L’infortunio di Nainggolan condiziona le scelte di Luciano Spalletti in vista della gara Barcellona–Inter. Il tecnico senza il ninja difficilmente rivedrà il suo 4-2-3-1 e dovrà dunque scegliere chi schierare dietro a Mauro Icardi. Le opzioni sono due e legate a un modo diverso di interpretare la partita. Con Keità Baldé Diao si vedrebbe un Inter all’attacco, cosa che non sembra adatta né al momento né tantomeno all’avversario che la squadra meneghina si troverà di fronte. L’opzione più probabile invece porta a Borja Valero, già entrato in campo nel derby e protagonista di una buona partita. Lo spagnolo non viene da una buona annata, quella del debutto in nerazzurro, ma è calciatore di ordine e intelligenza tattica che può fare la differenza contro un avversario così forte. La sensazione è che alla fine possa essere lui a spuntarla anche se non è da escludere che possa giocare qualche passo più indietro con il croato Marcelo Brozovic sistemato dietro le punte. Di certo oltre agli uomini sarà molto importante l’atteggiamento con cui la squadra scenderà in campo al Nou Camp dove potrebbe essere importante anche solo pareggiare dopo aver vinto le prime due partite del girone di Champions League contro Tottenham e Psv Eindhoven. (agg. di Matteo Fantozzi)
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La prima diagnosi
La prima diagnosi dell’infortunio di Radja Nainggolan in Inter-Milan è stata confermata: trauma distorsivo alla caviglia sinistra per il centrocampista belga. Non ci sono invece indicazioni precise sull’entità dello stop, ma il club nerazzurro ha fatto sapere che le sue condizioni saranno valutate di nuovo nelle prossime settimane. Questo vuol dire però che Nainggolan dovrà restare fermo non per poco tempo, quindi lo stop potrebbe durare anche più di un mese. «Dopo il match tra Inter e Milan, Radja Nainggolan – uscito per infortunio al 30′ del primo tempo – si è sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano: gli esami hanno confermato il trauma distorsivo della caviglia sinistra». L’Inter ha precisato che «le condizioni del centrocampista nerazzurro saranno rivalutate nelle prossime settimane». Come riportato da Sportmediaset, salterà di sicuro l’andata della sfida di Champions contro il Barcellona al Camp Nou e il match di lunedì prossimo all’Olimpico contro la Lazio. E poi ha aggiunto che «non si sono, invece, resi necessari controlli strumentali per Marcelo Brozovic e Ivan Perisic, le cui condizioni saranno valutate giorno dopo giorno». (agg. di Silvana Palazzo)
Infortunio Nainggolan, come sta?
L‘infortunio di Nainggolan cambia radicalmente il derby Inter-Milan e mescola dunque le carte in tavola. Il centrocampista belga ha riportato un problema alla caviglia dopo un doppio scontro con Lucas Biglia. Al minuto 18 l’ex calciatore della Lazio ha colpito in maniera dura l’avversario di tanti derby nella capitale, rimediando un cartellino giallo e rischiando ben di più. Esattamente nove minuti dopo i due si sono scontrati nuovamente in mezzo al campo con il belga che è stato costretto ad alzare bandiera bianca e quindi a chiedere la sostituzione. Luciano Spalletti ha deciso così di rispolverare dalla panchina lo spagnolo Borja Valero, posizionandolo proprio da trequartista nel suo 4-2-3-1 al posto del ninja. Per i nerazzurri è sicuramente una grossa perdita visto che il roccioso centrocampista è sempre tra i migliori in campo.
Una stagione sfortunata
L’ennesimo infortunio di Radja Nainggolan dimostra come per il ninja questa stagione è iniziata nel peggiore dei modi. Il calciatore si era fatto male già in ritiro alla prima amichevole, saltando tutta la preparazione estiva e anche le prime partite di campionato. Un ko che era diverso da questo perché muscolare e che il calciatore si trascinò dietro anche a causa di una successiva ricaduta. Nelle ultime gare sembrava aver ritrovato continuità dal punto di vista fisico e proprio per questo l’infortunio di oggi pesa ancora di più. La speranza è che questo trauma contusivo non abbia portato dei danni ai legamenti della caviglia di Nainggolan che si spera possa presto riprendere ad allenarsi. In questi casi però è necessario che l’articolazione si sgonfi prima che il calciatore possa essere in grado di effettuare gli esami trumentali del caso.