Il tabellone maschile degli Australian Open 2018 è formato: ancora incompleto perchè bisogna aspettare gli ultimi risultati delle qualificazioni, ma i big ci sono e dunque è già il momento di analizzare il percorso dei favoriti della vigilia. Naturalmente sono tutte ipotesi, e come tali vanno prese: ipotesi che si basano sulle teste di serie e sulleventualità che un determinato giocatore ne batta un altro, perchè poi il campo parlerà e già dal primo turno potrebbe avere idee diverse rispetto a quelle che noi ci siamo fatte. Quello che tutti sapevamo è che Rafa Nadal e Roger Federer potrebbero dare vita alla seconda finale consecutiva agli Australian Open: essendo le prime due teste di serie, non potranno incrociarsi se non in finale. Tra di loro, chi ha il percorso più agevole? Sempre sulla carta, diremmo Nadal: il quale, dopo lesordio con Victor Estrella Burgos, avrebbe un eventuale terzo turno piuttosto agevole, accoppiato nella peggiore delle ipotesi alla testa di serie numero 28 Damir Dzumhur o al nostro Paolo Lorenzi, che sarà avversario del bosniaco allesordio. I problemi per Rafa non inizierebbero prima degli ottavi, dove potrebbe arrivare John Isner o anche il combattente argentino Diego Schwartzman; dalla parte dello spagnolo incrociano poi Marin Cilic e Gilles Muller (che lo ha battuto a Wimbledon) e, per uneventuale semifinale, soprattutto la testa di serie numero 3 Grigor Dimitrov che da agosto in avanti ha dato una svolta totale alla sua carriera, che già lo scorso anno ha rischiato di far fuori Rafa in una meravigliosa semifinale.
IL CAMMINO DI FEDERER
Percorso decisamente più complicato per Roger Federer, che già aprirà contro un Aljaz Bedene che se non altro potrebbe costringerlo a una partita di sacrificio. Già al terzo turno lo svizzero potrebbe trovarsi di fronte una vecchia volpe come Richard Gasquet, mentre la lunga inattività ha fatto crollare Milos Raonic al numero 22 del seeding e il canadese è il classico giocatore che vale ben più della sua testa di serie. E anche il potenziale avversario di Federer agli ottavi; se il Re dovesse essere ancora in corsa, nei quarti la principale insidie si chiamerebbe Juan Martin Del Potro, luomo che lo ha battuto agli Us Open (lo scorso anno e nella storica finale del 2009) e che dal prossimo lunedì tornerà nella Top Ten del ranking. Preoccupa meno David Goffin che, per quanto ottimo giocatore e testa di serie numero 7, non ha forse il gioco per impensierire a fondo lo svizzero sui cinque set; la semifinale però rischia di essere una tagliola per il Re, che comunque la si giri si troverebbe ad affrontare un campione fatto o potenziale. Intanto Novak Djokovic, le cui condizioni restano da valutare; poi Alexander Zverev, in predicato di proseguire la marcia verso la vetta mondiale e già in questi Australian Open una concreta possibilità per il titolo. Ancora: Stan Wawrinka, contro cui la tradizione è favorevole ma sarebbe una partita durissima, e anche Dominic Thiem che è cresciutissimo in malizia. A favore di Federer gioca il fatto che due di questi potenziali avversari (Djokovic appunto, e anche Wawrinka) sono fuori dal circuito da tempo e dunque non possono essere al 100%; entrambi potrebbero essere eliminati ben prima della semifinale, per esempio il serbo avrebbe un durissimo secondo turno contro il super atleta Gael Monfils che per di più ha appena vinto il titolo in Qatar.