Bel gesto del Cagliari, che si è scusato pubblicamente su Twitter con Blaise Matuidi per gli insulti razzisti ricevuti dal centrocampista della Juventus durante la partita di ieri. Pur non essendo responsabile dei cori beceri della Sardegna Arena, la società sarda ha voluto esprimere la sua solidarietà al calciatore francese con un messaggio scritto nella lingua madre di Matuidi. «Sei un grande giocatore. Esempio per i giovani. Ci scusiamo se sei stato insultato alla Sardegna Arena per il colore della tua pelle. Il razzismo non ha niente a che fare con il popolo sardo. Solo l’ignoranza può spiegare certi comportamenti. Rispetto, recita il tweet del club guidato da Tommaso Giulini. Blaise Matuidi in giornata aveva denunciato quanto accaduto durante la partita attraverso Facebook, dopo aver protestato contro l’arbitro Calvarese a cui aveva segnalato l’episodio. (agg. di Silvana Palazzo)
Tu es un joueur énorme. Exemple pour les jeunes. Nous désirons nous excuser avec toi si tu as été insulté à la Sardegna Arena pour la couleur de ta peau. Le racisme n’a rien à voir avec le peuple sarde. Seulement l’ignorance peut expliqué certains comportements. Respect.
Cagliari Calcio (@CagliariCalcio) 7 gennaio 2018
“I DEBOLI CERCANO DI INTIMIDIRE CON L’ODIO”
Il centrocampista francesce della Juventus, Blaise Matuidi, approdato in bianconero in estate via Psg, è stato protagonista di uno spiacevole episodio avvenuto nel match di ieri sera disputato contro il Cagliari. Purtroppo dagli spalti della Sardegna Arena sono piovuti alcuni insulti razzisti che hanno ferito profondamente il calciatore. L’episodio è avvenuto nella metà del primo tempo quando il centrocampista si è rivolto in maniera brusca all’arbitro Calvarese spiegandogli una situazione che si verifica purtroppo spesso negli stadi italiani. Una piccola parte di pubblico ha iniziato infatti ad apostrofarlo con “buu” razzisti ed altri insulti simili. Blaise Matuidi, attraverso la pagina ufficiale presente su Facebook, ha commentato l’episodio con le seguenti parole: “Ho assistito a scene di razzismo durante la partita. Le persone deboli cercano di intimidire con l’odio. Io non riesco a odiare e posso solo essere dispiaciuto per coloro che danno questi cattivi esempi. Il calcio è un modo per diffondere l’uguaglianza, la passione e l’ispirazione ed è questo per cui sono qui. Pace”.
LA LOTTA DELL’UEFA CONTRO IL RAZZISMO
Un messaggio bellissimo ricco di speranza per una lotta che il calcio conduce da tanti anni. L’Uefa è da sempre in prima linea contro questa piaga culturale che ha preso possesso di alcune persone che non si rendono conto di quello che dicono e fanno. Proprio l’Uefa spiega, attraverso il sito ufficiale, la missione della campagna contro il razzismo: “La campagna per eliminare razzismo, discriminazione e intolleranza dal calcio è diventatà una priorità per la UEFA negli utlimi anni – e l’organo di governo europeo sfrutta al massimo le sue piattaforme per mandare un chiaro e inequivocabile messaggio: No al Razzismo. Dal 2001, la UEFA ha forgiato una stretta relazione con la rete FARE, che unisce gruppi che lavorano contro intolleranza e discriminazione in giro per il continente. La UEFA ha garantito un considerevole sostegno finanziario all’organizzazione FARE, ed entrambi gli organismi hanno collaborato nell’organizzare eventi, scrivere pubblicazioni, e nel mandare un messaggio di tolleranza zero contro ogni forma di razzismo e discriminazione, in favore del maggiore rispetto verso le diversità”.