Thomas Dressen ha vinto la discesa di Kitzbuhel: impresa compiuta dunque per il discesista tedesco, che coglie la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo nelloccasione più prestigiosa dellanno, sulla leggendaria Streif. La squadra tedesca questanno aveva già dato evidenti segni di miglioramento e Dressen era già stato terzo a Beaver Creek, ma di certo questo clamoroso colpaccio a Kitzbuhel non era prevedibile, per la gioia di chi avesse osato scommettere proprio su Thomas Dressen, che da oggi entra in unaltra dimensione. Secondo posto per Beat Feuz, che conferma di essere il discesista di riferimento in questo momento ma fallisce per soli 20/100 la doppietta Wengen-Kitzbuhel, portandosi comunque a soli 10 punti da Aksel Lund Svindal nella classifica di discesa, dal momento che oggi il norvegese è stato appena ottavo. Terzo gradino del podio per Hannes Reichelt, che porta lAustria sul podio nella gara che fa fermare unintera nazione, staccato di 41/100 dal leader e davanti di appena 5 centesimi al connazionale Vincent Kriechmayr. Quanto agli italiani dobbiamo segnalare soprattutto leccellente undicesimo posto di Emanuele Buzzi con il pettorale numero 44, addirittura davanti a un certo Dominik Paris (dodicesimo) e non lontano da Peter Fill, migliore degli azzurri come in super-G con il nono posto. Buzzi ipoteca anche un posto per completare il quartetto olimpico in discesa, va a punti comunque pure Matteo Marsaglia, ventiquattresimo con il pettorale numero 49. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
COLPACCIO DRESSEN
Thomas Dressen guida la discesa di Kitzbuhel: colpaccio a sorpresa per il tedesco, che è sicuramente un nome emergente di questa stagione di Coppa del Mondo della velocità, ma si gode una clamorosa consacrazione sulla Streif, nella gara più attesa della stagione. I migliori sono già tutti scesi, per cui salvo sorprese Dressen dovrebbe festeggiare la prima vittoria in carriera proprio a Kitzbuhel: il sogno di tutti i discesisti. Naturalmente il rimpianto resta a Beat Feuz, che vede svanire per 20 centesimi di ritardo dal tempo di 15615 fatto registrare da Thomas Dressen il sogno di completare la doppietta Wengen-Kitzbuhel, mentre ai padroni di casa austriaci resta il terzo gradino del podio con Hannes Reichelt, staccato di 41/100 dal leader e davanti di appena 5 centesimi al connazionale Vincent Kriechmayr, che per primo aveva fatto tremare Feuz sbagliando però qualcosa nel finale e giungendo dunque alle spalle dello svizzero, superato però poi dal tedesco che ha fatto invece tutto per bene. Piazzamenti non esaltanti invece per gli azzurri: settimo Peter Fill, nono con la febbre Dominik Paris, sospiro di sollievo per Christof Innerhofer, autore di una caduta per fortuna senza conseguenze nel finale della pista. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FEUZ IN TESTA
Beat Feuz è al comando della discesa di Kitzbuhel: lo svizzero guida nella tana degli austriaci proprio davanti al padrone di casa Hannes Reichelt, nettamente i due migliori oggi sulla sempre terribile e spettacolare Streif. Feuz, vincitore anche sabato scorso a Wengen (sarebbe una straordinaria doppietta), ha ottenuto il miglior tempo degli atleti scesi finora in 15635, infliggendo 21/100 a Reichelt che era sceso con il numero 1. Decisamente più lontani tutti gli altri, a partire dal solito Aksel Lund Svindal, terzo ma staccato di 92/100: ancora una volta il grande norvegese non riesce a colmare la lacuna della discesa di Kitzbuhel, che ancora manca nel suo palmares. Ottima prestazione di Peter Fill, attualmente quarto a 106, dunque a pochi centesimi dal terzo gradino del podio virtuale, anche se dopo lottima parte iniziale avremmo sperato anche in qualcosa di più. La Streif daltronde non perdona, lo sanno purtroppo Christof Innerhofer e anche il francese Johan Clarey, entrambi caduti nel finale – peggio Clarey, finito nelle reti, ma non dovrebbero esserci conseguenze particolarmente gravi. Così così Dominik Paris, che daltronde ha dovuto fare i conti sia con linfluenza sia con la pausa proprio prima di lui per la caduta di Clarey: il due volte vincitore della Streif è attualmente sesto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Pochi minuti alla partenza della discesa libera maschile di Kitzbuhel, lappuntamento probabilmente più atteso nel calendario della Coppa del Mondo di sci. La pista Streif infatti è garanzia di spettacolo per il grande livello tecnico del tracciato, che si aggiunge allatmosfera e al grande fascino che accompagna questa gara così ricca di tradizione. Vincere a Kitzbuhel è naturalmente uno dei grandi obiettivi della carriera di un velocista, paragonabile forse solamente a un oro olimpico o mondiale, e con orgoglio possiamo dire che negli ultimi anni ci sono riusciti Peter Fill e per ben due volte Dominik Paris per tre successi azzurri nelle ultime cinque edizioni. La classifica della Coppa di discesa questanno vede però soprattutto un duello fra Aksel Lund Svindal, primo con 420 punti, e il suo più vicino inseguitore Beat Feuz, a quota 362 punti, poi già piuttosto staccati ecco al terzo posto Kjetil Jansrud con 238 punti e quarto proprio Paris a quota 232. Adesso però la parola passa alla pista e al cronometro, perché la discesa libera maschile di Kitzbuhel sta per cominciare: che lo spettacolo abbia inizio! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DISCESA KITZBUHEL, STREAMING VIDEO E DIRETTA TV
La partenza del primo atleta nella discesa maschile di Kitzbuhel è in programma alle ore 11.30. Lappuntamento per tutti gli appassionati sarà anche oggi in diretta tv sui canali che ormai da molti anni sono i punti di riferimento per lo sci: Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) e il canale tematico Eurosport, disponibile sia su Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Se non potrete mettervi davanti a un televisore, ci saranno anche le possibilità fornite dalla diretta streaming video, gratuita sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it), oppure riservato agli abbonati per quanto riguarda Eurosport Player ma anche Sky Go e Premium Play. Ricordiamo inoltre la possibilità di seguire il live timing sul sito ufficiale della Federazione internazionale per essere sempre aggiornati su come stanno andando le cose a Kitzbuhel (www.fis-ski.com).
L’ALBO D’ORO
Si avvicina la partenza della discesa libera di Kitzbuhel, la più celebre classica della Coppa del Mondo di sci maschile sulla leggendaria pista Streif. Dunque in attesa delle emozioni della discesa è doveroso fare un tuffo nella storia di Kitzbuhel, dove si gareggia dallormai lontanissimo 1931 – e vengono i brividi pensando a cosa dovesse significare allora sciare su una pista così difficile. Lalbo doro della gara rispecchia dunque la storia dello sci: fra i vincitori troviamo ad esempio negli anni Cinquanta Toni Sailer, nei Sessanta Karl Schranz e Jean-Claude Killy, poi naturalmente Franz Klammer negli anni Settanta (ma con un ultimo successo nel 1984), Pirmin Zurbriggen negli anni Ottanta per citare alcune leggende dello sci. Gli anni Novanta sono stati caratterizzati da tre vittorie a testa per Franz Heinzer e Luc Alphand, dal primo successo italiano con Kristian Ghedina nel 1998, che sarà seguito nelle ultime stagioni dai successi di Dominik Paris nel 2013 e lanno scorso e Peter Fill nel 2016, ma anche dagli inizi dellincredibile carriera di Didier Cuche, che ha vinto per ben cinque volte in 14 anni. Lultimo suo successo risale al 2012, da allora come detto tantissima Italia appunto con Paris e Fill – tre successi nelle ultime cinque edizioni -, mentre nel 2014 vinse Hannes Reichelt (unico successo austriaco dopo Michael Walchhofer nel 2006) e nel 2015 si è imposto Kjetil Jansrud, unica affermazione norvegese dopo le due di Lasse Kjus. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ORARIO E PRESENTAZIONE DISCESA
La Coppa del Mondo di sci vive oggi la discesa libera di Kitzbuhel, levento più atteso dellanno nel Circo Bianco: lAustria si ferma, ma ovunque nel mondo chi appena si interessa anche solo minimamente di sci si metterà davanti a un televisore per seguire la mitica gara sulla pista Streif. Siamo nellanno delle Olimpiadi, per cui forse non si può dire che la discesa di Kitzbuhel sia la gara in assoluto più attesa della stagione, ma di certo per un discesista vincere almeno una volta a Kitzbuhel nella carriera è importante come un oro olimpico: è dunque un piacere ricordare che negli ultimi anni la Streif sembra essere diventata territorio di conquista per i discesisti azzurri.
Tanti elementi contribuiscono al fascino della località più celebre dello sci mondiale: innanzitutto la storia, perché qui si gareggia fin dal 1931, anno di nascita del trofeo dell’Hahnenkamm; Kitzbuhel è anche la tappa più glamour, come Montecarlo per la Formula 1 o Wimbledon per il tennis. Naturalmente poi c’è il grande valore tecnico della Streif, in particolare grazie ad alcuni passaggi che vanno citati: la Mausefalle, salto posto poco dopo la partenza il cui nome in tedesco significa “trappola per topi”, che rende molto bene l’idea della sua difficoltà; la Steilhang, una doppia curva in contropendenza che porta lo sciatore a ridosso delle reti di protezione subito prima di un tratto di scorrimento nel quale è fondamentale entrare con buona velocità, cosa possibile solo facendo bene la Steilhang; infine l’Hausbergkante, tratto da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima che immette sul rettilineo finale, una sfida ai limiti delle possibilità della fisica.
DISCESA KITZBUHEL: FAVORITI E ITALIANI
A Kitzbuhel si disputerà la sesta discesa libera stagionale. Non cè dubbio sul fatto che finora i due discesisti migliori della stagione siano stati il norvegese Aksel Lund Svindal e lo svizzero Beat Feuz. Svindal è al comando della Coppa di discesa, grazie soprattutto alle due vittorie ottenute a Beaver Creek e in Val Gardena, ma pure con una fenomenale continuità dal momento che il norvegese è salito sul podio in tutte le cinque discese disputate finora. Eccellente anche il rendimento di Beat Feuz, vincitore in Canada e pure settimana scorsa a Wengen, successo che per uno svizzero ha sempre un sapore speciale, senza dimenticare il secondo posto sulla Birds of Prey. Feuz sulla Streif non ha mai vinto e deve riscattare il ricordo della brutta caduta dello scorso anno, ma daltronde a Kitzbuhel limprevisto è sempre in agguato: Svindal qui ha vinto tre volte in super-G ma mai in discesa, anzi nel 2016 si infortunò e finì anzitempo la propria stagione. Quanto agli austriaci, possiamo considerare Matthias Mayer, Hannes Reichelt e Vincent Kriechmayr come nomi di spicco per migliorare una tradizione recente negativa, visto che i padroni di casa hanno vinto una sola volta negli ultimi dieci anni, con Reichelt nel 2014.
Gli azzurri invece in queste ultime stagioni sembrano essere diventati i padroni di casa sulla Streif: anche considerando solamente la discesa, possiamo vantare a partire dal 2013 due vittorie e un secondo posto per Dominik Paris e un successo di Peter Fill (mentre Christof Innerhofer vanta podi ma in super-G). Qualcosa di incredibile, se si pensa che a lungo invece Kitzbuhel è stata maledetta per i nostri colori, con lunica vittoria di Kristian Ghedina nel 1998 prima della travolgente Valanga azzurra degli ultimi anni. I nostri eroi dunque hanno tutte le qualità per fare bene e ne avrebbero bisogno in una stagione fin qui contraddittoria: Fill ha raccolto due podi e addirittura la Coppa di specialità ma in combinata, Paris ci ha regalato una bellissima vittoria sulla Stelvio di Bormio – altro tracciato fra i suoi preferiti – ma di certo ci manca la continuità. Fare ancora una volta bene a Kitzbuhel sarebbe una spinta fenomenale verso le ormai imminenti Olimpiadi.