Finisce nel peggiore dei modi l’avventura di Julen Lopetegui sulla panchina del Real Madrid. La stessa panchina per la quale rinunciò a disputare i mondiali in Russia con la nazionale spagnola, con un annuncio arrivato alla vigilia della kermesse iridata che indusse la federazione a cacciarlo. Nessuno poteva immaginare che le cose sarebbero andate così male, senza Cristiano Ronaldo i blancos sono semplicemente irriconoscibili e le quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate di campionato (senza dimenticare il KO in Champions League a casa del CSKA Mosca) non hanno lasciato scampo a Lopetegui la cui testa è la prima a saltare dopo il pesantissimo KO in quello che rischia diventare il suo unico (da allenatore) Clasico in carriera. Al Camp Nou trionfa il Barcellona che vince per 5 a 1 e cala la manita con la tripletta di Luis Suarez che non fa sentire la mancanza di Leo Messi (in tribuna con il braccio rotto) e festeggia come si deve la nascita del suo terzogenito. Le cose si mettono subito male per gli ospiti che vengono trafitti per la prima volta al minuto 11 da Coutinho che su assist di Jordi Alba (che sfugge a un imbarazzante Nacho) deposita il pallone in rete alle spalle di Courtois. Il Barça continua ad attaccare, il portiere belga nega il raddoppio ad Arthur ma la superiorità degli uomini di Valverde è imbarazzante: alla mezz’ora Varane interviene in maniera scomposta su Suarez facendolo cadere in area, in un primo momento l’arbitro Sanchez Martinez lascia correre fino all’intervento del var che lo invita a rivedere l’episodio al monitor. A quel punto il direttore di gara cambia idea e indica il dischetto, dagli undici metri il Pistolero uruguaiano non sbaglia e raddoppia. Sembra una gara a senso unico, invece a inizio ripresa il Real accorcia le distanze con Marcelo (di gran lunga il migliore dei suoi) e riapre il Clasico sfiorando la remuntada con il palo scheggiato da Modric al 56′. Dall’altra parte Suarez pareggia il numero dei legni colpiti, gli uomini di Lopetegui restano in ballo fino al 75′ quando le merengues si addormentano nuovamente e spianano la strada a Suarez che fa doppietta e riporta il Barcellona avanti di due gol. A quel punto il Real Madrid scompare letteralmente dal campo e i blaugrana dilagano ancora con Suarez che fa tripletta e si porta a casa il pallone, c’è gloria anche per Arturo Vidal protagonista di una prima parte di stagione tutt’altro che esaltante ma sceglie il momento migliore per segnare il suo primo gol con la maglia del Barça e fare breccia nei cuori dei suoi tifosi. Lopetegui al tappeto che esce dal campo con la coda tra le gambe, valigie già pronte per lui, un Real davvero troppo brutto per essere vero, erano anni che non lo vedevamo così in basso in classifica e anche se siamo soltanto a fine ottobre la stagione sembra ormai compromessa, considerando i risultati altalenanti in Champions.
LE DICHIARAZIONI
Nonostante il momento sportivamente drammatico, Casemiro non rinuncia a esporsi e a metterci la faccia: “L’immagine che abbiamo dato oggi è quella della nostra stagione: non stiamo bene e i risultati lo riflettono benissimo. Si parla dell’allenatore ma sono i giocatori ad andare in campo, anche noi abbiamo la nostra fetta di responsabilità. Non è solo questione di attitudine, c’è qualcosa che non va e dobbiamo ancora capire perché non riusciamo a dare il massimo. Bisogna avere pazienza, possiamo solo migliorare anche se a questo punto l’annata è già compromessa. Dopo il terzo gol del Barcellona ci siamo sciolti come neve al sole, abbiamo mollato di testa e di gambe”.
Luis Suarez è invece il ritratto della felicità anche se spende due parole per gli avversari in difficoltà: “È difficile commentare quello che stanno vivendo i blancos, anche i giocatori del Real Madrid rimangono nostri colleghi nonostante l’aspra rivalità. A inizio ripresa ci hanno messo in difficoltà accorciando le distanze e riaprendo la partita, ma nel complesso abbiamo giocato meglio, dimostrato di essere nettamente superiori e meritato i tre punti. Non c’è solo Messi, il Barça è formato da tantissimi campioni in grado di fare la differenza. Dedico la tripletta alla nascita del mio terzo figlio”.
IL TABELLINO
BARCELLONA-REAL MADRID 5-1 (2-0)
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Pique, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Arthur (84′ Vidal); Rafinha (69′ Semedo), L. Suarez, Coutinho (74′ Dembélé). All. Ernesto Valverde.
REAL MADRID (4-3-1-2): Courtois; Nacho, Sergio Ramos, Varane (46′ Lucas Vazquez), Marcelo (81′ Mariano Diaz); Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Bale (78′ Asensio), Benzema. All. Julen Lopetegui.
ARBITRO: José Maria Sanchez Martinez.
AMMONITI: Rakitic (B), Nacho (R), Bale (R), Luis Suarez (B).
RECUPERO: 1′ pt e 2′ st.
MARCATORI: 11′ Coutinho (B), 30′ rig., 75′ e 83′ Suarez (B), 50′ Marcelo (R), 87′ Vidal (B).