Attimi di grande paura per la caduta di Tom Sykes nella FP3 del Gran Premio di Portimao del campionato Superbike 2017. Il 32enne britannico è stato infatti protagonista di una pericolosissima caduta mentre era in corso la terza sessione di libere sul tracciato portoghese. Il pilota Kawasaki ha perso il controllo della sua moto in prossimità della curva 9, venendo letteralmente disarcionato dal veicolo che nel frattempo si è prodotto in diverse evoluzioni aeree al pari della figura di Sykes. Il pesante atterraggio sull’asfalto, però, è stata la parte meno rischiosa dell’incidente. Il serbatoio della moto, infatti, per la violenza dell’urto si è spaccato e ha provocato un incendio che per poco non ha coinvolto Sykes, che non è stato avviluppato dalle fiamme per pura casualità. Inoltre c’è da dire che nel tentativo di controllare la moto fino all’ultimo istante disponibile, Sykes ha tolto le mani dal manubrio troppo tardi, con la mano sinistra che per alcuni istanti è rimasta intrappolata fra la parte anteriore del veicolo e la ruota, che nel frattempo continuava a girare velocissima rischiando di tranciare le dita del pilota.
LE CONDIZIONI
Proprio la mano, e in particolare le dita, di Sykes in questi minuti sta tenendo in apprensione i dottori dopo la spettacolare caduta del pilota Kawasaki. Dalle prime notizie provenienti dal centro medico della pista di Portimao (Portogallo), il 32enne britannico non dovrebbe avere riportato conseguenze gravi, per quanto non possa ancora escludersi con certezza l’ipotesi di un dito fratturato. Quel che è certo è che l’attrito con la gomma anteriore potrebbe aver causato delle abrasioni importanti alla mano di Sykes, che di qui a poco potrebbe essere trattato chirurgicamente per trattare la ferita. Appare ormai scontata l’assenza del britannico in questo weekend e con Rea a +70 punti proprio dal pilota secondo nel Mondiale Superbike, si può affermare senza timore di essere smentiti che il 30enne di Larne si avvia a grandi passi verso il terzo titolo iridato consecutivo.