Ovviamente non è solo Samaden ad essere felice per la bellissima prestazione messa in campo ieri dai nerazzurri, vincitori della Supercoppa Primavera contro la Roma. In casa inter la felicità è tanta specialmente per chi lanno scorso aveva subito la beffa della sconfitta in finale in tale competizione ad opre propri dei giallorossi, vincenti per 4-0. Tra questi vi è senza dubbio il capitano Manuel Lombardoni, che nel post match ha affermato ai microfoni di Inter tv: Il risultato dell’anno scorso è stato pesante ed è stato uno spunto per darci la carica per vincere questa partita. Già il fatto di giocare in questo stadio è stato bellissimo, coronare la giornata con una vittoria è stato fantastico. Dobbiamo essere bravi a non essere molto tesi quando inizia la partita, in un palcoscenico come San Siro soprattutto. stata una sfida difficile, dietro abbiamo retto bene anche nei supplementari”. (agg Michela Colombo)



I RINGRAZIAMENTI DI SAMADEN

Con la vittoria per 2-1 sulla Roma, lInter Primavera strappa ai giallorossi la prima Supercoppa di categoria vinta: è il titolo numero 45 del settore giovanile nerazzurro e ovviamente in casa del Biscione cè parecchia felicità per il traguardo raggiunto. A raccontare lorgoglio per quando fatto dalla formazione di Vecchi è intervenuto anche Roberto Samaden, direttore del settore giovanile nerazzurro: il trofeo che ci mancava, quindi ci tenevamo in maniera particolare. Penso sia stata una vittoria meritata e ringrazio tutte le persone che sono venute a sostenerci oggi a San Siro, tra cui tanti allenatori e ragazzi dei nostri Centri di Formazione. Quella con la Roma è una grande sfida, a cui siamo ormai abituati. Faccio i complimenti al Settore Giovanile giallorosso perché da anni è, insieme a noi, un’eccellenza in questo ambito. Il successo di oggi è per noi frutto del lavoro di squadra, impreziosito da un top player come Stefano Vecchi, che in questi anni ha saputo coniugare benissimo le caratteristiche richieste a un allenatore Primavera, ossia crescita dei giocatori e ottenimento dei risultati. lui a finalizzare un qualcosa che parte da lontano. (agg Michela colombo)



IL MATCH A SAN SIRO

Al quinto tentativo l’Inter si aggiudica per la prima volta la Supercoppa Primavera: alla Scala del Calcio, il Meazza di Milano, la squadra allenata da Stefano Vecchi si è imposta sulla Roma con il punteggio di 2 a 1 dopo i tempi supplementari, ai nerazzurri sono infatti serviti 120 minuti per avere la meglio sui giallorossi che hanno provato a tener duro finché hanno potuto, poi la stanchezza e i crampi si sono rivelati fatali per i ragazzi di De Rossi, puniti dal tocco vincente di Colidio quando ormai i calci di rigore erano a un passo. L’attaccante argentino classe 2000 è stato l’autentico match-winner, suo infatti anche il primo gol che a inizio gara aveva consentito all’Inter di sbloccare subito la contesa prima di essere immediatamente raggiunta dal club capitolino con la rete di Marcucci (che alla fine si farà anche cacciare via per qualche epiteto di troppo rivolto al direttore di gara, il signor Volpi di Arezzo). Entrambe le squadre sono partite fortissimo per poi calare vistosamente alla distanza, trattandosi di giocatori che non hanno ancora compiuto i 20 anni (in particolare De Rossi ha schierato quasi tutti ragazzi nati tra il 2000 e il 2001) è evidente che non sanno ancora gestirsi sui novanta minuti, non a caso in parecchi hanno avuto problemi di crampi, anche il danese Odgaard (il giocatore tecnicamente più forte e dotato tra i ventidue scesi in campo) ha accusato parecchio la stanchezza dopo aver speso tantissime energie e cercato di trascinare la squadra al successo evitando possibilmente l’extra-time. Per il tecnico Stefano Vecchi questa Supercoppa rappresenta la ciliegina sulla torta: dopo il torneo di Viareggio, lo scudetto e la Coppa Italia, arriva l’ultimo trofeo che mancava ancora nella bacheca dell’allenatore bergamasco che con l’Inter Primavera si è tolto sicuramente parecchie soddisfazioni.



LE STATISTICHE

Dalle statistiche si evince come il portiere della Roma, Romagnoli, sia stato molto più impegnato rispetto al suo omologo Pissardo: l’estremo difensore giallorosso ha dovuto infatti compiere 11 interventi contro le 3 parate del suo collega che si trovava dall’altra parte del campo. Inter che sul piano del gioco ha sicuramente creato più pericoli nell’area di rigore avversaria, come dimostrano i 13 tiri in porta e gli 11 calci d’angolo (uno di questi ha poi portato al gol vittoria di Colidio); solamente 4 conclusioni nello specchio e 4 tiri dalla bandierina per i ragazzi di De Rossi, sicuramente più concreti sotto porta e capaci di protrarre la contesa ai supplementari. I giocatori dell’Inter hanno perso 37 palloni, quelli della Roma ne hanno invece smarriti 29; trattandosi di millennials in piena regola, a eccezione di qualche fuori quota, è ovvio che abbiamo a che fare con giocatori che hanno ampi margini di miglioramento e che, complici i ritmi elevati soprattutto nel primo tempo, sono più inclini a commettere errori.

LE DICHIARAZIONI

Al termine della gara è intervenuto ai microfoni di Sportitalia nientemeno che l’autore dei due gol che hanno deciso la contesa, Facundo Colidio: “Sono felicissimo, per me è il primo campionato con la squadra e non si possono descrivere le sensazioni che sto provando in questo momento. Ci tengo innanzittuto a ringraziare i compagni che mi hanno fornito gli assist per i due gol, senza il loro aiuto sarebbe stato impossibile per me buttarla dentro”. Ovviamente di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Alberto De Rossi, allenatore della Roma Primavera uscita sconfitta dal confronto: “Nella ripresa eravamo un po’ più freschi ma non siamo riusciti a cogliere l’attimo, nei supplementari la squadra era la copia sbiadita di se stessa con la stanchezza che ha preso il sopravvento, tuttavia anche nell’extra-time abbiamo dimostrato di rimanere in partita. L’amarezza è inutile nasconderla, saremmo degli stupidi a farlo, dallo scorso luglio abbiamo cominciato un nuovo percorso con un gruppo di giovani affiatati e con tanta voglia di spaccare il mondo, sono sicuro che la prossima stagione raccoglieremo i frutti del nostro lavoro. Abbiamo parecchi ragazzi interessanti e di talento, come Antonucci che già si allena con la prima squadra, una bella nidiata che può regalarci parecchie soddisfazioni. Da questa partita è emerso che siamo competitivi già quest’anno, onestamente non me l’aspettavo”. Non può che essere felice Stefano Vecchi, tecnico dell’Inter Primavera, che arricchisce ulteriormente la propria bacheca: “Siamo tutti molto contenti e orgogliosi degli obiettivi raggiunti negli ultimi quattro anni. Abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere in Italia, sono un allenatore molto fortunato perché ho la possibilità di lavorare in una società che non mi fa mai mancare nulla, vincere a questi livelli non è mai scontato. Spalletti pesca sempre dalla Primavera, diversi ragazzi si allenano già con la Prima Squadra ma il gap è ancora troppo alto, servirebbe una squadra B per far crescere i ragazzi con più tranquillità, come accade nel resto d’Europa. Facundo è un ragazzo con delle ottime qualità, la voglia e la fame di sacrificarsi e correre in mezzo al campo senza mai fermarsi, è stato bravissimo a sfruttare le opportunità che gli sono capitate e ci ha regalato la Supercoppa. Mi trovo molto bene all’Inter ma se arrivasse una grande occasione di certo non la lascerei scappare”.

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