Scende in campo per commentare lincresciosa situazione creatasi attorno a Fabio Fognini anche il Presidente dello sport italiano, il Coni, che allAnsa conferma: «Io mi auguro che una volta per tutte questa situazione serva da lezione a Fabio in modo particolare e si traggano le giuste esperienze. A prescindere dal fatto che la tempistica non mi è piaciuta affatto, non si possono legittimare o tollerare certi episodi, spiega Giovanni Malagò, dispiaciuto per limmagine fornita dal bravo tennista italiano impegnato fino a qualche giorno fa al torneo di Flushing Meadows. Come Nadal aveva già fatto in precedenza, anche Malagò non ha gradito per nulla la maxi-tempistica che lAtp e gli stessi Us Open si sono presi nei confronti di Fognini, ma non toglie il giudizio finale sullassoluta sconvenienza di quelle dichiarazioni del Fogna ai danni dellarbitro ormai una settimana fa. (agg. di Niccolò Magnani)



NADAL DIFENDE FOGNINI

Lunico a livello mondiale che ha osato provare difendere Fabio Fognini è nientemeno che il numero 1 dellAtp, il campionissimo Rafa Nadal che in passato già più volte ha ricevuto scherzati dal tennista ligure, da poco squalificato ed espulso dagli Us Open. Eppure Nadal non medita vendetta, e anzi afferma quanto di più sincero potesse pensare: «Far passare tre giorni, facendo giocare due match di doppio a Fognini, prima di sanzionarlo, non è giusto. Il match incriminato è di mercoledì, la squalifica il sabato. Troppo. Con questo, giustamente, Rafa non intende difendere il contenuto di quanto affermato da Fognini contro larbitro (di per sé inqualificabile), ma la decisione dei giudici non sembra soddisfare per nulla il campione spagnolo: «Naturalmente non è una cosa positiva quella che ha fatto Fognini, e naturalmente è stato giusto sanzionarlo. Ma proprio non riesco a capire perché aspettare tre giorni, facendo giocare due partite di doppio inutilmente. Se volevano sospenderlo, dovevano farlo immediatamente. (agg. di Niccolò Magnani)



LE SCUSE NON BASTANO

Non sono bastate le scuse di Fabio Fognini che è stato espulso dagli Us Open a causa degli insulti che tutti hanno visto alla fine del match contro Stefano Travaglia verso il giudice di sedia. Su twitter il tennista di Sanremo ha sottolineato comunque di aver sbagliato, spiega: “E’ stata semplicemente una giornata molto negativao, ma ciò non perdona il comportamento avuto nel match!!! Nonostante io sia una testa calda e seppur secondo me avendo avuto ragione nel più delle circostanze) ho sbagliato. Che poi alla fine dei conti è solo una partita di tennis. Fogna”, clicca qui per il tweet del tennista. Staremo a vedere se Fabio Fognini darà qualche spiegazione del suo stato d’animo nei confronti di questa difficile situazione. Sicuramente il tennista darà un suo parere anche se al momento i social sono fermi. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA SQUALIFICA

Fabio Fognini è stato espulso dagli Us Open 2017. La notizia non è nemmeno marginale perchè, se è vero che il sanremese era stato eliminato al primo turno degli Us Open 2017, era ancora in corsa nel doppio dove, avendo riformato la storica coppia con Simone Bolelli, era qualificato al terzo turno con buone possibilità di arrivare fino in fondo (i due hanno già vinto gli Australian Open e al primo turno avevano impiegato 35 minuti per vincere 6-0 6-0). Non è bastata agli organizzatori del torneo di Flushing Meadows appioppare un totale di 24 mila dollari di multa al nostro tennista: un complessivo risultate di tre multe che Fognini si era visto comminare per gli insulti giudicati sessisti allindirizzo del giudice di sedia, nel corso appunto del match di primo turno contro Stefano Travaglia. Oltre al danno la beffa: Fabio ha perso, è stato eliminato subito e pochi giorni dopo gli Us Open lo hanno cacciato Sospeso a titolo provvisorio dal torneo e quindi squalificato si legge nel comunicato: resta da capire se questo titolo provvisorio indichi semplicemente ledizione in corso (dovrebbe essere così) o se in futuro gli organizzatori si riserveranno la facoltà di non invitare il giocatore. 

UN PASSATO TURBOLENTO

E dire che questanno Fabio Fognini sembrava un giocatore diverso rispetto a quello che si era visto in passato. Un talento smisurato che non riusciva mai a fare il paio con un carattere focoso e sopra le righe: ai più lazzurro potrebbe ricordare un John McEnroe o un Jimmy Connors, anzi certi atteggiamenti fisici di Jimbo erano pure peggio. I due americani però facevano innanzitutto parte di un tennis diverso – volenti o nolenti – e soprattutto si perdonava loro qualche insolenza di troppo, dal momento che quando entravano in campo vincevano spesso e volentieri. Fognini no: non è dato sapere se le sue intemperanze siano il motivo per cui non è mai entrato nei primi dieci o se anche a livello tecnico gli manchi qualcosa per arrivare davvero, sta di fatto che il t rivolto alla giudice di sedia è solo lennesima sparata di un giocatore che in tempi non troppo lontani se lera presa con il padre (da un lato allaltro del campo) ma anche con un esterrefatto Feliciano Lopez che, dopo la vittoria, si era sentito dire hai vinto, smettila di parlare (le parole non erano esattamente queste). Dunque finisce nel peggiore dei modi lUs Open di Fognini: la sua stagione prosegue con i tornei autunnali, ma intanto Fabio lascia New York avendo anche perso i premi guadagnati (circa 72 mila dollari).