Torna allo scoperto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e lo fa ai microfoni del quotidiano di casa Tuttosport. Il numero uno dei bianconeri ha festeggiato da poco i sette anni al vertice della Vecchia Signora, ma quanto fatto in questi anni, scudetti, Coppa Italia e due finali di Champions League, è solo la base di partenza: «Quanto costruito nel mio primo settennato le parole di Agnelli al direttore di Tuttosport, De Paola – è solo la base su cui edificare le vittorie del prossimo. Una squadra, quella juventina, che nel 2010 era completamente diversa rispetto a quella attuale, soprattutto per quanto riguarda laspetto europeo: «Siamo una Juventus completamente diversa prosegue il presidente – e di dimensione realmente internazionale. Dobbiamo mantenere la stessa concentrazione che avevamo nel maggio 2010. Finora non abbiamo fatto nulla. I nostri veri traguardi cominciano da domani mattina.



Lancia la carica quindi Andrea Agnelli, che poi regala anche delle dichiarazioni interessanti soprattutto in ottica calciomercato. Dopo larrivo di Higuain, costato alle casse juventine più di 90 milioni, non sono da escludere altri top player a Vinovo: «Se arriveranno altri top player alla Higuain questanno? Questanno supereremo i 400 milioni di fatturato, proventi non ricorrenti esclusi. Certamente non invertiremo la rotta…. Resta da capire quali saranno questi big a cui Angelli fa riferimento, fatto sta che la Juventus è molto attiva su diversi fronti, e sta seguendo Danilo del Real Madrid, ma anche Douglas Costa del Bayern Monaco, e senza dubbio migliorerà anche il centrocampo e la difesa con elementi di altissimo livello, come del resto fatto nelle ultime sessioni di mercato.



Agnelli torna infine a parlare anche della finale di Champions League di Cardiff, soffermandosi in particolare sul secondo tempo del match contro il Real Madrid. Secondo alcune voci, sarebbe successo qualcosa negli spogliatoi in occasione del riposo, che avrebbe destabilizzato il gruppo, ma il presidente smentisce categoricamente: «Nessun attrito. Come avviene in tutte le partite sono sceso negli spogliatoi prima, nell’intervallo e dopo. E sono stato testimone oculare. A Cardiff non c’è stato nessuno screzio, nessuna baruffa. E sempre sulla finale, Agnelli chiosa: «Mi dispiace per Cardiff, ma una stagione non si giudica per venti minuti.

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