Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha toccato diversi temi riguardanti la quotidianità ma soprattutto il futuro del club nel corso dell’assemblea degli azionisti tenutasi oggi, giovedì 25 ottobre. Se il numero uno di via Aldo Rossi ha confermato che la sentenza dell’UEFA dovrebbe arrivare entro fine anno, l’altro dato che emerge chiaramente è il “pessimismo” rispetto all’esito del procedimento. Scaroni, infatti, come riporta Milannnews ha spiegato:”Abbiamo accantonato 18 milioni che è uno stanziamento prudenziale. Ci sono due aree di rischio: una è l’Uefa. Come sapete siamo stati graziati dall’esclusione dall’Europa League, ma la partita non è finita. Il nostro caso è stato rimandato alla Camera Giudicante che ci deve dare una pena commisurata alle nostre trasgressioni. La decisione dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Sicuramente non saremo assolti, perché è difficile che la stessa corte che ci ha condannato, cambi idea. Abbiamo qualche piccolo stanziamento minore”. (agg. di Dario D’Angelo)
MILAN, SCARONI: “SENTENZA UEFA ENTRO FINE ANNO”
Milan, Paolo Scaroni: “Sentenza Uefa entro fine anno”, punto della situazione in casa rossonera del presidente nel corso dell’assemblea degli azionisti. Il numero uno del Diavolo è partito dalla situazione Uefa: “In attesa della Camera giudicante, è stata attuata la sospensione dei premi. In attesa della sentenza, i giudici hanno momentaneamente fermato i ricavi che ci spetterebbero dall’Europa League: questi ricavi non possono essere messi a bilancio. Sono soldi in garanzia, sono stati trattenuti 2,5 milioni di euro”. Paolo Scaroni si è poi soffermato sul capitolo stadio: “Disporre di uno stadio moderno e sufficiente è certamente fondamentale per quei ricavi che mancano al club: abbiamo preso in mano questo problema come una delle priorità. Ci sono diverse ipotesi al vaglio, inclusa la condivisione del Meazza con l’Inter. Mi piacerebbe prendere una decisione definitiva prima della fine del 2018”.
PAOLO SCARONI ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Per quanto riguarda il capitolo sponsor, Paolo Scaroni ha ammesso “di non avere grandi novità: non ci sono né grandi ingressi, né grandi uscite. E’ un tema fondamentale per la crescita del Milan e ci sono due montagne da scalare: da un lato vogliamo sponsor, merchandising e dall’altro lato i risultati sportivi. Se questi ultimi sono deludenti, gli sponsor non arrivano: noi fatturiamo ciò che fatturavamo nel 2003, ovvero quindici anni fa”. Una battuta anche su Milan China: “Consideriamo quello cinese un mercato fondamentale: non vogliamo buttare via l’acqua sporca con il bambino. Ciò che abbiamo fatto in Cina fino adesso rischia di darci una cattiva reputazione, ma abbiamo deciso di essere presenti in Cina: abbiamo spostato la sede da Pechino a Shanghai per dare un segno di discontinuità”.