Il Belgio si aggiudica lo scontro diretto per il primo posto nel girone 2 del gruppo A di Nations League: allo stadio “Re Baldovino” (già Heysel) di Bruxelles la formazione di Roberto Martinez si è imposta per 2 a 1 e ora guarda tutti dall’alto in basso con i suoi 6 punti: le final four ora sono più vicine, gli elvetici di Vladimir Petkovic possono comunque tornare in casa se lunedì prossimo batteranno l’Islanda che sembra ormai rassegnata alla retrocessione in seconda fascia. Accade tutto nella ripresa, dopo che nel primo tempo nonostante gli sforzi compiuti le due squadre non sono riuscite a sbloccare la contesa e a trovare la via del gol. Il temibile tridente d’attacco belga formato da Hazard, Mertens e Lukaku ci impiega quasi un’ora a violare la porta di Sommer ma alla fine ci riesce con il centravanti del Manchester United che su assist di Meunier gonfia la rete. Seferovic sbaglia l’impossibile davanti a Courtois, un esasperato Petkovic decide quindi di affidarsi a Gavranovic che al primo pallone toccato lo butta dentro e pareggia i conti. Momentaneamente, visto che Lukaku è in giornata di grazia e a sei minuti dal novantesimo realizza il gol decisivo: doppietta per l’attaccante belga e tre punti d’oro per la sua nazionale che si conferma tra le migliori realtà del panorama internazionale.
LE DICHIARAZIONI
Il ct della Svizzera, Vladimir Petkovic, non fa drammi nonostante la sconfitta che complica i piani per l’accesso alle final four: “Avremmo potuto fare di meglio soprattutto nel secondo tempo. Le qualità del Belgio ormai le conoscono tutti, da parte nostra non abbiamo giocato male e abbiamo creato le nostre occasioni, dovevamo solo mantenere il sangue freddo davanti alla porta. Quando gli avversari attaccavano ci siamo difesi bene ma l’obiettivo primario era quello di non lasciargli l’iniziativa, potevamo e dovevamo essere più cattivi, invece ci siamo fatti intimorire”. Roberto Martinez non rinuncia a lodare gli avversari: “Complimenti alla Svizzera che ha giocato una gran partita e ci ha messo in difficoltà. Nel primo tempo non siamo riusciti a soffocare le loro iniziative e ci hanno creato tanti problemi. Nella ripresa abbiamo sistemato un po’ di cose e con il nuovo equilibrio abbiamo segnato due gol, e potevano essere anche di più. In campo i giocatori erano disposti a tutto pur di vincere e questo è l’atteggiamento che voglio vedere sempre in loro. Romelu è un grandissimo attaccante, le statistiche parlano per lui e dicono che nelle ultime stagioni in pochi hanno fatto meglio di lui a livello internazionale”.