Nel giorno del suo 54^ compleanno, il tecnico del Genoa Davide Ballardini riceve un regalo molto gradito dai suoi giocatori che battono di misura il Sassuolo per 1 a 0, conquistando altri tre punti preziosissimi per la salvezza, soprattutto se si considera che sono stati ottenuti contro una diretta rivale nella lotta per evitare la retrocessione. Con questa salgono a quattro le gare senza sconfitte per i grifoni che si allontanano ulteriormente dalle ultime tre posizioni della classifica, ora il margine è di +6 rispetto alla terzultima; prima sconfitta per Iachini da quando allena i neroverdi che comunque possono ancora fare affidamento su un margine di sicurezza. Primo tempo senza tante emozioni al Ferraris, il più ispirato di tutti per i padroni di casa sembra Pandev che a metà frazione inventa un corridoio per Lapadula che da posizione defilata non riesce a prendere la mira, poco dopo il numero 10 del Genoa viene travolto dall’uscita di Consigli, l’ex-centravanti di Pescara e Milan perde sangue dal naso ma si riprende e torna a occupare il suo posto in campo. Più vibrante la ripresa con le due squadre che provano a rompere gli indugi, Ballardini deve fare i conti con l’infortunio di Pandev che alza bandiera bianca e deve lasciare il posto a Galabinov, quella che sembrava una tegola si rivelerà invece una sorta di manna dal cielo (senza voler nulla togliere al macedone, uno dei migliori in campo) considerando che sarà proprio l’attaccante bulgaro a decidere la contesa con il terzo gol in stagione quando ormai mancavano dieci minuti dal novantesimo. Sassuolo sfortunatissimo in precedenza con Matri che prima si fa negare il gol dall’intervento ai limiti del miracoloso di Perin e poi dal palo che salva il Genoa quando il parziale era ancora fermo sullo 0-0. Nelle battute conclusive del match Rossettini mura Berardi impedendogli di inquadrare lo specchio, i grifoni riescono a difendere il risultato fino al triplice fischio di Giacomelli.



LE STATISTICHE

Andiamo ora a dare un’occhiata alle statistiche del match. Possesso palla: 52% Genoa, 48% Sassuolo; c’è stato grande equilibrio anche in tal senso, nessuna delle due squadre ha infatti dominato sul piano del gioco dall’inizio alla fine, leggermente meglio i grifoni nella prima frazione, neroverdi più intraprendenti nella ripresa anche se poi sono stati i padroni di casa a spuntarla. Pochi interventi, ma tutti decisivi, per i due estremi difensori Perin (parata decisiva su Matri) e Consigli (per due volte salva su Galabinov ma al terzo tentativo l’attaccante bulgaro è riuscito a trafiggerlo). Tiri in porta: 3 Genoa, 2 Sassuolo; nell’arco dei novanta minuti le due squadre hanno faticato parecchio a finalizzare le azioni d’attacco, sia i padroni di casa che gli ospiti sono rimasti a lungo ingabbiati nella zona di centrocampo. Tantissimi i palloni persi dai giocatori delle due squadre, solamente Berardi ne ha smarriti 12 mentre il Sassuolo complessivamente ne ha lasciati per strada 45, stesso identico numero per il Genoa. La squadra di Iachini si è affidata maggiormente ai cross mentre gli uomini di Ballardini hanno fatto ampio ricorso ai lanci lunghi.



LE DICHIARAZIONI

Le parole di Davide Ballardini, ai microfoni di Sky Sport: “Mi aspettavo delle buone prestazioni perché ho capito subito di avere a che fare con un gruppo serio pieno di giocatori di qualità che sin dal primo giorno mi hanno dato la massima disponibilità. Ma onestamente neanche nelle più rosee aspettative avrei mai immaginato che avremmo fatto 15 punti in 8 gare, il Sassuolo è una squadra in gran forma che ci ha messo i bastoni tra le ruote, ma noi siamo stati bravi a neutralizzarli quando ci hanno creato problemi”. L’analisi nel post-gara di Giuseppe Iachini, tecnico del Sassuolo, ai microfoni di Sky Sport: “La squadra ha avuto una crescita importante, creiamo anche diverse situazioni da gol, però ancora non siamo abbastanza incisivi sotto porta, potevamo leggere meglio gli ultimi passaggi visto che abbiamo sbagliato i tocchi decisivi per andare a segno. Peccato per il risultato, la squadra meritava quantomeno il pareggio per la mole di gioco sviluppata“.

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