Le parole di oggi di Carlo Ancelotti su Napoli non fanno che rinsaldare un rapporto che è già decisamente importante nonostante sia iniziato da non molto. Il tecnico emiliano ha infatti conquistato i tifosi campani e Maurizio Sarri sembra già un lontano ricordo. Quest’ultimo è stato il tecnico più vicino a vincere lo Scudetto in Campania dai tempi di Diego Maradona, ma l’arrivo di uno dei numeri uno del calcio internazionale ha trascinato i tifosi azzurri nonostante poi a Torino sia arrivata una pesante sconfitta per 3-1. A Napoli hanno capito che serviva un’inversione di tendenza per arrivare ancora ai risultati, ma anche che servirà pazienza con questa Juventus per cercare di vincere lo Scudetto. Carlo Ancelotti è di certo l’uomo giusto però provare a rimanere dietro ai bianconeri in una corsa verso il titolo piena di ostacoli, ma che il Napoli spera di poter intraprendere anche per le distrazioni europee della banda di Massimiliano Allegri. (agg. di Matteo Fantozzi)



“QUI A NAPOLI NON CI SONO DEMONI”

A margine della presentazione del libro del giornalista di Sky Alessandro Alciato, “Demoni”, Carlo Ancelotti ha parlato da ospite d’onore della presentazione, raccontando le grandi sfide dello sport di cui è stato protagonista nella sua carriera, ma nello stesso tempo pensando al suo presente e al suo arrivo a Napoli che in estate ha fatto grande scalpore, ma che al tempo stesso ha messo in luce l’inizio di un progetto che può essere affascinante sia per il tecnico sia per la squadra. “I demoni ci sono nel calcio e nella vita, ma qui a Napoli no. A Napoli si sta da dio, questa città è un paradiso” ha spiegato Ancelotti, sottolineando di aver trovato condizioni ideali per lavorare e al tempo stesso un progetto ambizioso.



“RICORDO PIU’ LE VITTORIE DELLE SCONFITTE”

I “Demoni” non sono mancati nella carriera di Ancelotti, uno su tutti la clamorosa sconfitta nella finalissima di Champions League del 2005 a Istanbul, in cui il suo Milan sprecò incredibilmente 3 gol di vantaggio, per poi lasciare la coppa dalle grandi orecchie al Liverpool ai calci di rigore. Demoni che possono schiacciare se lo stress prende il sopravvento, come è accaduto per altri allenatori leggendari del calcio italiano come Arrigo Sacchi. Ma sono le emozioni positive che scacciano i Demoni in una carriera piena di emozioni, come ha spiegato lo stesso Ancelotti: “La finale persa a Istanbul contro il Liverpool non la considero un demone. È l’episodio di un percorso con cose positive e negative ma se devo scegliere mi rimangono addosso le notti di Champions del 2007 e del 2003 e ho cercato di farmi rimanere poco addosso il 2005. Nel calcio spesso si dice che non bisogna festeggiare le vittorie ma pensare alla partita successiva, invece si devono festeggiare e ricordare le vittorie.

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