La Lazio schianta il Verona: finisce 3-0 al Bentegodi nella sesta giornata di Serie A e, analizzando le statistiche del match, l’impressione è che la vittoria degli uomini di Simone Inzaghi sia stata ineccepibile sotto ogni punto di vista. A partire dal possesso palla che è stato marcatamente laziale, 57% per gli ospiti contro il 43% dei veronesi, indice di una supremazia a centrocampo che la Lazio ha saputo imporre per tutti e novanta i minuti. Due le parate a testa per i portieri Nicolas e Strakosha, 1 decisiva per parte, con quella del portiere laziale sulla punizione di Fossati che spicca per efficacia dell’intervento. 6-10 per la Lazio il computo dei tiri totali, con i capitolini che hanno centrato per 6 volte lo specchio della porta, solo 2 volte invece ci sono riusciti gli scaligeri. 4 a testa i tiri fuori, conseguentemente, ma è il computo delle occasioni da gol a far comprendere al meglio la superiorità territoriale laziale, con 9 palle-gol create dagli uomini di Inzaghi, solo 2 invece per quelli di Pecchia. Gli assist serviti sono stati 4, dei quali 2 vincenti (Marusic per Immobile e Immobile per Marusi) per la Lazio, 0 per il Verona che è mancato sistematicamente nell’ultimo passaggio. 4-3 per la Lazio in conto dei calci d’angolo, è stato invece il Verona a subire più falli, 12 contro i 7 della Lazio. 2 ammonizioni a testa, importantissimo invece per avere contezza della superiorità della Lazio sulla mediana, il conto delle palle perse (39 per il Verona, 29 per la Lazio) e delle palle recuperate (20 per il Verona, 29 per la Lazio). Il conto degli attacchi fa comprendere come, subito dopo l’incontenibile Immobile, sia stato Adam Marusic il migliore in campo del la Lazio: 13-5 per la Lazio il contro degli attacchi da destra, mentre a sinistra, dove si alternavano Lulic e Lukaku, la Lazio ha prevalso 7-5, in maniera meno dilagante. Centralmente, la Lazio ha sfondato 9 volte contro le 4 degli scaligeri, testimonianza del buon comportamento dei centrali laziali, Patric, Luiz Felipe e Radu. (fabio belli)



LE DICHIARAZIONI

A Sky Sport l’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, è il ritratto della soddisfazione: “Lavevo detto in conferenza stampa, sapevo che eravamo in grande emergenza ma ero sereno perché sapevo che chi fosse sceso in campo avrebbe fatto la sua parte. Un piazzamento tra le prime quattro sarebbe un po il nostro sogno, ne parliamo dal primo giorno di ritiro ad Auronzo. Il campionato si è innalzato verso lalto in qualità perché le nostre competitor dalta classifica si sono rinforzate molto sul mercato, ma dalla Supercoppa del 13 agosto abbiamo fatto tutte partite molto buone. Marusic è un buonissimo giocatore, di gamba, che può fare le due fasi nel migliore dei modi, anche a partita in corso ha sempre saputo darci un grosso aiuto, deve però imparare più in fretta la lingua per interagire meglio con la squadra. Strakosha è come se avesse fatto un gol, prendere un gol a fine primo tempo avrebbe riaperto la partita e avrebbe riacceso uno stadio caldo come quello di Verona. Il nostro portiere è un ragazzo giovane, deve continuare così, sempre con lo stesso spirito e quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Non vedo lora di avere problemi dabbondanza in rosa, non solo in difesa ma anche in attacco col rientro di Nani e Felipe Anderson. Rispetto allo scorso anno con lEuropa League per noi è tutto più difficile, gli impegni infrasettimanali portano via tanta energia dal punto di vista fisico e mentale.” Nel Verona, si è presentato davanti alle telecamere il capitano, Giampaolo Pazzini: “E un momento complicato ma lo sapevamo, siamo una squadra giovane, con tanti esordienti, ed un avvio così duro era preventivabile. Abbiamo avuto anche un calendario complicato in avvio, la cosa positiva è che siamo solo allinizio e possiamo lavorare per migliorare ed uscire da questo momento difficile. Tecnicamente il livello della Serie A è completamente difficile da quello della Serie B, ci sono giocatori veri che ti puniscono appena commetti mezzo errore, il margine derrore in cadetteria è più ampio. Anche contro la Sampdoria abbiamo rischiato di perdere nonostante una buona prestazione. Abbiamo visto che ci sono giocatori come Immobile che ti puniscono appena il pallone arriva in area. Dobbiamo crescere e cercare di restare lì attaccati, realisticamente credo che il discorso salvezza coinvolgerà cinque o sei squadre, noi non dovremo farci staccare da questo gruppo di fondo. Io sono a disposizione per aiutare la squadra, la panchina non è mai stata un problema per me, noi abbiamo ora lobiettivo di restare tutti uniti e salvarci, spero di fare bene e dare una mano ai miei compagni, siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di avere un pizzico di sfrontatezza e spavalderia in più che attualmente ci manca, è anche compito mio aiutare i ragazzi della squadra per crescere.



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