Nonostante il grande passo avanti a livello di prestazione, è grande il rammarico per il mancato successo della Nazionale nell’amichevole Italia-Ucraina giocata ieri sera a Genova. Forse un po’ ingenerosi i fischi di Marassi a fine gara, ma Roberto Mancini è consapevole che l’assenza di risultati, aggiunta alla mancata qualificazione al Mondiale, crea un clima di nervosismo tra i tifosi abituati a ben altri fasti. In conferenza stampa il Mancio ha spiegato:”Tutti ci siamo stufati di non vincere, stasera era un’amichevole, speriamo di ricominciare da domenica. Credo che però la squadra abbia fatto 55 minuti bene, con i cambi poi ci sono cose che non vanno più, le posizioni si tengono di meno. Abbiamo cercato di fare gol, la squadra si è allungata. Un tifoso, quando la squadra non vince, è rammaricato. Non dobbiamo sentire i fischi. Se avessimo fatto gol sarebbero stati tutti felici. Credo solo per il risultato”. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ITALIA MIGLIORA MA NON VINCE
Sarebbe stato bello rivedere gli azzurri di nuovo vincenti, visto che l’ultimo successo risale allo scorso giugno contro la non irresistibile Arabia Saudita: contro l’Ucraina la nazionale di Roberto Mancini si deve accontentare del pari, un 1-1 che non rende giustizia alla prestazione dei nostri, almeno nella prima frazione di gioco dove l’Italia ha dominato sfiorando più volte il gol che non è arrivato solamente per gli interventi decisivi di Pyatov che poi nella ripresa ha bucato forse l’intervento più facile sul tiro da fuori senza troppe pretese di Federico Bernardeschi. Sei minuti è durato però il vantaggio degli azzurri, raggiunti da Malinovsky che ha approfittato del calo di tensione della retroguardia avversaria per rimettere in carreggiata l’Ucraina che per lunghi tratti ha sofferto le iniziative di Chiesa e compagni. Merita una menzione Nicolò Barella che vestiva per la prima volta la maglia azzurra e se l’è cavata molto bene: potrebbe diventare un elemento fondamentale per il centrocampo che ha due certezze come Verratti e Jorginho, anche se quest’ultimo sembra avere nostalgia di Sarri e lontano da lui fatica a rendere al meglio. Di certo abbiamo bisogno di nomi nuovi sebbene all’orizzonte non appaia nessun fenomeno in grado di risollevare la nazionale dalla decadenza nella quale è piombata soprattutto dopo il mancato accesso alla fase finale dei mondiali in Russia. Vincere aiuta a vincere, sarà anche un banale cliché ma a quattro giorni dalla sfida decisiva con la Polonia per la Nations League, serviva comunque un risultato che potesse dare fiducia ed entusiasmo a un gruppo che sta comunque provando a ripartire facendo affidamento solamente alle sue forze, dopo aver potato i rami secchi e integrato i nuovi arrivati. Domenica prossima non si potrà più sbagliare, un ulteriore passo falso vorrebbe dire retrocessione in seconda fascia e certificazione definitiva della nostra uscita di scena dal gotha del calcio mondiale.
LE DICHIARAZIONI
A fine gara è intervenuto ai microfoni della tv di stato il ct Roberto Mancini: “Resta il rammarico per il risultato, ci manca anche un po’ di fortuna. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa, per il resto la strada intrapresa sembra quella giusta. In futuro dovremo essere più incisivi, quando crei tante occasioni devi segnare, non esistono alibi. Quando inizi a fare quattro, cinque cambi è difficile mantenere gli equilibri. Barella è stato bravo per essere un debuttante, di sicuro giocare in casa e in amichevole lo ha agevolato. Ora abbiamo quattro giorni per recuperare prima del match con la Polonia”.
Nel post-partita ha parlato anche Federico Bernardeschi, autore del momentaneo 1-0: “Dispiace non aver vinto una partita del genere, meritavamo di portare a casa il successo: abbiamo creato tante palle gol, siamo riusciti a portarci in vantaggio ma al primo tentativo l’Ucraina ha pareggiato, questo risultato non rende giustizia alla nostra prestazione. Siamo stati superiori sotto tutti i punti di vista, dobbiamo solo essere più concreti davanti alla porta, Pyatov ha compiuto almeno tre parate importanti nel primo tempo. Contro la Polonia sarà un match decisivo, la squadra sta crescendo e dobbiamo continuare in questa direzione”.
Nel giorno del suo debutto in nazionale tutti gli occhi erano puntati sul talento del Cagliari, Nicolò Barella: “Con Jorginho e Verratti mi sono trovato benissimo, due grandi campioni che non hanno mai rinunciato a darmi una mano, anche a combattere l’emozione dovuta all’esordio. Comunque non mi darei un voto alto, ho perso diversi palloni, dovevo stare più attento. In ogni caso mi fa piacere essermi reso utile e aver dato una mano al ct e alla nazionale”.
IL TABELLINO
ITALIA-UCRAINA 1-1 (0-0)
ITALIA (4-3-3): G. Donnarumma; Florenzi (84′ Piccini), Bonucci, Chiellini, Biraghi (88′ Criscito); Verratti (70′ Bonaventura), Jorginho, Barella (78′ Pellegrini); Bernardeschi (57′ Immobile), Insigne (78′ Berardi), Chiesa. All. Roberto Mancini.
UCRAINA (4-1-4-1): Pyatov; Karavayev, Burda, Rakitskiy (88′ Kryvtsov), Matviyenko; Sydorchuk (56′ Stepanenko); Marlos (46′ Tsygankov), Zinchenko, Malinovsky, Konoplyanka (73′ Petriak); Yaremchuk (76′ Kravets, 90′ Butko). All. Andriy Shevchenko.
ARBITRO: Rade Obrenovic (SLO).
AMMONITI: Rakitskiy (U), Burda (U), Verratti (I), Chiesa (I).
RECUPERO: 1′ pt, 4′ st.
MARCATORI: 55′ Bernardeschi (I), 62′ Malinovsky (U).