterne azioni del Barcellona post-guardiolista incantano le seconde linee dei blancos, poco inclini al recupero. Nel finale il Real si spinge in avanti cercando disperatamente il pari che eviterebbe la terza sconfitta su tre gare di ICC 2017. Isco sulla sinistra cerca un’idea. Trova e premia Vazquez che si gira e calcia. Nessun problema per Cilessen. Il Barcellona vince il primo “clasico” americano della storia.
La gara si incattivisce. Al 60esimo viene ammonito Carvajal. Il B arça intanto sfiora ancora il gol. Umtiti su azione da corner centra il palo. Il Real prova ad appoggiarsi su Isco. Lo spagnolo va in area e cerca il primo palo in pochi secondi. Cilessen attentissimo. Anche Valverde cambia qualcosa. Escono Luis Suarez e Messi, al loro posto entrano Paco Alcacer e Vermaelen. La pressione del Barça sembra allentarsi e il Real prova a ricompattarsi. In avanti però le idee latitano. Manovra troppo prevedibile e compassata. Anche Valverde cambia: entrano Denis Suarez, Turan, Mascherano, Samper e Digne escono Jordi Alba, Rakitic, Piquè, Neymar e Busquets. Per il Real entra Theo Hernandez al posto di Marcelo. Il Barcellona prova ad amministrare il vantaggio. Il Real non ci sta e pressa alto. Al 76esimo i blaugrana ottengono un corner ma rischiano di subire gol in contropiede. Mascherano interrompe l’azione avversaria.
Zidane effettua diversi cambi durante l’intervallo. Restano negli spogliatoi Sergio Ramos, Varane, Modric e Asensio. Al loro posto Nacho Fernandez, Vallejo, Isco e Lucas Vazquez. Tra le fila del Barcellona fuori Iniesta per Sergi Roberto. A inizio ripresa le due squadre si studiano, cercando di capire l’assetto avversario dopo i vari cambi. Al 49esimo prima chance e risultato che cambia per la quinta volta. Da calcio piazzato per i blaugrana è tutto troppo facile. Tocco sotto di Neymar per Piquè che solo solo nel cuore dell’area insacca con un piatto al volo. Carvajal e Nacho non pervenuti. Il Real sembra aver bisogno di tempo per stabilizzarsi dopo i tanti cambi. Il Barça prova ad approfittarne. Neymar viene pescato in avanti e punta due uomini, li supera ma Navas, molto bravo nell’uscita, lo chiude bene. Poco dopo ancora una chance per il brasiliano. Questa volta da posizione troppo angolata. Navas blocca sicuro.
I blaugrana trovano praterie in contropiede alla mezzora mentre Marcelo e Ramos sono totalmente fuori posizione. Luis Suarez trova Neymar che ostacolato da Carvajal riesce comunque a tirare. La palla esce fuori di pochissimo. Qualche minuto dopo Messi ha un paio di ottime occasioni ma le spreca. La prima proietta “la pulce” a un tiro dalla lunetta. Troppa fretta, la palla si impenna e finisce in curva. Subito dopo tete-a-tete con Navas. Il portiere costaricense è abile a rimanere in piedi fino all’ultimo e di piede respinge il tentativo a botta sicura di Messi. Al 35esimo il Real punisce in contropiede. Il Barcellona difende male mentre prova a battere il corner. Asensio accelera e spacca in due la difesa avversaria. Palla a Kovacic che gliela restituisce mentre Benzema porta via un altro avversario. Jordi Alba prova con una sgangherata scivolata a impedire che Asensio riceva. Non è così. Asensio stoppa, si accentra e tira sul palo del portiere: è il gol del pari. Nel finale di tempo vibranti proteste dei giocatori blaugrana. Messi fa irruzione in area e punta la porta. Contatto con Casemiro ma secondo l’arbitro non c’è rigore. Decisione corretta.
Il Real Madrid dopo un pessimo avvio prova a riprendersi iniziando finalmente a giocare. La qualità in zona offensiva permette ai blancos di trovare il gol al primo affondo. Kovacic rivece al limite dell’area. Controlla e mira il secondo palo e con un tiro secco rasoterra trova il gol dell’1-2. Lo sconforto abbandona le fila del Real. La squadra di Zidane prova a prendere in mano le redini del gioco. Marcelo scende sulla sinistra e offre palla in mezzo per Bale. La difesa blaugrana spazza con Umtiti. Benzema, qualche istante dopo, va vicino al gol. Il francese prende palla sulla trequarti e punta Pique’. Giunto al limite ci prova ma manda la palla fuori di poco. Ammonito Varane per fallo su Neymar. Sul calcio di punizione che segue ci prova Messi. Varane stacca di testa e manda la palla dalla barriera alla bandierina. Il Real Madrid fatica in questi minuti ad arrivare al tiro. Barcellona sempre pericoloso in contropiede.
Il Barcellona scende in campo con il 4-3-3. Tra i pali Cillessen, linea difensiva composta da Aleix Vidal, Piquè, Umtiti e Jordi Alba. A centrocampo Iniesta, Busquets e Rakitic. In avanti Valverde schiera i titolarissimi Messi, Neymar e Suarez. Zidane risponde con il consueto 4-3-3. Keylor Navas in porta, Carvajal, Sergio Ramos, Varane e Marcelo i 4 difensori. In mezzo al campo spazio a Modric, con il nuovo numero 10 sulla maglia, Casemiro e Kovacic mentre in zona offensiva ci sono Asensio, Bale e Benzema. In apertura problemi per Neymar, dolorante a un piede. Dopo pochi minuti il brasiliano torna in campo. Al terzo minuto si sblocca il risultato. Palla a Messi che prova a vincere il contrasto con Ramos ma in verità la palla passa e rimbalza su Marcelo. Messi recupera palla mentre i giocatori del Real si interrogano sul da farsi, entra in area, si accentra, fa una finta, ne fa un’altra e finalmente calcia superando Navas. Barcellona subito in vantaggio. La squadra blaugrana non si ferma anzi raddoppia. Neymar dalla destra entra in area e cerca Suarez. Velo pregiato per Rakitic che con una cannonata fa secco Navas. Partenza favolosa del Barça.
Mancano solo pochissimi minuti al fischio di inizio di Real Madrid Barcellona. Diamo un occhio alle formazioni ufficiali con cui si affronteranno dal primo minuto le due formaziioni
Real Madrid: Keylor Navas, Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Benzema, Modric, Bale, Marcelo, Casemiro, Kovacic, Asensio.
Barcellona: Cillessen, Jordi Alba, A. Vidal, Pique, Umtiti, Busquets, Iniesta, Rakitic, Luis Suarez, Messi, Neymar.
L’amichevole dell’International Champions Cup tra Real Madrid e Barcellona è trasmessa ora in diretta tv da Mediaset Premium: telecronaca dalle ore 02:05 italiane sul canale Premium Sport, il numero 370 del digitale terrestre disponibile anche in alta definizione (HD) al numero 380. Per gli abbonati a Mediaset Premium ci sarà la possibilità di seguire la partita anche in diretta streaming video, tramite l’applicazione PremiumPlay disponibile per pc, tablet e smartphone.
Manca ormai poco meno di un’ora alla super sfida tra Real Madrid Barcellona. Per ingannare l’attesa proviamo a saperne di più dei protagoniosti in campo. Il Barcellona ha operato il primo cambiamento significativo in panchina: al posto di Luis Enrique è arrivato Ernesto Valverde, reduce da 4 stagioni positive con l’Athletic Bilbao e blaugrana già da giocatore (era un attaccante) tra il 1988 e il 1990. Sul mercato il colpo più oneroso ha riguardato la difesa: dal Benfica è arrivato il terzino destro Nelson Semedo, portoghese classe 1993 pagato 30 milioni e mezzo di euro. E’ tornato invece alla base Gerard Deulofeu, ri-comprato dall’Everton per la cifra di 12 milioni; probabilmente, a convincere il Barça sono state anche le buone prestazioni offerte dal ventitreenne con la maglia del Milan. Da segnalare inoltre un acquisto sudamericano: quello di Marlon, difensore centrale brasiliano di 21 anni, prelevato dal Fluminense in cambio di 5 milioni di euro. Ceduto invece l’ex Fiorentina Cristian Tello, che è passato al Betis per 4 milioni. Un altro innesto di grosso calibro sarà programmato nel caso in cui Neymar dovesse davvero lasciare la Spagna: per l’eventuale sostituzione di O’Ney si parla di Coutinho (Liverpool) ma anche dello juventino Dybala. (aggiornamento di Carlo Necchi) – Il calciomercato estivo del Real Madrid potrebbe ancora riservare le maggiori sorprese. Per il momento i Blancos sono fermi a due acquisti: quello del difensore francese Theo Hernandez, giovane (classe 1995) mancino strappato ai cugini dell’Atletico per 30 milioni di euro, e del talentoso centrocampista Dani Ceballos arrivato dal Betis per 17 milioni. Ceballos, nato il 7 agosto 1996 e quindi prossimo a compiere 20 anni, ha disputato un ottimo europeo Under 21 e non potrà che imparare ancora alla bottega dei maestri Kroos, Modric e Casemiro. Rientrati dai prestiti invece il difensore Jesus Vallejo, il centrocampista Marcos Llorente e l’attaccante Borja Mayoral, tutti convocati e più o meno protagonisti agli Europei Under 21 con la Spagna: per il momento sembra che Zinedine Zidane intenda mantenerli in squadra. Ceduti invece Alvaro Morata al Chelsea, il brasiliano Danilo al Manchester City e il colombiano James Rodriguez al Bayern Monaco, oltre all’attaccante Mariano Diaz (al Lione) e al difensore Diego Llorente (alla Real Sociedad) per un incasso totale di circa 120 milioni di euro, cifra destinata ad aumentare se il Bayern vorrà esercitare il diritto di riscatto per Rodriguez (fissato a 38 milioni di euro).
Negli ultimi 10 precedenti ufficiali tra Real Madrid e Barcellona si contano 4 successi delle Merengues, 5 del Barça e 1 solo pareggio, quello del 3 dicembre scorso sancito dalle reti di Luis Suarez (53’) e Sergio Ramos (90’). Si trattava della 14^ giornata nell’ultima Liga: nel return match del Bernabeu (23 aprile) andò in scena un match più spettacolare, concluso 2-3 per i catalani con un Lionel Messi particolarmente ispirato, autore del primo e del terzo gol (in pieno recupero, al 92’) per i suoi. Al 16 aprile 2014 risale invece l’ultima sfida diretta non di campionato: nella finale di Copa del Rey, disputata al Mestalla di Valencia, ebbe la meglio il Real Madrid per 2-1, a segno Angel Di Maria (10’) e Gareth Bale (85’) con uno straordinario assolo in progressione, dopo il momentaneo pareggio di Marc Bartra (68’). Tornando a Messi, il fuoriclasse argentino risulta il miglior marcatore nella storia del Clasico: per lui 23 gol rifilati agli arci rivali del Madrid, mentre Cristiano Ronaldo insegue al secondo posto appaiato al grande Alfredo Di Stefano, entrambi hanno segnato 16 volte al Barcellona. In 202 precedenti ufficiali tra le due squadre, si registrano 84 affermazioni del Real Madrid, 41 pareggi e 77 successi per il Barcellona. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Da allenatore del Real Madrid, Zinedine Zidane sta riscuotendo lo stesso successo di quando giocava. Centrocampista offensivo cresciuto nel Cannes, Zizou si è trasferito al Bordeaux nel 1992 e poi alla Juventus nel 1996, contribuendo in prima persona alla conquista di due scudetti, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intertoto. Nell’estate 2001 il milionario trasferimento al Real Madrid, dove il francese ha riempito ulteriormente il proprio palmares. Con la nazionale maggiore della Francia, Zidane ha totalizzato 108 presenze e 31 reti vincendo Mondiali (1998) ed Europei (2000). Come allenatore ha cominciato dalle giovanili delle Merengues, mentre il 4 gennaio 2016 ha rimpiazzato Rafa Benitez sulla panchina della prima squadra. Da lì non si è più fermato vincendo un’edizione della Liga (l’ultima), 2 Champions League, 1 Supercoppa Europea e 1 Mondiale per club. Ernesto Valverde è nato il 9 febbraio 1964 e da giocatore, nel ruolo di attaccante, ha vestito le casacche di Alaves (1982-1985), Sestao Sport (1985-1986), Espanyol (1986-1988), Barcellona (1988-1990), Athletic Bilbao (1990-1996) e Maiorca (1996-1997); per lui anche 1 presenza con la nazionale maggiore della Spagna, nel 1990. Come mister Valverde ha cominciato dal Bilbao, di cui ha allenato le giovanili e la formazione B, prima di passare ai più grandi dal 2003 al 2005. Poi Espanyol nel biennio 2006-2008, i greci dell’Olympiacos nella stagione 2008-2009, il Villarreal l’annata seguente (2009-2010) ed ancora l’Olympiacos, dal 2010 al 2012. A seguire un campionato a Valencia prima del poker di stagioni a Bilbao. Nel suo palmares 3 campionati greci (2009, 2011, 2012), 2 Coppe di Grecia (2009, 2012) e 1 Supercoppa di Spagna (col Bilbao proprio contro il Barcellona, nel 2015). (aggiornamento di Carlo Necchi)
L’International Champions Cup 2017 si chiude con il botto: una delle ultime partite in programma è infatti Real Madrid-Barcellona, il Clasico del calcio spagnolo ed una delle sfide più affascinanti nell’intero panorama calcistico. Per gli appassionati italiani l’appuntamento è nella notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio 2017: si gioca all’Hard Rock Stadium di Miami Gardens, in Florida, calcio d’inizio alle ore 20:05 locali che corrispondono alle 02:05 nostrane.
Non è mai troppo presto -nè troppo tardi- per un Clasico, ed anche questo Real Madrid-Barcellona di mezza estate – il primo negli USA – propone temi di grande interesse. A cominciare dal calciomercato: le Merengues ad esempio stanno cercando di allestire l’operazione Kylian Mbappé, ma il Monaco -che ha già incassato palate di milioni in questa sessione- non ha fretta né particolare voglia di cedere il suo gioiellino, attaccante classe 1998 che l’anno scorso ha incantato l’Europa a suon di ottime prestazioni.
In casa catalana invece siano alle prese con un caso opposto: quello relativo alla possibile cessione di Neymar al PSG. Un’ipotesi dai contorni economici ancora più clamorosi, si parla di oltre 200 milioni di euro (la clausola rescissoria del brasiliano è pari a 222) ma sembra che lo sceicco Nasser Al-Khelaifi, presidente del club parigino abbia tutta l’intenzione di provarci davvero.
Nel frattempo però si avvicinano i rispettivi debutti ufficiali: il Real Madrid in particolare scenderà in campo martedì 8 agosto contro il Manchester United, che all’Arena Philip II di Skopje (Macedonia) contenderà alle Merengues la Supercoppa UEFA 2017 (calcio d’inizio alle ore 20:45). Tra domenica 13 e martedì 16 agosto invece Real Madrid e Barcellona torneranno a fronteggiarsi ma un trofeo ufficiale: la doppia finale della Supercopa spagnola che si articolerà in gare di andata (al Camp Nou) e ritorno (al Bernabeu). In quest’ottica l’amichevole in territorio statunitense si presenta come una sorta di prova generale, in cui probabilmente i due allenatori daranno spazio alle formazioni migliori.
Per il Real Madrid, che deve anche riscattare il 4-1 subito in settimana dal Manchester City, previsto un 4-2-3-1 con Keylor Navas tra i pali, Varane e Nacho a comporre la coppia difensiva, Carvajal terzino a destra e Marcelo sulla corsia mancina. Il centrocampo sarà probabilmente affidato a Casemiro e Modric mentre Bale, Kovacic e Isco si muoveranno sulla trequarti, dietro all’unica punta Benzema. Da verificare la disponibilità di Sergio Ramos e Toni Kroos, che non hanno giocato nelle amichevoli precedenti mentre Cristiano Ronaldo non si è ancora riaggregato alla squadra.
Il Barcellona ha cambiato allenatore, rimpiazzando Luis Enrique con l’ex Athletic Bilbao Ernesto Valverde che dovrebbe mantenere l’impianto tattico del precedessore. A Miami Gardens dovrebbe giocare titolari il portiere olandese Cillessen, i difensori centrali Mascherano e Untiti e i terzini Aleix Vidal e Jordi Alba a completare la retroguardia. In mediana Sergio Busquets affiancato dalle mezzali Rakitic e Iniesta, mentre in attacco il mister dovrebbe riproporre il tridente delle meraviglie Messi-Neymar-Suarez, già schierato dall’inizio nell’ultimo match contro il Manchester United (vinto per 1-0 con gol proprio di Neymar).
Diamo un’occhiata alle anche scommesse dei bookmaker per questo test match di prestigio: snai.it propone a quota 2,75 il segno 1 per la vittoria del Real Madrid, a 3,55 il segno X per il pareggio e a quota 2,30 il segno 2 per il successo del Barcellona, che parte quindi leggermente favorito. Under 2,90, Over 1,33, Gol 1,28 e NoGol 3,15. Ricordiamo che in caso di parità al termine dei due tempi regolamentari le squadre andranno direttamente ai calci di rigore.
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