Ci sono diverse cose che non si sanno di Peter Fill, terzo nella combinata di Wengen. Lo sciatore alpino classe 1982 ha compiuto una vera e propria impresa nella conquista della prima Coppa del mondo di specialità, infatti nessun italiano era riuscito a vincerla prima di lui. Tanto che a questa sua impresa è stata dedicata anche una statua che si trova alla cabinovia Siusi-Alpe di Siusi, questa è alta addirittura otto metri. Nel momento più importante della sua carriera il ragazzo si è procurato un brutto infortunio che lo ha costretto a uno stop lungo. Un problema ai tendini addominali che però è stato poi superato grazie alla forza e alla determinazione. Peter Fill è inoltre il cugino di una sciatrice dello slalom, Denise Karbon. Si è sposato nel 2015 con Manuela Pitschieler con la quale ha avuto due figli maschi di nome Leon e Noah. (agg. di Matteo Fantozzi)



TERZO POSTO NELLA COMBINATA DI WENGEN

Ottimo terzo posto per Peter Fill nella combinata di Wengen, l’azzurro è salito sul podio nella seconda gara della specialità dopo il secondo posto conquistato a Bormio nella combinata. L’italiano è arrivato a 1″15 dal vincitore, il francese Muffat-Jeandet, mentre secondo a 96/100 dalla transalpino si è piazzato il russo Pavel Trikhichev. Peter Fill ha conquistato la coppetta di combinata, la prima della storia in questa specialità per un italiano, aggiungendo quindi un’altra soddisfazione importante alla sua splendida carriera. Ricordiamo che alla gara non ha preso parte Alexis Pinturault, specialista della gara doppia e vincitore a Bormio mentre per il connazionale Muffat-Jeandet è la prima vittoria di coppa del Mondo in carriera. Ricordiamo che Cristof Innerhofer ha chiuso invece al quinto posto inforcando anche nella parte alta.



LA GIOIA DI PETER FILL CHE VINCE LA COPPA DI SPECIALITA’

Peter Fill ha commentato con le seguenti parole l’arrivo sul podio, le dichiarazioni sono riportate da gazzetta.it: “Sono contento per oggi. Ho fatto podio e vinto la Coppa di combinata: ora ne ho 3 a casa. Ho dovuto combattere tantissimo sul muro, per noi discesisti è una gara difficilissima perché dobbiamo cercare di guadagnare in libera per poi scendere in slalom su piste con i buchi. In vista di domani spero di recuperare perché è stata dura e ora non potrò riposarmi subito. La gara sarà impegnativa. Io sul viale del tramonto? Provo sempre a dare il massimo, amo lo sci e ho fatto vedere che ci sono ancora. Quest’anno è mancata la fortuna, ma oggi ne ho avuta nel precedere Jansrud di un centesimo”. Il podio di Fill è un ottimo segnale anche in vista dei giochi Olimpici.

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