Andy Murray si è operato: se il forfait agli Australian Open era cosa nota dalla scorsa settimana, il fatto che lo scozzese finisca sotto i ferri per sistemare l’anca ha un po stupito perchè inizialmente non era nei piani. Tanto che lex numero 1 Atp era già a Melbourne, pronto a fare la sua parte nel primo Slam della stagione, e aveva preso parte a un torneo di esibizione. Ora il suo futuro è incerto, anche se lui stesso si è detto ottimista e, in una dichiarazione alla BBC, ha affermato di non aver ancora finito di giocare a tennis: Tornerò ai livelli migliori, ma riprenderò solo quando starò bene ha affermato. Scivolato al numero 19 del ranking, Murray non gioca da luglio: la sua ultima apparizione risale alla sconfitta in cinque set contro Sam Querrey, nei quarti di finale di Wimbledon. Torneo che aveva onorato in maniera stoica e quasi eroica, nonostante lanca fosse già mal messa: in condizioni normali lo scozzese a Londra non si sarebbe nemmeno presentato, ma quello era lo Slam di casa e per di più Andy difendeva il titolo conquistato lanno prima, quando era riuscito a fare doppietta (dopo il titolo del 2013). Tutto si può dire di Murray, tranne che non sia uno che in campo dà tutto: a Roma per esempio si era presentato da neo numero 1 al mondo e aveva comunque giocato gli Internazionali dItalia, pure se le condizioni fisiche erano precarie. Fabio Fognini lo aveva spazzato dal campo lasciando intravedere, al netto della grande prestazione del ligure, quali fossero i problemi del giocatore britannico. 

QUANDO TORNA MURRAY?

Lobiettivo, ha detto Murray a margine delloperazione, è quello di tornare per Wimbledon: in questo modo lo scozzese sarebbe in campo per quello che è il Major cui tiene di più, e che è anche il più prestigioso nel circuito del tennis mondiale. Un traguardo realistico, perchè di fatto si tratta di cinque mesi e mezzo utili per la riabilitazione; pure, si tratterà di un recupero da effettuare giorno per giorno. Intanto, un conto sono le tabelle mediche e un conto il modo in cui il corpo effettivamente risponde quando si torna allattività; in più Murray aveva accusato problemi a schiena e anca pure in passato, non riuscendo a essere competitivo al massimo quando avrebbe potuto inserirsi nella corsa agli Slam (ne ha vinti tre, avrebbe potuto metterne in bacheca di più). Gli Australian Open per lui restano una maledizione: ha giocato cinque finali nelle ultime otto edizioni ma le ha perse tutte. Una volta contro Roger Federer, ben quattro contro Djokovic: non è mai arrivato al quinto set ma per due volte – sempre contro il serbo – ha superato le tre ore e mezza sul campo perdendo per dettagli, per esempio un paio di sanguinosi tie break persi per strada. Tornando in campo in estate, Murray sarà costretto a saltare non solo lo Slam di Melbourne Park ma anche il Roland Garros, e in più i primi Master 1000 della stagione (Indian Wells e Miami, poi Madrid, Montecarlo e Roma).