Nonostante il Vicenza sia fallito in fine settimana la squadra biancorossa tornerà in campo per affrontare il Teramo. Si va avanti con l’esercizio provvisorio e i tifosi meritano di poter stare vicino alla loro squadra. E’ per questo che la società ha deciso di concedere la sessione di allenamento a porte aperte allo Stadio Menti. Si scenderà in campo allo Stadio Romeo Menti alle ore 10.30 e dopo ci sarà la conferenza stampa prepartita del mister Zanini che probabilmente però declinerà le domande in merito al fallimento della società. Per il club l’obiettivo è quello di pensare unicamente al campo, per giocare questa seconda parte di stagione a testa alta aspettando che possa accadere qualcosa che al momento dovrebbe essere veramente straordinario. La situazione è assai complicata, ma il Vicenza non molla e avrà l’opportunità in campo di dire la sua almeno fino a maggio. (agg. di Matteo Fantozzi)
IN BRASILE C’ GI NOSTALGIA DEI BIANCOROSSI
Come si fa a non pensare alla squadra di Francesco Guidolin che in Coppa delle Coppe faceva sognare una città se non un intero paese nel giorno in cui il Vicenza Calcio è fallito? La squadra biancorossa ha segnato la storia del calcio e ora se ne va in un triste pomeriggio di gennaio con poche forze ma la voglia di chiudere la stagione a testa alta grazie all’esercizio provvisorio. Fa tanto rumore questa notizia che addirittura in Brasile ne parlano nonostante il Vicenza Calcio è anni che non fa parte più delle massima categoria del calcio italiano, l’ultima stagione giocata in Serie A risale infatti alla stagione 2000/01, quando la Roma di Fabio Capello vinceva l’ultimo Scudetto visto al centro del nostro paese. Da quel momento infatti i successi furono nuovamente ridistribuiti tra Juventus, Inter e Milan. Tornando in Brasile è il giornalista di ESPN Brasile Leonardo Bertozzi a dedicare un tweet al Vicenza Calcio in un giorno davvero triste per il calcio internazionale. (agg. di Matteo Fantozzi)
ESERCIZIO PROVVISORIO, IL VICENZA TERMINER IL CAMPIONATO
Il Vicenza Calcio è fallito. Adesso è ufficiale: lo ha dichiarato il tribunale fallimentare della città veneta, che allo stesso tempo ha disposto lesercizio provvisorio. Cosa significa? Semplice: le attività della società proseguiranno sotto la tutela di Nerio De Bortoli, commercialista che in maniera temporanea si occuperà della gestione del club (come aveva già fatto ai tempi del fallimento del Venezia). Cè di mezzo la tutela dei vari creditori: tra questi i giocatori stessi, che non percepiscono lo stipendio da settembre ma si sono detti comunque disposti a continuare la stagione, a patto che ci siano delle garanzie riguardo il pagamento. La situazione resta insomma in bilico: una vicenda che ricorda molto da vicino quella del Parma, che nonostante il fallimento aveva concluso (penalizzato) il campionato di Serie A per poi dover ripartire dai Dilettanti; e ovviamente quella del Modena, cui il Vicenza si accoda come società fallita nel girone B dellattuale Serie C: la differenza è che i canarini sono stati radiati dal campionato per aver saltato quattro partite, causa limpossibilità di aprire le porte dello stadio Braglia, di proprietà del comune al quale non era stato corrisposta la quota per laffitto. La brutta vicenda del Vicenza è già costata lo 0-3 a tavolino contro il Padova, in Coppa Italia; ora la squadra proseguirà, ma da un momento allaltro può saltare tutto e in ogni caso il prossimo anno non è chiaro da dove ripartiranno i biancorossi. In più, come era successo al Parma, da qui al termine della stagione alcuni calciatori potrebbero decidere di averne avuto abbastanza, uscendo così dal contratto e lasciando la squadra.
LA STORIA DEL VICENZA
Scompare dunque una società che ha vissuto momenti celebri nel calcio italiano: a lungo in Serie A, nel 1978 ha giocato un campionato memorabile da neopromossa, chiudendo al secondo posto con un ventunenne Paolo Rossi capocannoniere a quota 24 gol. Ventanni più tardi la gestione di Dalle Carbonare e, subito dopo, degli inglesi, ha portato a un altro straordinario risultato quando i biancorossi hanno vinto la Coppa Italia. Lallenatore era Francesco Guidolin: nella stagione seguente ha fatto quello che possiamo definire come un miracolo raggiungendo la semifinale di Coppa delle Coppe, eliminando sulla strada lo Shakhtar Donetsk e il Roda e mettendo paura al Chelsea, battuto al Menti in una notte che da queste parti ricorderanno per sempre (il gol lo segnò Lamberto Zauli). Da lì il declino: la retrocessione nel nel 2001, definitiva, una discesa in C1 con ripescaggio (2005) ripetuta nel 2012, poi lanno seguente la discesa a tutti gli effetti nella Lega Pro, dove sta giocando tuttora. Partita bene, la squadra è crollata: ovviamente i problemi finanziari hanno avuto il loro peso specifico. Lallenatore è Nicola Zanini, che da queste parti ha giocato due anni; ha sostituito in corsa Alberto Colombo. La sparizione del Vicenza è un duro colpo per tutti gli appassionati: con questi colori si sono esibiti campioni e ottimi giocatori come Roberto Baggio (tre stagioni), Luca Toni, Massimo Ambrosini, lui pure eroe di Coppa delle Coppe insieme a capitan Mimmo Di Carlo, il bomber Pasquale Luiso, luruguaiano Marcelo Otero, Francesco Coco e Roberto Baronio.