Il racconto di Eric Abidal riguardo la sua battaglia contro un cancro al fegato, per quanto abbia fatto scaturire polemiche per le parole rivolte a Messi, ha commosso per il ricordo di tante persone del mondo del calcio che gli sono state molto vicine, a partire da Thierry Henry. Unaltra persona con la quale lesterno difensivo della Martinica ha sempre intrattenuto un rapporto fraterno è Danil Alves. Abidal ha ricordato come lex juventino, che al momento della diagnosi condivideva con lui la maglia del Barcellona, gli aveva offerto la possibilità di donare il suo fegato, quando si era palesata la necessità di un trapianto. Essendo titolare del Barcellona e della Nazionale brasiliana, si decise subito di non esporre a rischi Dani Alves, considerando che il cugino di Abidal poi si rivelò compatibile. Ma il gesto di generosità di Dani Alves non è masi stato dimenticato. (agg. di Fabio Belli)
QUELLA VISITA A SORPRESA DI HENRY
Si sente un uomo nuovo Eric Abidal, ma non è stato semplice vincere la lunga battaglia contro il cancro. Con l’ex compagno di nazionale Olivier Dacourt ha ripercorso alcuni momenti di quel duro percorso ai microfoni di Canal Plus. Vi abbiamo parlato di quelli che riguardano Lionel Messi, e non sono mancate le polemiche, ma uno dei momenti più toccanti è legato però a Thierry Henry, giunto a fargli visita a New York. «Quando lo vidi in fondo al corridoio cominciai a piangere come un bambino. Non volevo che mi vedesse così, ma mi faceva davvero tanto piacere che fosse venuto a trovarmi. Poi il sospiro di sollievo per il trapianto di fegato: «Avevo questo dolore che non avevo mai sentito in tutta la mia vita. Era insopportabile, come un coltello che lentamente s’infila in una ferita aperta. Quando il medico mi disse che avrei dovuto fare unaltra operazione, paradossalmente ero felice. Visto com’è andata, faceva bene ad esserne entusiasta. (agg. di Silvana Palazzo)
BUFERA SU MESSI: MA NON HA MAI DETTO PAROLE CATTIVE
Le rivelazioni di Eric Abidal sulla sua lotta con il tumore al fegato non hanno solo commosso, ma hanno fatto anche discutere. L’ex terzino francese ha scatenato polemiche e accuse via social per la reazione di Lionel Messi e dei compagni di squadra del Barcellona. La bufera sul web è scoppiata per questa rivelazione: «Mandai un video alla squadra, volevo dire loro ‘sono qui, ci sono ancora’: e sapete cosa mi disse Messi? Non dovevi inviarcelo, ci hai colpito…, ha raccontato nel documentario intitolato La mia parte d’ombra. A distanza di qualche ora Abidal ha dovuto precisare sul suo profilo Twitter con una parziale rettifica. «Quando mandai il video per sollevare la squadra Messi non mi disse mai di non inviar più cose del genere, né di non volerne sapere. Leo aveva detto che non gli piaceva vedermi così, ma in nessun momento ha mai detto parole cattive verso di me, ha scritto l’ex calciatore francese. (agg. di Silvana Palazzo)
Aclaración:Cuando envié el vídeo para animar al equipo leo messi nunca me dijo que no les enviara más cosas así ni que no quisiera saber nada. Leo me dijo que no les gustaba verme así, pero en ningún momento ha tenido malas palabras para mi. ????????@elchiringuitotv @jpedrerol
Eric Abidal (@EAbidalOfficial) 11 gennaio 2018
QUANDO MESSI DISSE: TI PREGO, BASTA CON QUEI VIDEO…
La vicenda di Eric Abidal è ormai nota: il terzino francese rappresenta una delle storie più liete nel mondo del calcio almeno in epoca recente. Una storia che lui stesso ha raccontato nel documentario intitolato La mia parte dombra, trasmesso recentemente in Francia: si è narrata lepopea di un giocatore al quale era stato diagnosticato un tumore al fegato, che ha reso necessario un trapanto (il donatore è stato suo cugino Gérard). Alla fine Abidal ha sconfitto la malattia: gli avevano detto che non avrebbe più giocato a calcio, lui non solo è tornato in campo ma si è anche tolto la soddisfazione di sollevare la Champions League vinta dal Barcellona nel 2011, una delle immagini più commoventi e simboliche degli ultimi anni. Eppure, come è facile immaginare, il percorso di Abidal non è stato dei più semplici: il terzino ha raccontato per esempio che quando il compagno di nazionale Therry Henry gli ha fatto visita è scoppiato a piangere. Non volevo farmi vedere in quelle condizioni ha detto, ammettendo però di essere stato contento di quelloccasione. Lepisodio più curioso riguarda però Leo Messi, di cui Abidal è stato compagno per sei anni nel Barcellona: il francese ha raccontato che ad un certo punto aveva girato un video per incoraggiare i giocatori blaugrana. Alcuni di loro mi avevano visto troppo dimagrito ha rivelato. La reazione di Messi tuttavia non è stata quella che Abidal si è aspettava: Mi ha detto di non mandare più video simili, gli faceva troppo male. Anche altri compagni, come ammesso dal giocatore, lo avevano visto eccessivamente deperito, come un cadavere: questo li aveva buttati a terra.
IL RITORNO DI ABIDAL
Abidal però ha sconfitto la malattia: il 28 maggio 2011, a due mesi dalla diagnosi del cancro, il Barcellona batteva il Manchester United a Wembley e vinceva la seconda Champions League in tre anni. La prima di Abidal; che ovviamente non era in campo, ma aveva seguito i compagni a Londra. A pochi minuti dal termine Pep Guardiola aveva fatto entrare in campo Carles Puyol, il capitano storico, per permettergli di alzare la coppa per la terza volta; ma il roccioso difensore catalano faceva ancora meglio del suo allenatore, perchè nel momento della premiazione la fascia finiva sul braccio di Abidal ed era lui a sollevare quella Champions tanto simbolica. Da quel giorno, Abidal come detto avrebbe dovuto terminare la carriera; in realtà il 6 aprile 2013 è tornato a giocare in un 5-0 al Mallorca; il club gli aveva proposto di allenare una squadra giovanile ma lui, fermamente motivato a continuare, ha rifiutato e si è accasato al Monaco, dove aveva giocato tra il 2000 e il 2002 e dove Claudio Ranieri lo ha nominato capitano. Prima però il Camp Nou gli ha tributato una straordinaria ovazione: quel giorno con lui cera Gérard, il cugino che di fatto gli ha salvato la vita. Lasciato il Barcellona dopo 193 partite e 2 gol, Abidal ha disputato 29 partite con il Monaco e la sua carriera si è definitivamente conclusa nel 2015, dopo una fugace apparizione con lOlympiacos. Ha giocato 505 partite, nazionale compresa: di queste, più di 60 sono sostanzialmente un miracolo e il frutto della grande tenacia di questo giocatore.