Chi sarà il nuovo ct della nazionale italiana? Benchè ormai sia passato del tempo dall’uscita di scena dell’Italia di Mondiali di Russia 2018 e siamo ancora in attesa delle elezioni del prossimo presidente della Figc dopo il burrascoso addio di Tavecchio, la domanda rimane calda. Anzi caldissima: a rinfocolare le indiscrezioni poi ci ha pensato solo pochi giorni fa Roberto Mancini, attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo, il quale “non esclude” una propria candidatura alla panchina di Coverciano. La lista di papabili però rimane assai lunga, da Ranieri fino a Di Biagio. n attesa che venga ufficializzato il prossimo C.t degli azzurri abbiamo chiesto a Fernando Orsi di parlarci di tutto questo: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale? Diciamo che non è facile rispondere, bisognerà prima vedere quale sarà il prossimo presidente del Consiglio Federale per avere un’idea più chiara delle cose.

Qual è il profilo ideale secondo lei? Se fosse per me sceglierei un profilo giovane, bisogna puntare sui giovani. Bisogna scegliere un allenatore che abbia fatto vedere tutte le sue qualità di ottimo tecnico ultimamente.



Mancini in pole position? Mancini ha sempre dichiarato di voler allenare la Nazionale, questa quindi non è una cosa nuova.

Si potrebbe puntare su un tecnico esperto come Ranieri? No lo ripeto preferisco un allenatore giovane piuttosto che uno anche bravo come Ranieri.

Ci sono poche poche possibilità che Ancelotti accetti? Bisogna capire realmente la decisione eventuale di allenare la Nazionale di Ancelotti. Finora non si è detto molto disponibile. Sarà però importante vedere quale sarà la sua decisione di fronte a un’offerta ufficiale, specialmente quando sarà eletto il nuovo presidente del Consiglio Federale.



Di Biagio potrebbe essere un traghettatore? Perchè no, Di Biagio potrebbe anche allenare la Nazionale. Quante volte un tecnico dell’Under 21 ha poi allenato gli azzurri!

Potrebbe esserci spazio per una scelta rivoluzionaria? Quello che importa è che sia giovane. Un nome per me c’è, è quello di Simone Inzaghi, è bravo, preparato, conosce il calcio molto bene. Si sta mettendo in evidenza con la Lazio da tempo.

Su cosa dovrà lavorare soprattutto il Ct azzurro? Proprio lanciando e lavorando su calciatori nuovi, sui giovani, cercando di ricostruire così la Nazionale.

Crede che in ogni caso nascerà un’Italia vincente? L’importante sarà seguire un progetto magari quadriennale. Ci sono delle scadenze, ricominciare a fare delle amichevoli, a marzo e non manca tanto. Ci saranno gli Europei e poi i Mondiali in Qatar. Bisognerà qualificarsi per i Mondiali, questo sarà il primo obiettivo. Pesa tanto non essere andati in Russia, una cosa che l’Italia ha pagato anche a livello economico.

C’è un nome che vorrebbe come presidente del Consiglio Federale? I calciatori che hanno anche lavorato a livello dirigenziale sarebbero l’ideale. Come era stato Albertini, come è Tommasi. Sì Tommasi sarebbe proprio il presidente ideale del Consiglio federale.

 

(Franco Vittadini)