L’intervista di Pierluigi Pardo al centrocampista esterno dell’Olympiakos suo omonimo Pardo ha portato subito il web a scatenarsi, ma evidenziato ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, la simpatia e la preparazione del giornalista di Premium Sport. Questo perché proprio Pardo ha dimostrato più volte di essere sempre pronto a prendersi non troppo sul serio come magari fanno alcuni suoi colleghi nonostante sappia parlare diverse lingue e si dimostri giornalista sportivo di altissimo livello. Ieri nel postpartita di Juventus-Olympiakos durante l’intervista a Pardo la regia di Premium Sport ha mandato in onda delle bellissime immagini che vedono il giornalista farsi un selfie con Pardo proprio nel tunnel dell’Allianz Stadium. E’ questo che piace di Pierluigi Pardo e cioè l’essere un professionista serio che però non si prende troppo sul serio e in fondo come tanti appassionati di calcio è rimasto un po’ bambino. Ma questo è un complimento, non un’offesa, perché proprio chi riesce a vivere questo mondo con spensieratezza riesce poi ad analizzarlo meglio e con più competenza. CLICCA QUI PER IL VIDEO
IL SIPARIETTO SU PREMIUM SPORT
Pardo intervista Pardo, questa sicuramente è una delle situazioni più simpatiche vissute in questa due giorni di Champions League. Già prima della partita Juventus-Olympiakos si scherzava dallo studio di Premium Sport con il giornalista Pierluigi Pardo che avrebbe poi fatto la telecronaca del match. A questo è stato infatti chiesto se sentiva la pressione di una partita così importante giocando sull’omonimia con l’esterno sudamericano Pardo che gioca nella squadra greca. Alla fine della gara poi nella mixed zone Pierluigi Pardo ha avuto l’occasione di intervistare proprio Pardo, chiedendogli anche se era a conoscenza del fatto che esisteva un giornalista italiano con il suo stesso nome. Il calciatore l’ha presa a ridere, con Pierluigi Pardo che ha sottolineato più volte di voler continuare l’intervista stuzzicato da Sabatini che da studio invece spingeva per parlare ancora una volta dell’omonimia.