E’ Sloane Stephens la prima semifinalista femminile agli Us Open 2017: l’americana si impone su Anastasija Sevastova dopo una battaglia durata due ore e otto minuti con il risultato di 6-3 3-6 7-6. La Stephens vince il tie break per 7 punti a 4 e arriva dove mai si era spinta nello Slam di casa: seconda semifinale in un Major per lei, che quattro anni fa aveva stupito il mondo prendendosi quella degli Australian Open a poco meno di 20 anni; oggi la Stephens ha dimostrato di essere tornata su quei livelli, eliminando un’avversaria scomoda e in grande forma, in fiducia dopo la rimonta vincente su Maria Sharapova. Mentre Venus Williams fa il suo ingresso in campo per sfidare Petra Kvitova nell’altro quarto della parte bassa del tabellone, gli Stati Uniti continuano a sognare una semifinale tutta americana: dall’altra parte infatti Coco Vandeweghe e Madison Keys hanno ancora la possibilità di dar vita a un derby in semifinale, sarebbe un gran bel modo per onorare l’edizione 2017 degli Us Open. (agg. di Claudio Franceschini)



STEPHENS AVANTI DI UN SET

Sloane Stephens avvicina la semifinale degli Us Open 2017: lamericana ha vinto il primo set per 6-3 contro Anastasija Sevastova, dopo tre quarti dora di battaglia nella quale comunque la ventiquattrenne di Plantation ha subito messo le cose in chiaro, facendo il break e confermandolo nel proseguire verso il vantaggio. Per la Stephens si avvicina il grande sogno: quello di arrivare ad un passo dalla finale del Major di casa. Per lei sarebbe una novità la semifinale agli Us Open, ma non in assoluto negli Slam perchè nel 2013 laveva giocata in Australia, eliminando Serena Williams e sfiorando la vittoria contro Victoria Azarenka, cosa che lavrebbe proiettata a giocare contro una Na Li in difficoltà fisica e quasi immobile nella seconda parte della finale. Ora la Stephens ci è davvero vicina: deve tenere dal punto di vista mentale e rintuzzare il possibile ritorno della Sevastova, che ha già mostrato di avere nervi saldissimi quando ha battuto in rimonta Maria Sharapova (approfittando anche del netto calo fisico della russa). La folla dellArthur Ashe è tutta con latleta americana, e non può che essere così: vedremo se la giovane Sloane riuscirà a completare lopera o se vivremo un terzo set in questo quarto di finale del tabellone femminile. (agg. di Claudio Franceschini)



CARRENO BUSTA E’ IL PRIMO SEMIFINALISTA

Pablo Carreno Busta è in semifinale agli Us Open 2017: non riesce il miracolo a Diego Schwartzman, battuto con il risultato di 6-4 6-4 6-2 in unora e 58 minuti. Lo spagnolo, testa di serie numero 12, vince ancora una volta in tre set dopo il colpo su Denis Shapovalov e arriva dove mai era riuscito in uno Slam; facendo fede al suo ruolo di favorito, lo troveremo in campo a cercare laccesso a una finale che allinizio di questo Us Open sarebbe stata considerata irreale per lui, e che invece adesso potrebbe essere ad un passo. Lavversario sarà uno tra Kevin Anderson e Sam Querrey, che in ogni caso potrebbero partire con i favori del pronostico ma dovranno costruirsi la vittoria; i due giocheranno però a seguire nella sessione notturna, perchè prima sarà il turno di Sloane Stephens e Anastasija Sevastova che, in campo sul centrale tra pochi minuti, daranno vita al primo quarto femminile di questi Us Open 2017, con il pubblico che ovviamente sarà tutto (o quasi) schierato con lamericana della Florida che sogna il grande risultato della sua giovane carriera. (agg. di Claudio Franceschini)



CARRENO BUSTA AVANTI DI UN SET

Pablo Carreno Busta apre bene i quarti degli Us Open 2017: lo spagnolo è ben consapevole dellincredibile ruolo di favorito nella parte bassa del tabellone, non trema e dopo 38 minuti chiude sul 6-4 contro Diego Schwartzman, avvicinando la qualificazione alla semifinale. Un Carreno Busta che però sa bene come la partita potrebbe essere lunga: latmosfera dellArthur Ashe può giocare brutti scherzi e Schwartzman ha nel sangue la tipica garra degli argentini, quella che per esempio ha permesso a Juan Martin Del Potro di centrare una rimonta straordinaria contro Dominic Thiem nellottavo di ieri. Adesso però il gaucho deve elevare il suo livello di gioco: il secondo set è appena cominciato e Schwartzman deve evitare che Carreno Busta prenda il largo, rendendo la rimonta in questo quarto di finale un affare semi-impossibile vista anche lemozione per la prima volta a questi livelli in un torneo dello Slam. (agg. di Claudio Franceschini)

INIZIANO I MATCH

Stanno per prendere il via i match agli Us Open 2017: cè grande attesa perchè finalmente conosceremo il quadro dei semifinalisti nella parte bassa dei due tabelloni. Abbiamo la grande possibilità che Venus Williams centri unaltra semifinale: a New York lamericana ha vinto due volte, ma i trionfi sono lontani 17 e 16 anni e lultima semifinale è del 2010, quando Kim Clijsters si era imposta per 4-6 7-6 6-4. Se dovesse vincere il titolo, Venus salirebbe a quota 8 Slam raggiungendo Suzanne Lenglen e Molla Mallory (nata Bjurstedt) ma sarebbe lottava giocatrice in Era Open per grandi trofei; in più supererebbe il record della sorella Srena, capace di vincere gli Australian Open a 35 anni e 4 mesi. Lei lo farebbe a 37 anni e 3 mesi e sarebbe un primato epocale, considerando che per tanti anni Venus ha rischiato di non poter giocare più a tennis a causa della sua malattia (la sindrome di Sjogren). Tuttavia questanno Venus ha già raggiunto due finali Slam: le ha perse entrambe (contro Serena e Garbine Muguruza), se dovesse centrare la terza pareggerebbe quanto fatto nel 2002 quando si era giocata i titoli di Parigi, Londra e New York. Perdendo sempre, e sempre contro sua sorella. Dunque ora siamo pronti a dare la parola ai campi di Flushing Meadows: i quarti di finale degli Us Open 2017 sono dietro langolo e noi vogliamo gustare ogni singolo istante delle partite, scoprendo man mano chi riuscirà a qualificarsi per le semifinali di questo appassionante torneo dello Slam. (agg. di Claudio Franceschini)

SEVASTOVA, CONTINUITA’ LETTONE?

Prima Jelena Ostapenko, poi Anastasija Sevastova: agli Us Open 2017 potremmo assistere alla continuità del tennis lettone, mai come oggi portato su grandi livelli. Qualche stagione fa la grande speranza della Lettonia era Ernests Gulbis, ma il giocatore ha avuto tanti problemi fisici e di costanza e, dopo aver raggiunto la Top Ten, ha avuto un netto calo di rendimento. Così sono arrivate le donne: della classe 97 Ostapenko si parlava benissimo fin dalla vittoria a Wimbledon juniores, ma nessuno si aspettava che a 20 anni appena compiuti potesse trionfare al Roland Garros recuperando un set di svantaggio a Simona Halep, che giocava anche per diventare la numero 1 del ranking Wta. A questi Us Open la Ostapenko è stata eliminata al terzo turno dalla coetanea Daria Kasatkina, ma in corsa rimane la sua connazionale Sevastova: capace di vincere in rimonta contro Maria Sharapova, la nativa di Liepaja ha una storia tutta particolare, avendo fatto ritorno sul circuito pro a quasi due anni da un ritiro che era arrivato quando ne aveva 23, a causa di problemi fisici insormontabili. Basti pensare che per quattro intere stagioni (tra il 2012 e il 2015) la ventisettenne non ha giocato un singolo Slam; tornata a farlo nel 2016, ha subito centrato i migliori risultati in carriera (con la sola eccezione degli Australian Open) e a Flushing Meadows, dove aveva superato il primo turno in appena due occasioni, già nel 2016 era arrivata ai quarti, riuscendo però a vincere appena due game contro Caroline Wozniacki. Ora se la vede con Sloane Stephens, tornata a grandi livelli: la semifinale è una possibilità più che concreta, come del resto lo sarebbe una storica finale per lei e per tutto il tennis lettone. (agg. di Claudio Franceschini)

LE NOVITA’ NEL TORNEO ATP

Comunque vada, almeno un finalista agli Us Open 2017 sarà un giocatore mai arrivato a giocarsi lultimo atto di uno Slam: una novità quasi epocale nel mondo del tennis Atp, che ha vissuto il dominio dei Big Four per tanti anni. Le assenze forzate di Novak Djokovic e Andy Murray (oltre che di Stan Wawrinka, Milos Raonic e Kei Nishikori) avevano già fatto fuori cinque finalisti passati; in più ci sono state eliminazioni eccellenti (quella di Marin Cilic) con il risultato che Sam Querrey, Kevin Anderson, Pablo Carreno Busta e Diego Schwartzman sono ora molto vicini al sogno di giocare per la prima volta per mettere un Major in bacheca (anche se molto probabilmente non avrebbero i favori del pronostico, qualunque sia lavversario in arrivo dalla parte alta del tabellone). Per avere un quadro più completo della situazione pensiamo a questo: lultimo giocatore ad aver raggiunto una finale Slam per la prima volta in carriera è stato Milos Raonic, che lo scorso anno ha perso a Wimbledon contro Murray. Dal 2005 a oggi inoltre sono davvero pochi i tennisti che sono riusciti a giocare la finale di un Major a parte i quattro grandi del ranking; Stan Wawrinka per esempio lo ha fatto in quattro occasioni vincendone tre, mentre Marin Cilic centrando la finale di Wimbledon ci è arrivato per la seconda volta. In più, come ricordavamo nei giorni scorsi, la testa di serie più alta a poter raggiungere la finale nella parte bassa del tabellone sarebbe Pablo Carreno Busta, che è numero 12 del seeding. (agg. di Claudio Franceschini)

FEDERER AI QUARTI: TROVERA’ DEL POTRO

Roger Federer vola ai quarti degli Us Open 2017 ed è ad un solo match dalla possibile semifinale contro Rafa Nadal, che tutti stanno aspettando come il grande evento di Flushing Meadows: superati i problemi avuti nei primi due turni, lo svizzero si è liberato in tre set del suo avversario per la seconda volta consecutiva: stavolta si trattava di Philipp Kohlschreiber, testa di serie numero 33 (scalato a questo seed per il forfait di Andy Murray a tabellone già formato) che è stato battuto per 6-4 6-2 7-5 in un’ora e 49 minuti. Positivo per Federer il fatto di essere rimasto in campo meno di due ore, anche se la schiena gli dà qualche problemino; prima di affrontare Nadal lo svizzero si troverà di fronte Juan Martin Del Potro, quel giocatore che nel 2009 gli aveva impedito di vincere il sesto Us Open consecutivo battendolo a sorpresa in un’epica finale. Allora l’argentino non aveva nemmeno compiuto 21 anni; oggi è alle soglie dei 29 ma continua a stupire, come ha dimostrato ieri. Eliminato Dominic Thiem con una straordinaria rimonta, risultato 1-6 2-6 6-1 7-6 6-4, anniullando anche due match point nel quarto set e infiammando tutto il pubblico assiepato sul GrandStand. Thiem ha giocato divinamente nei primi due set, ma la pressione di dover chiudere contro un avversario in rimonta e spinto dagli spettatori l’ha fatto crollare: l’austriaco è comunque ad un passo dai grandi traguardi perchè tecnicamente rimane uno dei giocatori migliori di tutto il circuito. Per il momento però avanza Del Potro, che raggiunge i quarti degli Us Open per il secondo anno consecutivo. (agg. di Claudio Franceschini)

IL PROGRAMMA DEL GIORNO

Agli Us Open 2017 siamo arrivati ai quarti di finale: nella giornata di martedì 5 settembre, sempre con inizio alle ore 17 italiane, si giocano i match validi per le rispettive parti basse dei tabelloni Atp e Wta. Sono dunque quattro gli incontri che vedremo a Flushing Meadows; comunque vada si prospettano grandi sorprese da una parte e dallaltra, perchè in campo maschile il finalista da questo lato sarà comunque un esordiente in un ultimo atto Slam, mentre nel tabellone femminile si affrontano due giocatrici che i Major li hanno già vinti, ma la vincente avrebbe in semifinale unavversaria mai arrivata alla finale di un grande torneo.

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE GLI US OPEN

Gli Us Open 2017 sono in diretta tv su Eurosport ed Eurosport 2, che copriranno i match più importanti provando a dare risalto, al netto delle scelte della regia internazionale, ai match degli italiani. Ricordiamo la possibilità di assistere al torneo di tennis in diretta streaming video: per attivare lapplicazione Eurosport Player è necessario pagare una quota per liscrizione, mentre gli abbonati a Sky si potranno avvalere di Sky Go la cui attivazione su tablet e smartphone non richiede costi aggiuntivi.

IL TABELLONE ATP

Sam Querrey-Kevin Anderson rappresenta una sfida tra due giocatori che possiamo considerare veterani: 31 anni per il sudafricano, 30 da compiere a ottobre per lamericano. Querrey ha avuto due ottime stagioni che sono culminate in una semifinale a Wimbledon, mentre Anderson dopo un 2016 difficile è tornato sulla breccia e, battendo il nostro Paolo Lorenzi, ha pareggiato quello che era il suo miglior risultato negli Slam, vale a dire i quarti agli Us Open di due anni fa. Ora dovrà dimostrare di poter fare quello che in carriera non gli è mai riuscito: il passo in più che lo porti a diventare un giocatore capace di vincere i grandi tornei. Dallaltra parte ci sono Pablo Carreno Busta e Diego Schwartzman: lo spagnolo di 26 anni, tre titoli ATP in carriera, aveva giocato i quarti al Roland Garros ma era sullamata terra, qui invece è al miglior risultato di sempre e adesso può addirittura minacciare di entrare nella Top Ten del ranking Atp. Per Diego Schwartzman si tratta di un sogno: un anno meno di Carreno, prima di raggiungere questo quarto di finale non aveva mai superato il secondo turno di uno Slam, ed era successo soltanto tre volte. Una grande sorpresa, ma merita di essere qui: ha battuto Marin Cilic e Lucas Pouille per arrivarci.

IL TABELLONE WTA

Serena Williams e Petra Kvitova hanno vinto un totale di 9 Slam, ma lamericana non festeggia dal 2008 e potrebbe diventare la più anziana vincitrice di un Major. La ceca invece ha vinto solo a Wimbledon: su superficie dura non è mai riuscita a imporsi, ma la vittoria in due set sulla favoritissima Muguruza lha innalzata nei pronostici e adesso la finale potrebbe davvero essere unipotesi concreta. Comunque vada, per entrambe sarebbe un risultato a sorpresa: una per letà e tutto quello che ha passato, laltra perchè solo sette mesi fa non era certa di poter tornare a giocare a tennis. Sarebbe una finalista inedita la vincente di Sloane Stephens-Anastasija Sevastova: abbiamo più volte parlato della storia della lettone, che aveva abbandonato i campi e, tornata, ha trovato i migliori risultati in carriera (per il secondo anno consecutivo ha raggiunto i quarti a Flushing Meadows, dove aveva vinto un totale di due match nel 2009 e 2010). La Stephens ha invece dimostrato di essere sui migliori livelli, quelli che lavevano portata a sfiorare la Top Ten; ancora un piccolo passo e poi potrebbe diventare – sorelle Williams a parte – la prima americana in finale nello Slam di casa dopo 17 anni.