Il Tar ha dato ragione a Valentino Rossi dopo che i vicini avevano effettuato un ricorso per quanto riguarda il ranch di Tavullia. così che possiamo leggere come la situazione legata al rumore sia stata smentita in quanto gli orari del funzionamento dell’impianto, dove ci sono sessioni in pista, non coincidono con quelle che sono invece le ore da dedicare al riposo. E’ così che lo studio dell’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha deciso di giudicare come corretto lo studio dell’impatto acustico. Una situazione particolare che vede ora i vicini di Valentino Rossi pronti a ricorrere ancora in appello. L’unica possibilità è quella di farne unoal Consiglio di Stato che deciderà poi come muoversi nei confronti del pilota che al momento dal Tar è stato giudicato dalla parte della ragione. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL TAR D RAGIONE AL DOTTORE

Il Ranch di Valentino Rossi è in regola: il Dottore e i piloti della sua Academy di Tavullia potranno continuare a servirsi regolarmente del circuito per gli allenamenti realizzato sulle colline del paese natale di Valentino Rossi, in provincia di Pesaro. Il Tar delle Marche ha infatti respinto il ricorso presentato dai proprietari di alcune abitazioni che sorgono nelle vicinanze dal Ranch, nel quale si chiedeva la sospensione dellattività motoristica. Il tribunale amministrativo con sede nel capoluogo regionale, Ancona, ha ritenuto le motivazioni del ricorso in parte irricevibili e in parte infondate.



VALENTINO ROSSI E IL RANCH: I MOTIVI DEL CONTENDERE

Il primo motivo della lite tra Valentino Rossi e questi vicini era la concessione con la quale il comune di Tavullia aveva autorizzato il suo figlio più illustre e i suoi soci a realizzare il circuito in terra battuta diventato presto noto come Ranch e popolarissimo fra i piloti di tutto il mondo, che quando sono Italia non mancano mai di fare tappa a casa del Dottore per allenarsi e divertirsi; concessione che aveva richiesto la modifica del piano regolatore e della destinazione duso dei terreni, da agricolo a didattico-ricreativo. Il Tar ha sottolineato che la procedura era stata corretta e che la variante era stata regolarmente sottoposta al vaglio tecnico e al voto da parte del consiglio comunale. Il progetto di Valentino Rossi, inoltre, era stato sottoposto a una valutazione di impatto ambientale e allautorizzazione da parte della Provincia di Pesaro-Urbino.



I vicini si erano lamentati anche per il rumore provocato dalle moto di Valentino Rossi e degli altri frequentatori del Ranch; anche su questo punto tuttavia il Tar ha dato ragione al pilota, perché ha ritenuto infondate le lamentele dei vicini in quanto gli orari in cui è stato autorizzato il funzionamento del circuito non coincidono con quelle del riposo (diurno e notturno). In secondo luogo le misurazioni sul rumore eseguite dallArpa avevano stabilito che i decibel emessi dalle moto non superano i limiti consentiti dalla legge. Tutto in regola dunque al Ranch, Tavullia potrà continuare ad ospitare i grandi campioni del motociclismo grazie al personaggio che ha reso famosa nel mondo questa piccola località ai confini con la Romagna.