Inter Roma è ovviamente la grande partita di Luciano Spalletti: nelle ultime ore è stato dato grande risalto al passato giallorosso del tecnico toscano, capace di aprire un primo grande ciclo tra il 2005 e il 2009 con due Coppe Italia come principali trofei in bacheca, ma anche i quarti di Champions League raggiunti e una squadra che giocava un grande calcio, e un secondo ciclo più breve concluso non in maniera perfetta in termini di rapporti con la piazza. Un retroscena che lo riguarda ci arriva da FcInter1908.it: appena arrivato ad Appiano Gentile, Spalletti aveva ovviamente impostato la campagna acquisti dellInter e tra i nomi caldeggiati dallallenatore cera quello di Aleksandar Kolarov. Il terzino sinistro serbo però gioca oggi nella Roma, ed è anzi uno dei punti di forza della squadra in mano ad Eusebio Di Francesco: questo perchè Piero Ausilio e Walter Sabatini avevano già puntato Dalbert, considerato un investimento migliore per carta didentità. Spalletti ha avuto parole per lui alla vigilia di Inter Roma, dicendo di essere dispiaciuto per non averlo fatto giocare troppo spesso: Ha qualità ha detto il tecnico dei nerazzurri, ma chissà come sarebbero andate le cose se la società lo avesse accontentato prendendo anche Kolarov. (agg. di Claudio Franceschini)



IL PROGETTO NERAZZURRO

In preparazione di Inter-Roma, a Luciano Spalletti è stato anche chiesto se in questo momento si sente sotto pressione come durante la sua esperienza in giallorosso l’anno scorso, in cui aveva ripetuto a più riprese che senza vittoria a fine stagione, avrebbe lasciato l’incarico. Spalletti ha affermato come la situazione all’Inter in questo momento sia diversa, la Roma un anno fa si trovava a suo avviso di fronte al bivio di raccogliere i frutti del lavoro, oppure di voltare pagina e di ripartire con un ciclo diverso. All’Inter invece il lavoro del tecnico di Certaldo è inziato solamente da alcuni mesi, e Spalletti ha sottolineato come al momento non vede una sua esperienza all’Inter più corta di due anni, che sono quelli del contratto biennale firmato in estate. E poi si potrebbe anche proseguire: di sicuro non è questo il momento per lui, come un anno fa, di dire “vincere o lasciare”, perché le somme si tireranno per Spalletti sono a fine ciclo in nerazzurro. (agg. di Fabio Belli)



IL PASSATO IN GIALLOROSSO

Tutti i fari di Inter-Roma saranno su Luciano Spalletti che affronta per la seconda volta da ex la squadra giallorossa allenata fino allo scorso giugno. Il tecnico di Certaldo ha concluso dopo un anno e mezzo la seconda avventura sulla panchina dei capitolini senza riuscire a bissare i successi della prima, ma è l’ultimo allenatore ad aver vinto un titolo sulla panchina della squadra capitolina. Luciano Spalletti ha guidato la Roma dal 2005 al 2009 per poi tornarci appunto dal gennaio 2016 al giugno 2017. Da allenatore della Roma ha vinto 2 Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Proprio la seconda Coppa Italia, nella stagione 2007/2008, è l’ultimo trofeo che la squadra giallorossa ha vinto in dieci anni davvero deludenti perché privi di successi in bacheca nonostante un numero infinito di secondi posti. L’esame Olimpico Luciano Spalletti l’ha già superato l’andata, vincendo 3-1 fuori casa, vedremo come si comporterà a San Siro. (agg. di Matteo Fantozzi)



“RAFINHA HA TANTE QUALIT”

Luciano Spalletti mantiene il basso profilo per il campionato, ma spera che i rinforzi presi dalla società sul mercato possano contribuire a rilanciare il club verso i vertici della classifica. Nella consueta conferenza stampa prepartita, il tecnico dei nerazzurri ha parlato del momento della squadra, ma si è soffermato soprattutto sul nuovo arrivato, Rafinha: E’ un ragazzo che ha tanta qualità – ha dichiarato ai microfoni di Premium Sport – può giocare come esterno che entra dentro il campo, come centrocampista offensivo, come trequartista. Il giocatore del Barcellona approda all’Inter dopo un problema fisico che lo ha tenuto lontano dai campi. Non è ancora al massimo della forma, ma dovrebbe essere al top entro qualche settimana. L’obiettivo, per Rafinha, è quello di tornare grande con la casacca dei nerazzurri.

SPALLETTI SU TOTTI: “LO SALUTO”

Luciano Spalletti è pronto a vivere Inter Roma: dopo la pausa, la Serie A ricomincia proprio con una partita speciale per lallenatore dellInter, sia perché affronta il suo passato sia per le più stringenti esigenze di classifica, che vedono sia lInter sia la Roma in corsa per un posto fra le prime quattro che si qualificheranno alla prossima Champions League. Ecco dunque il pensiero di Luciano Spalletti espresso nel corso della tradizionale conferenza stampa della vigilia ad Appiano Gentile. Il mister introduce la sfida così: I ragazzi sono tornati con la testa giusta e si sono allenati in maniera corretta. All’andata eravamo all’inizio, avevamo da imparare e conoscersi. Ora siamo più logori per la stagione, ma giocheremo a viso aperto entrambi perché c’è bisogno di punti. Lisandro Lopez ha la garra, è uno da Inter, ha richiamato subito i compagni nella sua lingua, ha un’aggressività che gli si riconosce subito, vuole mostrare il muscolo andando a riconquistare la palla. Loro non ci faranno rifiatare, verranno a prendere palla alta, lo hanno fatto in Champions, lo faranno al Meazza“.

LUCIANO SPALLETTI SU INTER ROMA

Spalletti comunque non crede che a gennaio Inter Roma possa emettere già verdetti: Non sarà ancora decisiva, è presto. Ma può determinare l’entusiasmo. Inevitabili le domande su un possibile parallelismo fra le due squadre, entrambe in calo nelle ultime giornate: Non ho visti sbalzi sul comportamento della mia squadra, poi a volte abbiamo sfruttato qualche occasione in più e in altre meno, ma dobbiamo solo continuare a lavorare nella maniera corretta per crescere. Per diventare da titolo dobbiamo fare cose forti, bisogna lavorare in un certo modo. Soddisfati e felici lo siamo, abbiamo lavorato giusto e duro. All’andata con la Roma abbiamo avuto buon equilibrio e ci sono girati bene un paio di episodi. Una delle qualità della partita sarà il livello di concentrazione mantenuto nel tempo, sarà vietato distrarsi. Come scendere lo Stelvio senza mani se perdi concentrazione contro la Roma”.

SPALLETTI SUI GIALLOROSSI E FRANCESCO TOTTI

Inevitabili pure le domande sul suo passato giallorosso e sul rapporto con Francesco Totti, alle quali Luciano Spalletti risponde così: “Mi porto dietro i risultati che non ho raggiunto, per capire dove potevo migliorare e dove potrò migliorare. Totti? Scrivete ciò che vi pare, io la sottoscrivo. I rapporti diventano difficili se si lascia qualcosa in sospeso, ho detto tutto a Francesco, domani lo saluterò come tutti gli altri calciatori della Roma. Con lui mi sono comportato come mi sarei dovuto comportare. Insieme con quei calciatori ho passato momenti bellissimi che mi porterò sempre con me. Io alleno sempre per trovare la condizione migliore della squadra. Poi questo a qualcuno non piace, ma la mia professione me lo impone”. Non vuole fare nomi di giocatori che toglierebbe alla Roma, ma si lascia sfuggire un giudizio molto chiaro su Radja Nainggolan, che proprio con Spalletti aveva raggiunto vette di rendimento assoluto e ora invece potrebbe lasciare i giallorossi: Un alieno”.

SPALLETTI E IL PROGETTO DELLINTER

Poi si torna al presente e anche al futuro, entrambi targati Inter: “La mia intenzione è svolgere il mio lavoro qui secondo la lunghezza del contratto, confidando di arrivare in Champions. Sarà una partita giocata alla pari perché siamo due squadre forti. Non vedo chi rischia di più, sarà giocata ad armi pari. Anche noi vogliamo attaccare la Roma, vogliamo attaccare le nostre timidezze, le difficoltà che ci possono essere dentro una partita e qualche volta ci difenderemo. Sarà una partita di garra, muscolo, durezza, reattività. Magari Spalletti potrebbe sognare l’alieno Nainggolan, ma ci si può accontentare del mercato nerazzurro. Il difensore centrale è arrivato (” contenta anche la mi mamma” scherza Spalletti), il trequartista pure (Rafinha? Sta a noi aiutarlo per ritrovare la condizione se vogliamo che ci dia una mano), e lallenatore per il momento si dichiara a posto così. I direttori sono stati tempestivi a prendere due giocatori forti come Lisandro Lopez e Rafinha. Poi notizie sparse: Spalletti blinda Cancelo (Resta, si fa turbare dalle telefonate che riceve, ma comanda la società), D’Ambrosio sarà convocato, parole dolci anche per giocatori che finora non hanno convinto del tutto oppure proprio non si sono quasi mai visti: Sono dispiaciuto di non aver mai fatto giocare Dalbert. Spero che Candreva torni sui livelli iniziali, che Gagliardini completi le sue enormi qualità, non la dà mai vinta”.