Comunque vada, il match tra Kevin Anderson e Pablo Carreno Busta agli Us Open 2017 fornirà un finalista Slam inedito: nessuno dei due, come abbiamo detto, era mai arrivato anche solo in semifinale. Una novità assoluta: non succedeva dal 2014 (Marin Cilic e Kei Nishikori avevano entrambi giocato la prima finale di un Major) e, se a vincere dovesse essere Anderson, sarebbe il finalista con la testa di serie più bassa (numero 28) dai tempi di Mark Philippoussis, che nel 1998 (appena un anno dopo Greg Rusedski) non era nemmeno nel seeding del torneo. I precedenti parlano a favore del sudafricano: uno magari non fa troppo testo perchè nel 2013 Carreno Busta era ancora un ventunenne a caccia di visibilità nel circuito Atp (agli ottavi di Casablanca Anderson si era imposto per 6-3 6-3), laltro invece è sicuramente più indicativo perchè si è giocato nemmeno un mese fa, per il secondo turno della Coupe Rogers a Montréal. In quel Master 1000 Carreno Busta era testa di serie numero 11 e aveva sconfitto in tre set Karen Khachanov, mentre Anderson si era liberato di Dudi Sela per 6-3 7-6; curiosamente lo stesso risultato con cui il sudafricano aveva poi battuto lo spagnolo (avrebbe poi perso ai quarti contro Alex Zverev). Anderson dunque comanda per 2-0: anche i precedenti ci dicono che il favorito per arrivare in finale è lui, ma staremo a vedere quello che succederà. (agg. di Claudio Franceschini)
DELPO CI RIPROVA
Se la storia si ripete, la semifinale degli Us Open 2017 tra Rafa Nadal e Juan Martin Del Potro potrebbe avere un esito già scritto. Basta andare a guardare il modo in cui si era concluso il torneo di Flushing Meadows nel 2009: largentino ne era uscito come trionfatore e aveva vinto il suo primo titolo Slam. Ricordate contro chi aveva dovuto giocare Del Potro per sollevare il trofeo? Esattamente contro Roger Federer e Nadal, solo in ordine inverso rispetto a questanno. Il che costituisce unaltra coincidenza, perchè la sfida contro Nadal era arrivata in semifinale come oggi: largentino laveva vinta con un 6-2 6-2 6-2 senza fronzoli, regalandosi la finale contro Federer che gli aveva portato lo Slam (3-6 7-6 4-6 7-6 6-2). Allora Del Potro era testa di serie numero 6 e nella parte bassa del tabellone: per arrivare alla semifinale aveva vinto il derby contro Juan Monaco al primo turno e poi si era liberato di due austriaci (Jurgen Melzer e Daniel Kollerer), di Juan Carlos Ferrero e di Marin Cilic, battuto nettamente ma dopo aver perso il primo set (4-6 6-3 6-2 6-1). Del Potro era arrivato alla semifinale contro Nadal avendo perso appena due set: questanno sono stati tre, due dei quali contro Dominic Thiem e uno appunto contro Federer. Dettagli: limportante è che largentino sia ancora una volta a contatto con un titolo dello Slam, ora però dovrà chiedere strada al numero 1 del mondo. (agg. di Claudio Franceschini)
IL GRANDE PRECEDENTE
Tra Rafael Nadal e Juan Martin Del Potro, semifinalisti agli Us Open 2017, cè una partita che nessuno dei due può aver dimenticato: finale di Coppa Davis 2011, allo stadio Olimpico di Siviglia. Nadal e Del Potro si erano incrociati nella terza giornata: la Spagna era sul 2-1 avendo vinto i due singolari (Rafa aveva lasciato quattro game a Juan Monaco, Del Potro era stato sconfitto da David Ferrer al quinto set dopo un vantaggio di 2-1) e perso il doppio (vittoria per David Nalbandian e Eduardo Schwank su Feliciano Lopez e Fernando Verdasco), dunque per Del Potro si trattava di impattare il risultato mentre Rafa avrebbe potuto consegnare la vittoria agli iberici. Ne era venuto fuori uno spettacolo pazzesco: il punteggio finale aveva detto Nadal per 1-6 6-4 6-1 7-6, ma la partita era durata più di quattro ore e aveva regalato colpi incredibili, con un Del Potro sfolgorante nel primo set e un Nadal che, favorito da un tifo da stadio e dallamata terra, aveva inesorabilmente rimontato fino a girare la partita, dominare il tie break (7-0) e finalmente chiudere per quella che, parole sue, era stata una delle emozioni più grandi della sua carriera. Del Potor era uscito in lacrime: avrebbe dovuto aspettare cinque anni per limpresa di rimontare due set a Marin Cilic e condurre la sua Argentina sul tetto del mondo e la Coppa Davis in mano. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE PARTITE
Semifinali maschili agli Us Open 2017: a partire dalle 22 italiane di venerdì 8 settembre vivremo le due sfide che definiranno lultimo atto dello Slam. Kevin Anderson-Pablo Carreno Busta e Rafa Nadal-Juan Martin Del Potro sono le due semifinali: balza subito allocchio la disparità dei nomi (con tutto il rispetto per quelli nella parte bassa del tabellone) e dunque si potrebbe dire che il vincitore del match tra Nadal e Del Potro sarà il grande favorito per il titolo. Così sarà ovviamente, anche se poi gli Us Open per uno dei due resterà tutto da vincere e loutsider (qualunque sia) non lascerà nulla di intentato essendo al grande appuntamento di tutto una carriera, che potrebbe facilmente anche restare lunico.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LE SEMIFINALI
Le semifinali maschili degli Us Open 2017 sono in diretta tv su Eurosport, che rimane canale unico di riferimento per i match di singolare ora che ne sono rimasti soltanto una manciata. Ricordiamo la possibilità di assistere al torneo di tennis in diretta streaming video: per attivare lapplicazione Eurosport Player è necessario pagare una quota per liscrizione, mentre gli abbonati a Sky si potranno avvalere di Sky Go la cui attivazione su tablet e smartphone non richiede costi aggiuntivi.
LA GRANDE OCCASIONE
Per Kevin Anderson e Pablo Carreno Busta questa è loccasione di tutta una vita: nessuno dei due era mai arrivato a una semifinale Slam prima dora, nessuno dei due ha dovuto superare ostacoli impossibili per raggiungerla in questi Us Open 2017. Favoriti da una metà di tabellone incredibilmente priva di grandissimi nomi e impoverita da un paio di eliminazioni precoci, il sudafricano e lo spagnolo adesso possono far saltare il banco. Comunque vada sarà prima finale Slam, e come detto è anche possibile pensare che rimanga lultima: un percorso simile non è facilmente ripetibile, i big (Murray, Djokovic, Wawrinka, Raonic, Nishikori) torneranno a giocare e da sotto arrivano tanti giovani che hanno già mostrato di potersi inserire nella corsa (Rublev e Shapovalov su tutti, ma anche Alexander Zverev che qui ha fatto flop ma da lunedì sarà il numero 3 Atp). Chi è favorito in questa semifinale? Difficile dirlo: forse Anderson per lesperienza, ma Carreno Busta può sfruttare la tendenza del sudafricano a perdersi nei momenti decisivi. Attenzione: tra i due outsider senza nulla da perdere (ma a questo punto anche con tutto da perdere) potrebbe venir fuori un bel match.
IL BIG MATCH
E chiaro però che la semifinale attesa da tutti è quella tra Nadal e Del Potro. Qualcuno – molti – saranno forse arrabbiati con largentino per aver negato lo scontro tra Rafa e Roger Federer, ma la realtà è che il ventottenne di Tandiil ha fatto emozionare tutti con la super rimonta su Thiem e, ancora una volta, si è spinto oltre i limiti fisici tirando fuori dal cilindro unaltra partita semiperfetta come quella che aveva giocato sullArthur Ashe otto anni fa, andando a vincere gli Us Open. Trionfare nello Slam americano per la seconda volta, facendo fuori Federer e Nadal, sarebbe troppo per Del Potro? Forse no: quello visto negli ultimi giorni è un giocatore capace di battere chiunque, casomai i dubbi riguardano le sue condizioni fisiche (nei quarti è stato ad un passo dal ritiro). Poi, ovviamente, da Nadal: il quale contro Rublev ha dominato in lungo e in largo, e che non avendo più la pressione psicologica di battere Federer (cosa che non gli riesce da tempo) ha davanti a sè la grande opportunità di vincere il sedicesimo Slam, che sarebbe il terzo qui a Flushing Meadows, impattando la quota stagionale già ottenuta da Federer. Siamo tornati indietro di quasi dieci anni nel tennis maschile? Magari sì, ma non sarebbe male veder trionfare nuovamente lo spagnolo che, intanto, è sicuro di blindare la prima posizione mondiale anche nella prossima settimana.