Abbiamo detto prima, parlando di Roger Federer e della ricerca allottavo titolo di Wimbledon, che in questa edizione dei Championships si è registrato il ritorno dei Big Four al completo nella seconda settimana: dopo la tradizionale Middle Sunday troveremo lo svizzero in campo insieme a Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray. Sembra incredibile che la cosa si sia verificata una sola volta dal 2011: edizione nella quale Djokovic aveva vinto il primo di tre titoli di Wimbledon. I Big Four erano arrivati insieme fino ai quarti: lì Federer era caduto per mano di Jo-Wilfried Tsonga, che aveva centrato una grande rimonta da 0-2 vincendo 3-6 6-7 6-4 6-4 6-4. In semifinale era caduto Murray, per mano di Nadal (7-5 2-6 2-6 4-6); in finale il maiorchino era stato travolto da Nole con il risultato di 6-4 6-1 1-6 6-3. Poi, cinque anni in cui almeno uno dei magnifici quattro non è arrivato alla seconda settimana: nel 2012 Nadal, eliminato clamorosamente da Lukas Rosol (secondo turno). Nel 2013 Rafa, fuori per mano di Steve Darcis al primo turno, ma anche Federer battuto al turno seguente da Sergy Stakhovsky. Nel 2014 Nadal era caduto agli ottavi per mano di Nick Kyrgios, ma se non altro era arrivato alla seconda settimana; lanno seguente, partendo peraltro dalla testa di serie numero 10, era stato eliminato da Dustin Brown ancora al secondo turno. Infine il 2016 e il flop di Novak Djokovic, sconfitto da Sam Querrey: edizione nella quale i Big Four si erano ritrovati in quattro per lassenza di Nadal. (agg. di Claudio Franceschini)
Roger Federer, come già detto, giocherà domani il suo ottavo di finale a Wimbledon 2017 contro Grigor Dimitrov. Una sfida nella sfida: per anni il bulgaro è stato considerato lerede naturale dello svizzero. Intanto il rovescio a una mano, ormai una rarità sul circuito, poi tecnica ed eleganza: quando Dimitrov ha battuto Novak Djokovic a Madrid, tutti pensavano che il suo momento non è arrivato. Invece, mentre Federer continua a dominare o comunque ad arrivare in fondo negli Slam, il bulgaro non ha mai fatto il salto di qualità che distingue lottimo giocatore dal campione: oggi ha 26 anni e due mesi e non è mai andato oltre lottava posizione nel ranking Atp. Alla sua età Federer aveva già completato il filotto dei cinque Wimbledon, aveva 12 Slam in bacheca ed era in testa alla classifica mondiale, ininterrottamente, da tre anni e otto mesi. Dimitrov, spiace dirlo, è diventato famoso più per la storia con Maria Sharapova – finita due anni fa, lui si è subito consolato con Nicole Scherzinger già fidanzata di Lewis Hamilton – che per i suoi risultati sul campo: non pessimi in generale perchè compaiono 6 titoli (anche se nessuno Slam o Master 1000, e un solo Atp 500) e due semifinali Major, una delle quali a Wimbledon quando, tre anni fa, si era arreso a Novak Djokovic in quattro set. Il problema è che Roger Federer, per restare alla sfida di domani, resta decisamente su un altro livello: anche nel periodo in cui ha vinto poco lo svizzero è stato in grado di raggiungere due volte la finale di Wimbledon e una quella degli Us Open, prendendosi peraltro due Master 1000 a Cincinnati e uno a Shanghai. (agg. di Claudio Franceschini)
Continua a calcare i campi di tennis. Arrivato a quasi 36 anni – li compirà in agosto – lo svizzero insegue ancora il suo grande sogno: vincere Wimbledon per lottava volta, cosa che lo proietterebbe al primo posto assoluto per titoli nello Slam di Londra (a livello maschile: nel femminile Martina Navratilova ne ha vinti 9) staccando Pete Sampras e Willy Renshaw. Il segreto della sua longevità? Lo ha rivelato lui stesso nella conferenza stampa dopo la vittoria contro Mischa Zverev (7-6 6-4 7-6) con la quale ha guadagnato gli ottavi di Wimbledon 2017 (giocherà contro Grigor Dimitrov): Penso che se Mirka mi dicesse di non essere più in grado di viaggiare mi ritirerei. Lei è la chiave di tante cose: è stata un supporto incredibile in tutti questi anni e senza di lei non potrei fare niente. Mirka è, allanagrafe, Miroslava Vavrincova (conosciuta come Vavrinec) e da otto anni è la moglie di Federer: cecoslovacca, poi slovacca e naturalizzata svizzera, ha conosciuto Roger alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Anche lei ha giocato a tennis: si è ritirata nel 2002 a causa di un infortunio al piede, ha raggiunto il terzo turno agli Us Open 2001 (fece fuori Cristina Torrens Valero, si arrese a Justine Henin) e non è mai andata oltre la 76esima posizione nel ranking Wta. A quella Olimpiade perse subito contro Elena Dementieva (che fu argento) ma la sua vita cambiò: con Federer ha avuto due coppie di gemelli (prima Myla e Charlene, poi Leo e Lenny) e di fatto è diventata la manager del marito, sostenendolo sempre nei momenti importanti della carriera, fossero positivi o negativi. Ieri lo svizzero ha voluto omaggiarla una volta di più, affermando che parlo dei nostri sogni al plurale perchè, se anche lei si impegna in altri versanti, mette un impegno e una dedizione che sono pari a quelli che metto io.
Già lo scorso anno Federer aveva parlato di Mirka con parole simili: Ho bisogno di Mirka per essere il migliore, ricordava un servizio di Vanity Fair nel quale veniva rivelato come fosse stato Roger a fare la prima mossa in Australia. Lo svizzero giocherà lunedì gli ottavi di finale di Wimbledon, e questo ci dà loccasione per ricordare come fosse successo una sola volta dal 2011 che i Big Four fossero tutti insieme nella seconda settimana dello Slam più prestigioso. Lui, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray sono ancora in corsa per il titolo: Non sono sorpreso di questo ha detto Federer nella stessa conferenza stampa. Tutti stanno trovando la forma ottimale, io speravo di esserci ed è splendido che ci siamo tutti e quattro. Come sappiamo il quadro delle semifinali porterebbe a una sfida tra Roger e Novak Djokovic e una tra Murray e Nadal; il grande pubblico sogna lennesimo capitolo della saga Federer-Nadal, la grande rivalità dellultimo decennio. I due avevano giocato tre finali consecutive tra il 2006 e il 2008. Le prime due se le era aggiudicate il Re per il quarto e quinto titolo ai Championships ma è la terza, vinta da Rafa per in 4 ore e 48 minuti con interruzione per pioggia, che è entrata nellimmmaginario collettivo come una delle partite più belle nella storia del tennis, sicuramente dellepoca recente. Allora si era parlato giustamente di un passaggio di consegne, perchè da quel momento e fino a tutto il 2016 Federer avrebbe messo insieme cinque Slam contro i nove dello spagnolo, che lo avrebbe anche sorpassato in testa al ranking Atp. Linizio di 2017 ci ha invece riconsegnato il Federer scintillante delle stagioni migliori, capace di tornare a vincere uno Slam dopo quattro anni e mezzo e di battere Nadal anche nella finale di Miami. Il Re è tornato insomma; domenica potrebbe aggiungere unaltra gemma preziosissima alla sua corona.