Dopo le lacrime e le scuse, per Fabio Fognini è arrivato però il momento di pensare di nuovo al futuro, con il tennista italiano che dovrà innanzitutto pensare alle conseguenze degli insulti sessisti alla giudice degli US Open. Il tennista italiano potrebbe essere squalificato innanzitutto per il prossimo slam, gli Australian Open dopo Natale alla ripresa ufficiale della stagione agonistica del tennis Mondiale. Ma il caso sarà valutato anche per dare un esempio ed evitare future intemperanze da altri tennisti. Per questo, al di là della sanzione sportiva, a Fognini potrebbe essere anche comminata una multa esemplare. Si parla di 250.000 dollari, una cifra sicuramente considerevole ma che rende lidea di come la Federazione Tennistica Internazionale voglia tracciare una linea chiara di tolleranza zero su tutta la questione. La sanzione economica potrebbe essere aggravata dal fatto che uneventuale squalifica nei futuri tornei dello Slam porterebbe mancati guadagni molto pesanti nel bilancio di Fognini: la situazione dunque si fa difficile e i prossimi sviluppi saranno importantissimi. (agg. di Fabio Belli)



FOGNINI SI AFFIDERA’ A UN MENTAL TRAINER

Con le lacrime agli occhi Fabio Fognini ha chiesto scusa, pur sapendo di non avere scusanti. La vicenda dei suoi insulti sessisti alla giudice di sedia degli US Open però continua a tenere banco. Del resto non è la prima volta che il tennista dimostra un comportamento al di sopra delle righe. Il carattere come suo più grande limite dunque: da qui la decisione di lavorare con un mental trainer. «Devo dire che nell’ultimo periodo eravamo sulla buona strada, poi questa sciocchezza che ho fatto non è spiegabile, ha dichiarato Fabio Fognini ai microfoni di Sky Sport. Secondo il regolamento in vigore nei quattro Major, può essere escluso anche da più Slam, per questo è a rischio anche per gli Australian Open. L’ATP invece non ha alcuna possibilità di sanzionarlo, neppure un’eventuale sentenza del Tribunale FIT, che intanto ha aperto un fascicolo sull’accaduto, potrà impedirgli di partecipare ai tornei del circuito. (agg. di Silvana Palazzo)



IL TENNISTA: “PRONTO A PAGARE”

Voleva lasciare il segno agli US Open, invece è stato protagonista di brutto episodio: per questo Fabio Fognini in un’intervista rilasciata a Sky Sport ha provato a chiedere scusa. Le ha già fatte alla giudice di sedia Louise Engzell, che ha offeso pesantemente nel match contro Stefano Travaglia. Ora è il momento di farle a tutti gli altri: «Le donne in primis: non ho nulla contro di loro. Eppure il tennsta è stato accusato di sessismo: «Mi ha fatto male, perché non è vero: sono padre di famiglia, sono sposato, ho una mamma, una sorella ho sempre amato le donne le ho sempre rispettate, quindi mi dispiace. Intanto ha ricevuto una multa di 24mila dollari ed è stato squalificato dagli US Open. Consapevole della gravità del suo gesto, Fognini è pronto anche «ad entrare in una scuola tennis o in una scuola qualunque a parlare con i bambini e dire quello che penso, ovvero che ho sbagliato e non succederà più. Purtroppo però non è la prima volta che si rende protagonista di un comportamento del genere in campo, anche per questo il New York Times ha commentato la squalifica con «Era ora!.



MULTA E SQUALIFICA: LE REAZIONI

Ora Fabio Fognini rischia di saltare il prossimo slam, gli Australian Open, come ulteriore sanzione. Il suo procedimento è ancora pendente, quindi la squalifica potrebbe essere estesa. «Chi sbaglia paga, se questa è la decisione ne accetterò le conseguenze, ha chiarito il tennista. Rafael Nadal ha criticato la tempistica della decisione: «Se volevano sospenderlo, dovevano farlo subito, non dopo tre-quattro giorni. Dello stesso avviso Rohan Bopanna, che poi ha aggiunto: «Tutti sappiamo che ha sbagliato. Qualsiasi giocatore sa che quella non era la cosa giusta da fare. Nelle ultime ore Fabio Fognini è stato contattato anche dal presidente del CONI, Giovanni Malagò: «Spero che una volta per tutte gli serva da lezione. Non si possono tollerare certi episodi. Sa di aver sbagliato, ma ha chiesto di non essere colpevolizzato. A volte capita di perdere la testa, ma spero che questa situazione gli serva da lezione.