La sfida di domani contro la Sampdoria può essere già decisiva per la panchina del Milan, con Gennaro Gattuso sulla graticola dopo gli ultimi risultati negativi. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico rossonero ha sottolineato: “Veniamo da due partite in cui abbiamo preso delle legnate, ma io non sono spento o morto: quando perdiamo mi brucia, ma so cosa posso dare a questa squadra”. “Non si molla” sottolinea l’ex tecnico di Palermo e Sion, che aggiunge: “Devo dare tranquillità alla squadra e devo analizzare le prestazioni: sembriamo un po’ preoccupati quando dobbiamo sviluppare il gioco, dobbiamo essere più tranquilli e fare qualcosa di più anche a livello individuale”. Poi sui rapporti con la dirigenza: “Mi hanno sempre concesso fiducia e tranquillità, ieri Leonardo e Maldini sono venuti a Milanello per fare due chiacchiere con la squadra. Quello che stiamo facendo non basta, mettiamo da parte gli alibi e non troviamo scuse: non stiamo andando bene”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL COMMENTO DI SILVIO BERLUSCONI
Era stato tra i primi, nella settimana precedente al derby perso allo scadere, ad esprimere il suo disappunto rispetto alle scelte tattiche di Gattuso. Adesso che la panchina del suo ex numero 8 vacilla seriamente, Silvio Berlusconi torna a parlare di Milan in un’intervista rilasciata a Sport Mediaset:”Seguo sempre il Milan da tifoso ma sempre con disappunto perché è una sofferenza vedere il Milan in campo in una maniera poco efficace, si fanno pochi tiri in porta e il nostro centravanti non ha modo di ricevere passaggi, tutto questo dipende naturalmente dal modulo, che spero che possa presto cambiare”. Sul futuro di Gattuso, però, il Cavaliere non ha voluto pronunciare una parola “tombale”:”Sono decisioni che spettano ai vertici della società e io non ho nessuna volontà di intromettermi”. (agg. di Dario D’Angelo)
LEO TRAGHETTATORE IN VISTA DI CONTE?
Nessun ultimatum, ma adesso Gennaro Gattuso è sotto esame: clima rovente in casa Milan, con La Gazzetta dello Sport che sottolinea che per il momento Ringhio resta al suo posto ma è necessario invertire il trend negativo. Il Diavolo è ora atteso da un doppio esame genovese, prima con la Sampdoria e poi con il Genoa, e il mister calabrese ieri ha avuto un lungo confronto a Milanello con Leonardo e Maldini. Successivamente i due dirigenti hanno parlato alla squadra, sottolineando che “è vietato demoralizzarsi e l’obbligo è quello di guardare avanti e di prendersi le proprie responsabilità”. Ma attenzione all’indiscrezione rilanciata da Repubblica: tra le varie ipotesi al vaglio c’è quella di un incarico di traghettatore affidato a Leonardo, con l’obiettivo di affidare la panchina ad Antonio Conte la prossima stagione. Infine, la tentazione Arsene Wenger: potrebbe giocare un ruolo decisivo il nuovo amministratore delegato Gazidis, che ha condiviso con l’alsaziano diversi anni all’Arsenal. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RODRIGUEZ: “STIAMO BENE CON RINGHIO”
La panchina di Gennaro Gattuso traballa dopo la sconfitta di ieri in Europa League contro il Betis Siviglia, con il suo Milan che latita ormai da diverse settimane sul piano della continuità. Ma i calciatori si schierano al fianco del tecnico calabrese: dopo Suso, anche Ricardo Rodriguez ha preso le difese di Ringhio. Ecco le parole del laterale svizzero ai microfoni di Sky Sport: “Bisogna guardare avanti, c’è sempre un’altra partita: il bello del calcio è proprio questo, c’è sempre un’occasione per rimediare”. “Noi dobbiamo rimanere tranquilli” evidenzia l’ex Wolfsburg, che su Gattuso precisa: “Quando si perde si parla sempre dell’allenatore: noi stiamo bene con il mister, lavoriamo sia per noi che per lui. Vogliamo sempre vincere”. Infine, una battuta sulla sfida con la Sampdoria: “In questo momento è davanti a noi, è una gara importante sia per noi che per loro: dobbiamo dimostrare di essere forti”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SVOLTA TATTICA CON LA SAMPDORIA?
Sembra appeso ad un filo il futuro di Rino Gattuso, il mister rossonero travolto dalla crisi del suo Milan iniziata con il derby e proseguita ieri contro il Betis. L’ex numero 8 rossonero ha però almeno un’ultima carta da giocarsi prima di dire addio al sogno di allenare la squadra della sua vita: la partita contro la Sampdoria di Giampaolo. Una partita, quella contro i blucerchiati, in cui l’allenatore del Milan dovrà tentare di ribaltare il trend negativo originatosi con il colpo di testa di Icardi, magari provando a modificare qualcosa anche dal punto di vista tattico. La partita contro il Betis ha messo in luce il deficit caratteriale della squadra, ma se il problema è di natura più che altro psicologica, ecco che Gattuso potrebbe decidere di affidarsi all’unico giocatore che per il momento è sembrato in grado di ribellarsi alla negatività: Patrick Cutrone. Da qui l’indiscrezione rilanciata da “Il Milanista”, secondo cui Gattuso sarebbe pronto a varare il 4-4-2 per la gara contro la Samp con Bonaventura e Suso esterni e Higuain-Cutrone coppia d’attacco. Il sacrificato in questo caso sarebbe Calhanoglu, troppo al di sotto delle aspettative in questo primo scorcio di stagione per essere caricato della responsabilità di salvare la panchina all’allenatore rossonero. (agg. di Dario D’Angelo)
GATTUSO ESONERATO? SUGGESTIONE LEONARDO IN PANCHINA
Rino Gattuso, un minuto dopo la sconfitta di ieri in casa contro il Betis, aveva lo sguardo di chi sa che adesso il Milan si trova di fronte ad una montagna da scalare. Ad ammettere le difficoltà è stato l’allenatore rossonero in persone, non nascondendosi, affrontando di petto la situazione, com’è da sempre nel suo stile. Ma il coraggio e la grinta, l’abnegazione e l’amore per il Milan potrebbero anche non bastare. Già contro la Sampdoria l’avventura in panchina del leggendario numero 8 potrebbe arrivare al capolinea, e allora ecco che il club – che pure ha riconfermato la fiducia al proprio tecnico – sta già pensando alle possibili alternative per un cambio in corsa. Una potrebbe essere presente addirittura in casa e porta addirittura a Leonardo. Quella del dirigente brasiliano, che in Italia ha già allenato Milan e Inter, secondo Il Messaggero sarebbe al momento soltanto una suggestione, dal momento che proprio Leo sarebbe poco convinto di svestire i panni manageriali.
GATTUSO, DA DONADONI A CONTE: TUTTI I NOMI
Dunque qual è l’ombra che Rino Gattuso deve temere? Va detto che il destino personale del mister è ancora nelle mani del calabrese, che con 6 punti contro Sampdoria e Genoa rilancerebbe il suo percorso e scaccerebbe la crisi del Milan. Se la situazione dovesse precipitare già domenica sera, però, difficilmente Leonardo e Maldini potrebbero concedere tempo ulteriore al loro ex compagno di squadra. Ecco che allora la pista più praticabile sarebbe quella che porta ad un altro grande ex milanista, al momento senza squadra, come Roberto Donadoni. Il sogno di gran parte della tifoseria porta invece ad Antonio Conte, che secondo Sport Mediaset proprio oggi avrebbe firmato la rescissione dal Chelsea. Sull’ex Juve, però, è forte il pressing del Real Madrid, che in caso di sconfitta nel Clasico potrebbe sollevare Lopetegui. Altro nome fatto in queste ore quello di Arsene Wenger, gradito ad Ivan Gazidis, che con lui ha lavorato per molti anni da dirigente dell’Arsenal.