Sarà una lunga tre giorni di trattative quella per i diritti tv della Serie A. Al momento nessuna offerta accettata ma, dalle prime indiscrezioni trapelate, nelle buste i club del massimo campionato di calcio hanno trovato decisamente meno soldi rispetto a quelli sperati. Sicuramente meno del miliardo e 50 milioni di euro che le società avrebbero voluto portare a casa, e che rappresentano la base sotto la quale ogni soluzione potrebbe essere possibile. Al momento questa cifra non è stata raggiunta, con Sky che si ferma a 580 milioni per i pacchetti principali. Potrebbe dunque far saltare il banco l’offerta complessiva di 900 milioni di euro del colosso spagnolo Mediapro, che potrebbe anche spingersi a 990: Mediaset sembra al momento ferma al palo, mentre per Sky lo spauracchio concreto sembra essere la perdita dei diritti sul web. (agg. di Fabio Belli)



TAVECCHIO: “NESSUNA OFFERTA ACCETTATA”

La battaglia dei diritti tv prende quota nell‘Assemblea di Lega e si pronuncia anche il Presidente uscente della Figc Carlo Tavecchio. Questi ha fatto il punto della situazione alla fine dell’Assemblea svelando che: “Nessuna offerta è stata accettata e daremo corso alla trattativa privata con l’obiettivo di tenere non meno del prezzo minimo complessivo che è previsto dal bando e cioè di un miliardo e cinquanta milioni per i pacchetti principali e opzionali”. Carlo Tavecchio ha poi sottolineato che la Lega ha ricevuto cinque offerte da altrettanti broadcaster e anche da un’offerta che arriva da un intermediario indipendente. Sicuramente nelle prossime settimane arriverà l’annuncio ufficiale, ma al momento rimangono diversi dubbi col pubblico che segue con grande attenzione gli scenari e gli sviluppi per le prossime stagioni. Per Carlo Tavecchio questo potrebbe essere l’ultimo impegno prima del commissariamento che lo porterà ad abbandonare il ruolo come dichiarato subito dopo l’infausta notte che ha portato alla mancata qualificazione ai prossimi Mondiali. (agg. di Matteo Fantozzi)



INIZIA LA NUOVA BATTAGLIA

E iniziata la battaglia per i diritti tv sul campionato di Serie A: la Lega deve decidere in merito al triennio in arrivo, cioè quello compreso tra il 2018 e il 2021. Per il momento, come riporta la Gazzetta dello Sport, si registra come al solito la forte presenza di Sky: la televisione satellitare avrebbe infatti presentato offerte per quattro diversi pacchetti, più di quanto abbia fatto Mediaset insieme ad altre realtà. Nello specifico, si parla di 5 buste presentate: Sky si sarebbe fatta avanti per il pacchetto A, che comprende le partite di 8 squadre – con le big – il pacchetto C che riporta lo stesso contenuto ma fruibile via Internet, e ancora per i pacchetti D1 e D2 che di fatto coprono le partite delle altre 12 formazioni della Serie A (tra queste cè anche la Roma) e i diritti accessori di un paio di pacchetti. Come sempre Sky Sport prova a farla da padrone; Mediaset e Italia Way hanno offerto le buste per il pacchetto B (corrisponde al primo pacchetto ma per gli utenti del digitale terrestre) e, almeno dalle indiscrezioni giuste, Tim e Perform si sarebbero fatte avanti per il pacchetto C. AllAssemblea di Lega sono presenti tutti i club con la sola eccezione del Benevento; tra i personaggi noti si sono visti Marco Fassone e Beppe Marotta, amministratori delegati di Milan e Juventus,  e i presidenti di Cagliari e Sampdoria Tommaso Giulini e Massimo Ferrero oltre al dg della Roma Mauro Baldissoni. 



LE PAROLE DI TOMMASI

Intanto, in parallelo alle decisioni sui diritti tv, si è riunita lAssociazione Italiana Calciatori: poco dopo le 11 della mattina cè stato un incontro a sorpresa con lAssociazione degli Allenatori e a tema è stato messo ovviamente il lavoro sulla candidatura alla presidenza della Federcalcio. A questo proposito, poco fa è intervenuto Damiano Tommasi (presidente dellAic) che ha confermato, dopo aver avuto un colloquio con Renzo Ulivieri, che porterà avanti la sua candidatura e dunque tra pochi giorni il suo nome potrebbe succedere a Carlo Tavecchio in qualità di capo della FIGC. Da parte degli altri presenti allassemblea, bocche assolutamente cucite: nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, il primo a lasciare la sede della Lega è stato Massimo Ferrero che di fatto non ha preso parte alla seduta pomeridiana, durante la quale appunto si sarebbe scoperto lesito sulla presentazione delle offerte per i diritti tv.