Se gli Us Open 2017 hanno definitivamente spalancato le porte del tennis alla NextGen maschile, nel tabellone Wta un processo che sembrava iniziato tempo fa sta finalmente esplodendo, anche se le giovanissime sono mancate allappello. Abbiamo vissuto le eliminazioni precoci di tutta la classe 97 (la citiamo perchè nomi come Ostapenko, Kasatkina, Konjuh, Vikhlyantseva e Osaka, senza dimenticare linfortunata Bencic, sono già tenniste importanti nel panorama pro) ma altre giocatrici hanno comunque tenuto alta la bandiera delle giovani. Per esempio, appunto, Sloane Stephens: se dovesse vincere gli Us Open lamericana diventerebbe solo la quarta giocatrice nata negli anni Novanta a mettere in bacheca uno Slam. Le altre sono Petra Kvitova (due Wimbledon), Garbine Muguruza (Roland Garros e Wimbledon) e appunto Jelena Ostapenko (Roland Garros); sarebbe la più anziana tra queste considerando il primo Major vinto ma, qui agli Us Open, risulterebbe anche la più giovane titolata dai tempi di Maria Sharapova che aveva trionfato a 19 anni e sette mesi. Sono passati undici anni da quel titolo: la Stephens è pronta allappuntamento con la storia. (agg. di Claudio Franceschini)



MUGURUZA NUOVA NUMERO 1 WTA

La semifinale degli Us Open 2017 potrebbe consegnare a Venus Williams un bel balzo nella classifica Wta: al momento infatti lamericana si trova in quinta posizione ed è certa di aprire la prossima settimana nella Top 5 riconquistata. Tuttavia, lamericana punta al bersaglio grosso: se dovesse vincere il torneo Venus andrebbe addirittura al numero 2, scavalcando Karolina Pliskova, Elina Svitolina e Simona Halep. La maggiore delle sorelle Williams è già stata anche in vetta alla classifica del tennis femminile, dunque il suo risultato potrebbe stupire poco; tuttavia arrivare a 37 anni ad essere in corsa per il numero 1, dopo tanti anni e tutti i problemi avuti, sarebbe fantastico per lei e una sorpresa che i più non aspettavano. Sloane Stephens invece ha già raggiunto la trentaquattresima posizione con questa semifinale: partiva dal numero 83 e dunque la sua grande corsa agli Us Open 2017 gli vale tanti punti accumulati. Se dovesse vincere il torneo, che sarebbe anche il primo Slam per lei, i punti dellamericana diventerebbero 2711: un salto pazzesco che la porterebbe a essere in zona Top 15. Nel frattempo però abbiamo già la nuova numero 1 del mondo: da lunedì 11 settembre, comunque vada a finire questo Us Open, Garbine Muguruza scavalcherà Karolina Pliskova, diventando la prima giocatrice spagnola ad avere questo privilegio dai tempi di Arantxa Sanchez (sono passati 22 anni). (agg. di Claudio Franceschini)



SEMIFINALI ALL-AMERICAN

Agli Us Open 2017 il torneo femminile sarà vinto da una giocatrice americana. Gli Stati Uniti del tennis esultano: due semifinali con sole rappresentanti del Paese sono un trionfo inaspettato, anche se i nomi che sono arrivati a giocarsi il titolo hanno, per un motivo o per laltro, più di un argomento per dirci che qualcuno avrebbe potuto pronosticarlo. Sia come sia, lAmerica ha vissuto finali tutte americane anche in epoca recente grazie al dominio delle sorelle Williams (lultima finale tutta stelle e strisce è proprio una sfida in famiglia nel 2002, per altro riedizione di quella dellanno seguente e con Venus sempre vincitrice). Tuttavia, per trovare quattro giocatrici americane in semifinale agli Us Open dobbiamo tornare indietro di ben 36 anni: era il 1981 quando Martina Navratilova batteva Chris Evert in una delle più grandi rivalità nel mondo dello sport e Tracy Austin, già campionessa due anni prima e ancora diciottenne, superava Barbara Potter per poi prendersi anche il secondo titolo in tre stagioni. Si giocava già a Flushing Meadows, ma da pochissimi anni; abbandonati i campi in erba, gli Stati Uniti del tennis femminile continuavano comunque a dominare e lo avrebbero fatto per tante stagioni a venire tanto che tra il 1974 e il 1987 nessunaltra nazione avrebbe vinto gli Us Open delle donne (Steffi Graf avrebbe spezzato il dominio in un 1988 nel quale avrebbe centrato il Golden Slam, mai ripetuto da nessuno tenendo conto anche del tennis maschile). (agg. di Claudio Franceschini)



LE SEMIFINALI WTA

Siamo arrivati al momento che chiude gli Us Open 2017, o che avvicina alla sua chiusura: a partire dalla una della mattina (in Italia dunque saremo già a venerdì 8 settembre) si giocano le due semifinali del tabellone Wta, la cui finale è invece in programma per sabato (con inizio alle ore 22 di casa nostra). E una sfida generazionale quella dellArthur Ashe che inaugura la giornata: da una parte infatti abbiamo la trentasettenne Venus Williams, dallaltra la ventiquattrenne Sloane Stephens. Una alla nona semifinale a Flushing Meadows (lultima però nel 2010), laltra invece alla prima in assoluto, pur se ne aveva già giocata una agli Australian Open di quattro anni fa.

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE GLI US OPEN

Gli Us Open 2017 sono in diretta tv su Eurosport, che rimane canale unico di riferimento per i match di singolare ora che ne sono rimasti soltanto una manciata. Ricordiamo la possibilità di assistere al torneo di tennis in diretta streaming video: per attivare lapplicazione Eurosport Player è necessario pagare una quota per liscrizione, mentre gli abbonati a Sky si potranno avvalere di Sky Go la cui attivazione su tablet e smartphone non richiede costi aggiuntivi.

LA VETERANA

Venus Williams ci riprova: da lunedì sarà nuovamente nella Top 5 del ranking ma non si accontenta, vuole fortemente quello Slam che non vince da nove anni e che sarebbe lottavo in una carriera lunghissima. Vincere a 37 anni nel torneo di casa? Un sogno per una giocatrice che lo ha fatto quando la carta didentità diceva 19, che ha dominato a Wimbledon (cinque titoli) ma che una malattia strana e non troppo diffusa ha troppo presto allontanato dai vertici del tennis. Con costanza la maggiore delle sorelle è rimasta lì, ci ha provato, è migliorata: la finale di Montréal 2014, dopo aver battuto Serena, è forse il punto in cui si è capito che poteva davvero tornare. Oggi, dopo aver giocato le finali di Australian Open e Wimbledon, la troviamo di nuovo lì: stavolta senza la sorella o Garbine Muguruza a martellarla ai fianchi, ma con la possibilità di prendersi davvero il terzo Us Open.

LA GIOVANE

Però, dallaltra parte della rete cè una Sloane Stephens che non ha alcuna intenzione di fare la vittima sacrificale. La semifinale di Toronto era un indizio che forse troppo poca gente ha davvero scandagliato: questa ragazza, calata anche a seguito di problemi fisici seri, sta tornando quella che nel 2013 aveva sfiorato la Top Ten, battuto Serena Williams e giocato la semifinale di Melbourne. Magari possiamo accettare che il suo tabellone non sia stato difficilissimo, ma in semifinale senza una testa d serie, e da numero 83 del mondo, ci devi sempre arrivare e lei ci è arrivata, battendo strada facendo una Julia Goerges in forma e una Anastasija Sevastova che era data per favorita dopo la vittoria su Maria Sharapova. Non basta? Nel 2017 la Stephens è 7-0 nei match andati al terzo set, segno di una fiducia psicologica che ha ritrovato in pieno. Limpresa è dura: è un derby americano ed è in casa anche lei, ma siamo certi che la maggior parte dellArthur Ashe sarà schierato dal lato della favola Venus. Lo vedremo.