Il Presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha tuonato sul calcio italiano per dimostrare come il Var sia uno strumento che deve essere tutelato dalle istituzioni. In una lunga intervista a Gr Parlamento, durante la trasmissione “La politica nel pallone”, ha voluto sottolineare: “Il Var c’è e va usato al massimo, basta con le lamentele”. La stagione è iniziata con numerose polemiche legate proprio all’utilizzo dello stesso. La prima evidente è arrivata alla prima giornata quando durante Chievo-Juventus i bianconeri si sono visti negare un evidente calcio di rigore per atterramento di Joao Cancelo in area. Poi c’è stato il fallo di mano di Dimarco in Inter-Parma che avrebbe portato a rigore e rosso, proprio poco prima che lo stesso siglasse la vittoria degli emiliani a San Siro. L’ultimo episodio però è il più clamoroso e ci porta a Fiorentina-Atalanta dove Federico Chiesa si lascia ampiamente cadere in area di rigore e l’arbitro, nonostante l’assistenza del var, fischia un rigore assurdo anche solo da pensare.



“IL PROTOCOLLO È QUELLO APPROVATO LO SCORSO ANNO”

Marcelo Nicchi è stato piuttosto chiaro e ha voluto specificare: “Il protocollo è quello approvato lo scorso anno. In questa stagione non è cambiato assolutamente nulla e gli arbitri lo stanno applicando al meglio che possono. Ogni tanto qualcuno, sorprendentemente, però non si avvale del suo utilizzo e su questo interverrà Rizzoli. Il Var è uno strumento che c’è e va utilizzato al massimo perché così le discussioni andranno al minimo”. Sicuramente le parole del Presidente dell’Aia sono intelligenti e dimostrano come abbia avuto la forza e l’intelligenza di gestire una situazione mettendoci la faccia. Vedremo se gli errori diminuiranno e se si potrà pensare per una volta di più a giocare semplicemente a calcio.

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