Juan Martin Del Potro è luomo del momento nel mondo del tennis, dopo leliminazione inflitta a Roger Federer. Il tennista argentino prima di arrivare a questo punto ha vissuto comunque momenti della sua carriera più o meno brillanti. Il più curioso è sicuramente la sconfitta quando, da giovane, fu costretto a cedere di schianto ad un promettente tennista Torinese, Massimo Ocera, che era considerato uno dei migliori rovesci mancini della sua generazione. Ma il rapporto con il tennis di Ocera è sempre stato difficile, e si è dedicato in futuro alla sua altra grande passione, la musica, e alla gestione di un bar-vineria. E in unintervista a tennisitaliano.it, Ocera racconta quel torneo dei Futures in cui riuscì a battere Del Potro: La classica partita in cui va tutto bene, dal primo allultimo punto. Qualsiasi rischio prendessi, andava a buon fine. E sul 6-0 3-0 lui smise praticamente di giocare. Dopo quel match, negli spogliatoi, Delpo scoppiò in lacrime.. La sensazione è che un match così non gli fosse mai capitato. Era rimasto sorpreso, si capiva che non ne era abituato. (agg. di Fabio Belli)



ROGER: SAPEVO CHE AVREI PERSO

E un Roger Federer sconfortato quello che si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta subita ai quarti di finale degli Us Open 2017 contro Juan Martin Del Potro. Il Re accetta la sconfitta (risultato 5-7 6-3 6-7 4-6) e ammette con serenità che è meglio che faccia strada chi ha più possibilità di me: per come ho giocato, non avrei potuto vincere il torneo. Un Federer tranquillo e lucido nella sua analisi: lo svizzero ha dovuto riconoscere che arrivare a Flushing Meadows in condizioni non ottimali (ero infortunato e non mi sono potuto allenare come avrei voluto) ha influito sulle sue prestazioni. In più cè stato il fatto di aver aperto gli Us Open 2017 con due partite andate al quinto set: quella contro Frances Tiafoe e, soprattutto, quella contro Mikhail Youzhny che il cinque volte vincitore a New York ha ripreso per i capelli sfruttando anche un problema fisico del russo. Ho capito subito di non avere lo stesso ritmo di Wimbledon o Miami ha detto Federer, ricordando due delle sue straordinarie vittorie stagionali, aggiungendo anche che sapevo che se avessi giocato contro un avversario tosto avrei perso. Riguardo il match e la sconfitta, lo svizzero ha commentato la sua brutta prestazione dicendo che capita: a volte fai le cose giuste e così il tuo avversario, e va male a te. Un Federer che non pensa di aver giocato male, ma semplicemente che la partita non ha preso la mia strada. Candido anche nellammettere che i quattro set point sciupati nel terzo set non avrebbero cambiato le cose, ho commesso troppi errori. (agg. di Claudio Franceschini)



E stato un dritto di quelli fantastici di Juan Martin Del Potro a chiudere il quarto di finale contro Roger Federer agli Us Open 2017: servizio a uscire dellargentino sul quale il Re risponde con un rovescio difensivo, Delpo ha tutto il tempo di caricare il suo meraviglioso colpo e chiudere con il controtempo in lungolinea. Solo poche ore prima Federer aveva detto del dritto di Del Potro che è molto piatto e dunque ha più possibilità di errore, ma quello che mi piace di lui è che anche quando sbaglia continua a provarlo finchè non gli entra. Cosa che invece è successa con costanza nel quarto di finale; con quel colpo, spesso giocato come passante sulle discese a rete di Federer, largentino si è aperto la strada verso la semifinale. Come in occasione del break che ha deciso il primo set: 5-5 e 30-40, Federer sale a rete e gioca una volée (timida, a dire il vero) con il dritto senza riuscire a dare angolo, Del Potro in corsa lo inchioda con un diagonale perfetto. O come in occasione di un set point annullato nel terzo set – quello decisivo – e ancora per conquistarsi a sua volta la palla per salire 2-1: se il dritto di Del Potro funziona, largentino può battere chiunque, anche il numero 1 Rafa Nadal. (agg. di Claudio Franceschini) 



DEL POTRO BATTE FEDERER AGLI US OPEN

Dopo due ore e 51 minuti la sfida tra Roger Federer e Juan Martin Del Potro, quarto di finale agli Us Open 2017, si conclude: a volare in semifinale è largentino con il risultato di 7-5 3-6 7-6 6-4, spadellando per unultima volta quel suo dritto poco ortodosso per i puristi del tennis, eppure tremendamente efficace nel rompere tutte le difese che lo svizzero aveva provato a innalzare. Comunque la si giri, è un giorno speciale a New York: sotto il rombo degli aerei diretti o in partenza dal La Guardia, Del Potro cancella la possibilità di unennesima sfida tra Federer e Rafa Nadal – in precedenza il maiorchino aveva schiantato il teenager Andrej Rublev, rimandandolo ad altre date e altri luoghi – e soprattutto vola a giocare la semifinale di uno Slam come non accadeva da quattro anni (Wimbledon). 

IL RE ABBANDONA NEW YORK

Il ricordo che tutti hanno resta però quello della finale degli Us Open 2009: ne abbiamo parlato a lungo nei giorni scorsi, quando è stato chiaro che Federer e Del Potro si sarebbero incrociati nuovamente a Flushing Meadows. Il Re è nudo: perde la possibilità di vincere il terzo Slam della stagione che sarebbe stato anche il numero 20 di una carriera da migliore di tutti i tempi (per quanto sia relativo, i numeri non mentono). Forse comunque la sconfitta di oggi fa meno male di quella di otto anni fa: allepoca un ventenne Del Potro aveva spezzato la serie di cinque Us Open dello svizzero, incrinando quel dominio che già Nadal a Wimbledon, un anno prima, aveva messo in discussione. Leggiamola così: dal punto di vista di Federer è una sconfitta sì clamorosa ma nemmeno troppo sconfortante. Il Re avrebbe pagato per una stagione così: due Slam, il Sunshine Double Indian Wells-Miami e la risalita al numero 2 del ranking Atp, dove si posizionerà dal prossimo lunedì. 

IL TRIONFO DI DELPO

Dal punto di vista di Del Potro, la vittoria è epocale: non tanto per aver battuto uno come Federer, quanto per essere in semifinale agli Us Open contro tutto e tutti. Dopo aver rimontato Dominic Thiem con unimpresa pazzesca, largentino aveva ammesso di essere stato ad un passo dal ritiro quando nei primi due set aveva raccolto la miseria di tre game; nemmeno lui sa come si è spinto ai quarti e poi a questa vittoria contro lo svizzero, fatto sta che adesso gli si para di fronte un Nadal del tutto intenzionato a pareggiare i Major stagionali del rivale di sempre e, soprattutto, a salire a quota 16 Slam legittimando la prima posizione mondiale. Del Potro è il classico tennista che sfida tutte le leggi, e che il pubblico non può non amare: Forse vedono che il mio rovescio non è così buono ma io ci provo lo stesso ha detto pochi giorni fa, nemmeno fosse un ragazzino alle prime armi e nei primi tornei pro. Invece è in semifinale agli Us Open, unaltra volta.