Abituato a dare le pennellate in campo con le sue deliziose giocate, Roberto Baggio si cimenta con la scrittura. Lo fa per mandare una commovente lettera all’amico Stefano Borgonovo, che si è spento all’età di 49 anni dopo aver lottato contro la Sla. Così si scopre che il Divin Codino sa emozionare anche con le parole, dopo averlo a lungo fatto giocando a calcio. «La passione che leggevo nei tuoi occhi, unita a quel tuo sorriso gioioso e scanzonato, era la nostra via dove incontrarci, scrive Baggio nella lettera pubblicata da Il Venerdì de la Repubblica. Abituati a correre nello spazio per incontrarsi con un assist o per un gol, ora i due amici sono divisi: «Quel tuo spazio oggi è chiamato da molti Paradiso, da altri Eternità, oggi per me è la tua porta nel cielo. La loro amicizia però continua a unirli, anche se sono lontani. E a Roberto Baggio resta, tra le altre cose, il ricordo della battaglia contro la “Stronza”, come l’amico Borgonovo aveva definito la Sla. «Non sapeva quale avversario avesse scelto! Non immaginava, la «Stronza di trovarsi a marcare un attaccante vero, un guerriero che fino all’ultimo ha saputo incoraggiare e sostenere chiunque!. Baggio non è abituato a esternare i suoi pensieri e soprattutto le sue emozioni, ma questa lettera per lui è «un “soffio” leggero e non per questo priva della sua forza, per far giungere a te, mio caro amico per sempre, il mio più profondo rispetto e tutto il mio affetto.



“STEFANO PI FIGO DI TUTTI, ANCHE DI BECKHAM”

La moglie di Stefano Borgonovo, invece, non solo ha fatto riaffiorare i ricordi, ma ne ha catturati alcuni per condividerli in un libro, Una vita in gioco, in uscita il 19 settembre. Così Chantal, la compagna di vita dell’ex attaccante scomparso nel 2013 per la sclerosi laterale amiotrofica, ha voluto raccontare suo marito, il più “figo” di tutti, e in particolare la sua battaglia contro la Sla. Quando sposò Stefano Borgonovo era poco più che una ragazzina di Giussano, mentre lui era una giovane promessa del calcio. Insieme hanno vissuto una vita da nomadi, per qualche tempo sono stati lontani, a un certo punto hanno rischiato di allontanarsi. Decide di raggiungerlo perché un amico le insinua un sospetto, ma non ha mai chiesto al marito se l’avesse tradita. «Non perché non fosse importante per me sapere se davvero ci fosse stata o se stava per esserci un’altra donna. Non avrei retto all’immaginazione, alla visione di lui con un’altra, racconta a Il Venerdì de la Repubblica. Non l’ha voluto saperlo, né vuole che Stefano glielo dica in sogno. Non ha mai avuto dubbi sul suo amore, neppure quando si presenta a casa sua Beckham: «Stefano è sempre il più figo. Emozionante anche il suo impegno contro la Sla, ereditato dal marito. C’è amarezza invece nei confronti della Fifa: «Non accetto che non mi aiuti, ho incontrato il suo presidente Infantino, mi ha dedicato del tempo, ma con tutti i mezzi economici di cui dispone, il calcio non può non fare chiarezza, fosse anche per escludere un nesso. C’è rammarico invece per non essergli stata vicino quando la trachea di Borgonovo collassò: non si allontanava da mesi, poi andò a Zogli per sistemare la casa dove voleva portarlo in vacanza. «Speravo di accompagnarlo fino all’ultimo, non ci sono riuscita.

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