Inter in crisi, i numeri parlano chiaro. Eppure Luciano Spalletti non vuol sentir parlare di involuzione: « stata un partita in cui abbiamo concesso troppo e ci ha visti non all’altezza. Nel riuscire a prendere forma del contesto non siamo stati bravi, ha dichiarato in conferenza stampa dopo il pareggio con la Spal. Si può parlare allora di un problema psicologico: «Il momento che stiamo attraversando non aiuta a giocare con tranquillità ma alimenta la tensione. C’è da avere reazioni forti perché l’autostima così è messa a dura prova, ha spiegato l’allenatore dell’Inter. Per superare la crisi l’Inter deve dunque migliorare qualcosa dal punto di vista comportamentale: «Si iniziano a perdere palle banali, a fare le cose mezze e mezze. Poi gli avversari ci mettono mano e riescono ad avere dei vantaggi. Ma Spalletti è fiducioso: «Sono sicuro che chi abbiamo ci aiuterà a raggiungerlo e a mettere a posto quelle due o tre cose a livello comportamentale. (agg. di Silvana Palazzo)
INTER IN CRISI: 9 GARE SENZA VITTORIE
Che fine ha fato l’Inter? C’era una volta una squadra che aveva numeri da scudetto, diventati negli ultimi due mesi quasi da zona retrocessione. La squadra di Luciano Spalletti non vince da nove partite, se consideriamo tutte le competizioni. Una striscia negativa che non si vedeva addirittura da marzo 2012, anno in cui l’Inter venne allenata da tre tecnici diversi, cioè Gasperini, Ranieri e Stramaccioni. Si è capovolto il mondo dopo la goleada al Chievo del 3 dicembre scorso. Quella manita sembrava aver consacrato l’Inter come squadra al vertice, invece è stato l’inizio della fine. La crisi nerazzurra parte dall’attacco: Icardi nelle ultime sette partite in Serie A ha segnato solo due gol, mentre Perisic sembra un lontano parte di quell’esterno che ad inizio stagione sfrecciava sulla fascia. I numeri parlano chiaro: nelle ultime nove partite, tra campionato e Coppa Italia, ha segnato quattro reti, il doppio sono invece quelle subite.
I NUMERI DELLA CRISI DELL’INTER: L’ATTACCO NON PUNGE
La crisi dell’Inter, come dicevamo, riguarda soprattutto l’attacco, anche perché la difesa, sebbene sia leggermente calata, non è crollata come il reparto offensivo. Manca qualcosa anche a livello mentale, perché la squadra di Luciano Spalletti è stata rimontata per la seconda volta nelle ultime tre partite di campionato. Prima è successo con la Fiorentina, oggi invece con la Spal. Tutto è cominciato con la partita di Coppa Italia contro il Pordenone e con il pareggio dell’Allianz Stadium contro la Juventus. Da lì si è cominciato a capire che la rosa non era attrezzata oltre gli undici titolari, i quali peraltro appaiono spremuti, nonostante l’Inter non abbia impegni internazionali. Il film della crisi dell’Inter comincia dal Pordenone. Da allora la situazione è degenerata: tre sconfitte in quattro gare a dicembre, poi il pareggio con la Lazio. A gennaio si può parlare di pareggite, visto che colleziona tre 1-1 di fila. Luciano Spalletti dice di non essere preoccupato, del resto la Champions League è nettamente alla portata, ma la Lazio può scappare e da dietro qualcuno potrebbe avvicinarsi pericolosamente…