Continuano le polemiche e il caos per la Presidenza della Figc. Al momento si va al commissariamento e arrivano parole che dimostrano un po’ stanchezza da parte di diversi protagonisti. Tra questi c’è anche il Ministro dello Sport Luca Lotti interprellato a margine del forum Sport Integrity Global Alliance dove sottolinea: “Quella di ieri è stata una sconfitta per tutti. SApevamo che non era con le dimissioni del Presidente Carlo Tavecchio che si sarebbero risolti tutti i problemi. Il calcio italiano però può sfruttare questa occasione per ripartire. Proabilmente dovremo farlo dal basso, da come si insegna il calcio. Forse però anche dalle regole e dagli statuti, però non voglio anticipare quello che sarà il lavoro del commissariamento”. Solo le prossime settimane ci daranno risposta su come alla fine si comporterà il Comissario Malagò e i suoi collaboratori alla ricerca di un equilibrio dopo la clamorosa mancata qualificazione ai Mondiali che si giocheranno in estate in Russia. (agg. di Matteo Fantozzi)
COSTACURTA VICE DI MALAG
Dopo la fumata nera (per molti versi attesa) a seguito del nuovo tentativo di eleggere il nuovo capo della Figc, il calcio italiano è rimpiombato nel caos e oramai lunica strada percorribile pare essere quella di un commissariamento tanto doloroso (soprattutto per quanto concerne limmagine internazionale, già intaccata dalla mancata qualificazione ai Mondiali in Russia) quando inevitabile. Dopo avere paventato questa soluzione, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, va verso la nomina e, secondo molti, prevedendo questesito aveva paventato lipotesi di commissariare il principale ente calcistico del Paese: lungimiranza o calcolo politico che sia, Malagò aveva previsto che i contendenti allambita poltrona non avrebbero trovato unintesa su un nome comune e ha atteso quello che, molti commentatori, ora chiamano disastro annunciato. E ora quella figura super partes da più parti invocata sarà proprio il numero uno del Coni che potrebbe ripartire con questa squadra per portare a termine in un arco temporale certo non lunghissimo le riforme di cui si parla da tantissimo tempo e un programma molto ambizioso. Stando agli ultimi rumors, Malagò dovrebbe diventare commissario della Lega di A, mentre Roberto Fabbricini della Figc, con lex calciatore ed ora opinionista Sky Alessandro Costacurta a fare le veci di subcommissario; pare invece essere tramontata lipotesi di vedere Demetrio Albertini come uno dei papabili vice. (agg. di R. G. Flore)
MALAGO’ NON SI SBILANCIA
Sarà Giovanni Malago il prossimo Commissario della Federcalcio? Tutto fa pensare di sì anche se il diretto interessato non sembra volersi sbilanciare. Il numero uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, a margine dellevento Sport Integry in corso al Salone d’onore del Coni, è stato intercettato dai giornalisti presenti che lo hanno incalzato proprio sulla possibilità di divenire il commissario FIGC, ma lui ha glissato così: «Non posso dire nulla, c’è una giunta fissata per giovedì. Giovedì pomeriggio, alle ore 15:00, la giunta del Coni nominerà il commissario, e a riguardo lo stesso Malagò ha ammesso: «L’argomento è uno solo: cosa vuole fare lo sport? Dove vuole andare il nostro mondo? Dobbiamo capire cosa può fare per migliorare il livello della vita delle persone dando l’esempio, anzi dando il buon esempio. Poi lo stesso Malagò ha chiuso dicendo: «Di integrità dello sport se ne parla molto, ma bisogna accompagnare le dichiarazioni ad esempi concreti, sul campo. Lo sport non è di nessuno, è di tutti, e quando si portano avanti vicende e battaglie personali abbiamo perso. In attesa di altri aggiornamenti e novità, non ci resta che attendere la riunione straordinaria in programma fra due giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MALAGO’ COMMISSARIO, MANCINI CT
Il prossimo Commissario della Federcalcio italiana sarà Giovanni Malagò. Il numero uno del Coni assumerà a brevissimo la carica di numero uno della FIGC e lufficialità dovrebbe arrivare fra due giorni, in occasione di una riunione straordinaria che si terrà appunto giovedì. A sua volta il nuovo presidente dovrà scegliere 5 o 6 sub commissari, e fra questi potrebbe esservi anche Costacurta, a cui potrebbe andare il Club Italia. Insieme allex difensore del Milan si dovrebbe quindi scegliere il prossimo commissario tecnico della nazionale italiana, e nelle ultime ore sono salite le quote relative a Roberto Mancini, ex Inter attuale guida dello Zenit di San Pietroburgo. Attenzione, come scrive La Repubblica, anche ad Albertini e Maldini, altri due ex calciatori di spicco che potrebbero avere qualche ruolo nella futura Federcalcio. Infine, bisognerà scegliere il nuovo commissario della Lega di A, e il nome più caldo sarebbe quello di Paolo Nicoletti, attuale sub commissario di Tavecchio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CAOS IN FIGC
Lo scenario in FIGC sembra ormai definito in una situazione che si può riportare ad un solo aggettivo: caos. Dopo una lunga campagna elettorale a tre, nessuno dei candidati è riuscito a garantirsi la poltrona di presidente federale. Non cè riuscito Cosimo Sibilia, inizialmente favorito grazie allampia base di voti garantita dalla Lega Nazionale Dilettanti. Non cè riuscito Carlo Gravina, che fino a stamattina sembrava a un passo dallelezione vista la possibilità di un accordo con Damiano Tommasi. Lo stesso Tommasi però, terzo in tutti gli scrutini, ha deciso di non essere lago della bilancia, come da lui stesso dichiarato. Anzi, di esserlo, ma in maniera diversa. Ha infatti dichiarato di voler votare scheda bianca al ballottaggio Sibilia-Gravina, decisione che ha portato Sibilia a sua volta a rinunciare, con le schede bianche nella LND che hanno portato a lasciare vacante la poltrona, e dunque aprendo le porte al Commissariamento che Malagò aveva preconizzato.
VERSO UN COMMISSARIAMENTO NON BREVE
E la palla passa proprio a Giovanni Malagò, col presidente del CONI pronto ad attaccare ora i piani alti del calcio. Non cè ancora un nome che possa incarnare le vesti del Commissario, che proprio da Malagò e dai vertici del CONI sarà scelto, di certo non sembrano esserci i presupposti per un Commissariamento breve (la durata minima sarà comunque di novanta giorni) e soprattutto sembra difficile riuscire a riunire tutte le componenti di un calcio italiano ormai dilaniato e che non riesce a riformarsi dopo il disastro sportivo della mancata qualificazione ai Mondiali in Russia. Da allora in poco più di due mesi sono saltate le elezioni dei presidenti della FIGC, della Lega di Serie A e della Lega di Serie B, la Nazionale è senza Commissario Tecnico e le prospettive sembrano incerte, per non parlare del caos relativo ai diritti tv. E forse il punto zero del calcio italiano, aver toccato il fondo però non sembra garanzia di non poter continuare a scavare: la palla passa a Malagò che in molti hanno accusato di essere intenzionato ad aumentare la sua sfera dinfluenza sul calcio.